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Gender gap peggiore tra magistrati: donne il 56% dei giudici, ma 3 capi su 4 sono maschi

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Le donne in magistratura sono sempre di più e più giovani dei loro colleghi. Ma faticano ancora ad arrivare ai vertici degli uffici giudiziari, che restano di fatto monopolio maschile. Come dimostrano gli ultimi dati, aggiornati ad oggi, pubblicati dal Csm: 3 capi su 4 sono uomini. Le donne rappresentano ormai il 56% dei magistrati, un dato in crescita di un punto in percentuale rispetto all’anno scorso: sono 5321 delle complessive 9.534 toghe, mentre gli uomini si fermano a quota 4.213. E tra i magistrati che sono al primo incarico sbaragliano la concorrenza, visto che rappresentano il 71% dei giudici in tirocinio. La loro età media è più bassa di di quella dei colleghi di sesso maschile: 49 anni contro 52. Ma ancora non hanno scalzato gli uomini dal vertice della piramide. Dei 379 capi degli uffici giudiziari le donne sono meno di un terzo: 111 contro 268 uomini. Il che significa che il 71% tra coloro che esercitano funzioni direttive sono uomini.

La situazione è più equilibrata per quello che riguarda le funzioni semidirettive. In questo caso su dieci magistrati che svolgono tali mansioni quasi cinque sono di sesso femminile (46% sui 690 complessivi). La percentuale di donne con incarichi direttivi sale se si guarda ai soli uffici giudicanti: è pari al 33,9% (contro il 31% dello scorso anno), mentre, per quanto attiene alle procure, soltanto nel 23% (22% lo scorso anno) dei casi un magistrato donna ha responsabilità di comando. Tra gli uffici giudicanti la percentuale di donne con incarichi direttivi in Corte di Cassazione è pari al 29,5% (13 donne tra cui la Presidente appena nominata, Margherita Cassano, e 31 uomini), contro il 25,5% dello scorso anno, in Corte di Appello ammonta al 32% circa (30% nel 2022), mentre è pari al 65% circa nei Tribunali di Sorveglianza (la stessa dello scorso anno) e al 50% nei Tribunali per minorenni (40% lo scorso anno).

Mentre scende al 25,7% presso i Tribunali ordinari (24% circa a marzo 2022). Per quanto concerne invece gli uffici requirenti, le donne rivestono in maggior numero incarichi direttivi presso la Procura della Repubblica per minorenni (60%, 59% circa lo scorso anno), mentre è minima la percentuale di donne con incarichi direttivi nelle Procure Generali e nelle Procure della Repubblica presso il Tribunale (rispettivamente il 14 e 17% circa, invariata rispetto al 2022). Una sola presenza femminile con incarico direttivo nella Procura Generale presso la Corte di Cassazione: sembra niente ma l’anno scorso non ce n’era neanche una.

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Muore poche ore dopo un intervento alla spalla, due indagati

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Un uomo di 53 anni, di Motta di Livenza (Treviso), apparentemente in perfette condizioni di salute, è stato trovato morto, nel letto della sua stanza, in ospedale a San Vito al Tagliamento (Pordenone), poche ore dopo un ordinario intervento chirurgico di ortopedia alla cuffia dei rotatori. Da quanto è stato accertato, tutti gli esami pre-operatori risultavano nella norma. Sulla vicenda, la Procura della Repubblica di Pordenone ha aperto un fascicolo d’inchiesta, indagando per omicidio colposo l’ortopedico e l’anestesista che hanno eseguito l’intervento. Si tratta di un atto dovuto, a tutela delle garanzie difensive. Mercoledì prossimo è stata fissata l’autopsia del medico legale incaricato, Antonello Cirnelli, per capire le cause della morte. All’esame potranno essere nominati anche i periti degli indagati.

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La Procura di Milano chiede di processare la ministra Santanchè per truffa

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La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè e per altre due persone, tra cui il compagno della ministra Dimitri Kunz, e per due società nel filone del caso Visibilia sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo covid.

La richiesta di processo segue la chiusura delle indagini su questa tranche del “pacchetto Visibilia” che era arrivata il 22 marzo. Così come l’avviso di conclusione indagini, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda, oltre alla senatrice di FdI e ministra del Turismo, il compagno Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, collaboratore esterno con funzioni di gestione del personale di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, oltre alle due stesse società. Secondo l’accusa, non solo in quel periodo, dal “31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022”, ad amministrare Visibilia Editore e Concessionaria, ossia a prendere le decisioni, erano Santanchè e Kunz, ma entrambi, assieme a Concordia, sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto “indebitamente”, per un totale di 13 dipendenti, la cassa integrazione in deroga “a sostegno delle imprese colpite dagli effetti” della pandemia Covid.

L’aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi della Procura guidata da Marcello Viola nelle indagini hanno raccolto a verbale le parole dei dipendenti, i quali avrebbero confermato che la ministra sapeva: sarebbe stata a conoscenza del fatto che i dipendenti stavano continuando a lavorare, mentre l’istituto pensionistico versava oltre 126mila euro, per un totale di oltre 20mila ore, “direttamente ai dipendenti o a conguaglio alla società”. In particolare, come si legge negli atti delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, oltre 36mila euro “a vantaggio della Visibilia Editore”, per sette dipendenti, e quasi 90mila euro a favore della Concessionaria su sei lavoratori.

A Santanchè, così come agli altri due, viene contestato di aver “dichiarato falsamente” che quei dipendenti fossero in cassa “a zero ore”, quando invece svolgevano le “proprie mansioni” in “smart working”, come Federica Bottiglione, l’ex manager che con la denuncia ha fatto scattare le indagini. Nel mirino dei pm pure le integrazioni che sarebbero state date per compensare le minori entrate della Cig rispetto a quelle dello stipendio: una “differenza”, scrivono i pm, che sarebbe stata corrisposta con “finti rimborsi per ‘note spese'”. L’unico a farsi interrogare dopo la chiusura indagini è stato Concordia. La senatrice di FdI è accusata anche di falso in bilancio, assieme ad altre 16 persone e tre società, nella seconda tranche del “pacchetto Visibilia”, anche questa già chiusa e per la quale nelle prossime settimane ci sarà la richiesta di processo.

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Ancora frane e pioggia, ma il maltempo ha le ore contate

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Ultime e ore di pioggia e maltempo sulla penisola, nel weekend torna la primavera con il sole e temperature primaverili. La pioggia ha, infatti, continuato imperversare nel Nord Italia, soprattutto sui settori alpini e sul Friuli Venezia Giulia. In Liguria la frana di un enorme masso – causata dalle forti precipitazioni di ieri – ha portato alla chiusura della strada statale 532 di Sestri Levante con notevoli disagi per lavoratori e studenti pendolari. In Lombardia, il Centro funzionale monitoraggio rischi, ha diramato un’allerta codice giallo per il rischio idrogeologico, a causa dei “rovesci sparsi e locali temporali dapprima a ridosso dei settori prealpini e successivamente anche su parte della pianura”. Situazione simile anche al Centro, con forti precipitazioni nella mattinata su Umbria, Toscana e Lazio.

Il pomeriggio, tuttavia, ha visto le precipitazioni spostarsi sulle regioni adriatiche – Marche, Abruzzo e Puglia – con anche occasionali grandinate che si sono alternate a sporadiche schiarite. Al Sud, invece, la pioggia ha colpito soprattutto la Campania, la Calabria Tirrenica e la Puglia. Sardegna e Sicilia, invece, hanno visto un tempo in gran parte soleggiato. Saranno proprio le isole, nel fine settimana, a beneficiare maggiormente del ritorno del bel tempo. Le temperature massime, infatti, toccheranno i 30 gradi in Sardegna e i 28 in Sicilia.

Sul resto della penisola – nonostante un notevole miglioramento delle condizioni metereologiche – le temperature faticheranno a salire sopra i 22-23 gradi. In particolare, nella giornata di sabato, il sole splenderà sia al Nord che al Sud. Al Centro, invece, il bel tempo sarà prevalente, ma con alcuni possibili rannuvolamenti sulle regioni adriatiche nel corso della mattinata. Nella giornata di domenica il clima si manterrà gradevolmente primaverile e soleggiato in tutta Italia. Le uniche zone interessate da possibili rannuvolamenti e occasionali precipitazioni saranno i settori alpini e la Toscana settentrionale. Tra mercoledì e martedì della prossima settimana torneranno, invece, le piogge al Centro-Nord e progressivamente nel meridione con un leggero calo termico. Solo in prossimità del weekend del 11-12 maggio si potrebbe vedere una stabilizzazione del meteo con un sensibile aumento delle temperature.

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