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Digiuno finito, la Salernitana batte Monza e riparte

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La Salernitana stende 3-0 il Monza e dopo quattro mesi ritrova il successo allo stadio Arechi. Prima vittoria in granata per Paulo Sousa che, dopo l’esordio amaro di sette giorni fa con la Lazio, riesce nel compito di rialzare i granata e dare loro fiducia nella corsa per la salvezza. I brianzoli si fermano ancora dopo il ko col Milan e dovranno aggiustare il tiro per riprendere il cammino di risultati positivi che li ha portati alla soglia della zona Europa Il tecnico portoghese conferma il 3-4-2-1 ma cambia più di una pedina rispetto al match con i biancocelesti: tra i pali torna Ochoa; in difesa si rivede Gyomber; a centrocampo parte dal 1′ Sambia sulla corsia di destra con Candreva e Kastanos alle spalle di Piatek.

Palladino, che deve fare i conti con le squalifiche di Rovella, Birindelli e Marlon, si schiera a specchio, dando una chance a Cragno tra i pali e schierando Caprari e Machin dietro a Gytkjaer. Ne vien fuori un match equilibrato e caratterizzato soprattutto dagli errori sotto porta. Al quarto d’ora Piatek, da due passi, tocca clamorosamente a lato, fallendo l’assist di Crngoj. Due minuti dopo il polacco ci prova di testa ma da buona posizione non inquadra lo specchio. Al 22′, invece, è la sfortuna a negare la gioia del gol alla Salernitana: Candreva calcia a rete, Izzo devia la conclusione che, a Cragno battuto, termina a lato. Intorno alla mezzora il gioco resta fermo a lungo per uno scontro di gioco che coinvolge tre calciatori del Monza e uno della Salernitana. Nel finale di primo tempo è la squadra di Palladino a sprecare la palla del possibile vantaggio: Caldirola pesca con il contagiri Ciurria che da due passi colpisce di testa ma trova Ochoa pronto alla respinta. Nella ripresa Palladino prova a riorganizzare il Monza inserendo subito Donati e Mota Carvalho.

Ma è la Salernitana a trovare gli episodi che decidono la partita. Al 7′ Coulibaly inventa il vantaggio con un destro a giro che termina nell’angolino dove Cragno non può arrivare. Sotto di un gol, è il Monza ad avere la palla del possibile pareggio: Carlos Augusto crossa al centro per Mota Carvalho che devia a volo, Ochoa recupera la posizione e salva con un intervento super. Paulo Sousa inserisce Mazzocchi e Maggiore che erano reduci da un lungo infortunio e la Salernitana trova subito il raddoppio. Contropiede letale dei granata, Bradaric crossa al centro, Pablo Marì devia ma la palla arriva a Kastanos (21′) che di sinistro raddoppia. Il Monza si sbilancia e la squadra di Sousa cala anche il tris con Candreva che raccoglie una respinta corta di Cragno e deposita in fondo al sacco. Nel finale la squadra di Palladino resta anche in dieci per l’espulsione di Donati (doppia ammonizione). Al triplice fischio l’Arechi fa festa per un successo vitale in chiave salvezza.

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A Perugia scatta indagine sull’eroina con il Fentanyl

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Ora c’è anche un’indagine della magistratura di Perugia sul Fentanyl usato come sostanza da taglio in una dose di eroina recuperata alcune settimane fa nella zona del capoluogo umbro. La procura ha infatti aperto un fascicolo a carico di ignoti. Spaccio di stupefacenti l’ipotesi di reato che compare nel fascicolo, con il quale l’Ufficio guidato da Raffaele Cantone mira a svolgere indagini specifiche. “Sono preoccupato per quanto sta emergendo e voglio cercare di capire se si tratta di un fatto sporadico o se ci sono episodi analoghi”, aveva detto il magistrato nei giorni scorsi subito dopo che era scattato l’allarme. Il Fentanyl – oppioide sintetico 80 volte più potente della morfina – è stato scoperto in un controllo a campione svolto nelle scorse settimane dall’Unità di strada di Perugia.

Minima – secondo le analisi svolte dall’Istituto superiore di sanità – la quantità del potente analgesico trovata. L’eroina era il 50%, poi c’erano anche codeina (30%) e diazepam (15%) oltre al 5% di Fentanyl. Il Sistema nazionale di allerta rapida coordinato dal Dipartimento per le politiche antidroga si è dunque attivato e dal ministero della Salute è partita una nota agli assessorati alla sanità di tutte le Regioni affinché sollecitino le strutture che si occupano di dipendenze ad “informare le persone che fanno uso di sostanze dei gravissimi rischi per la salute”. Si è messo quindi in moto il nuovo Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici che prevede l’invio dell’allerta anche a tutte le forze di polizia e a tutte le amministrazioni affinché sia rafforzata la rete di monitoraggio territoriale e aumentata l’attenzione in tutti i settori potenzialmente esposti.

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Iss, il Fentanyl erroneamente definito “la droga degli zombie”

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Il Fentanyl “non è la droga cosiddetta degli zombie”. A spiegarlo, in un primo piano online, è l’Istituto superiore di sanità, in riferimento al primo caso in Italia, verificatosi a Perugia, in cui è stata rilevata una preparazione da strada contenente questo oppioide sintetico, e su cui oggi è stata aperto un fascicolo. Al momento tutte le Forze di polizia sono allertate. I fentanyl è un oppioide sintetico con proprietà analgesico narcotiche.

E’ circa 100 volte più potente della morfina, ma anche circa 100 volte più tossico. I suoi analoghi, più di 150 analoghi illeciti al momento nel mercato nero, arrivano ad essere fino a mille volte più potenti della morfina. In Italia, tale oppioide sintetico viene utilizzato per scopi consentiti e sotto controllo medico come anestetico generale nelle operazioni di chirurgia maggiore e nella terapia palliativa per il dolore terminale oncologico. Nel mercato delle droghe, invece, può essere utilizzato come agente di taglio dell’eroina o anche al posto dell’eroina stessa.

L’Iss chiarisce dunque la definizione di ‘droga degli zombie’, spesso utilizzata: “Né l’eroina tagliata col Fentanyl né il Fentanyl da solo sono la ‘droga degli zombie’. Si definisce tale una preparazione di eroina o di Fentanyl tagliati con la xilazina, anestetico e mioriilassante veterinario, al momento utilizzato pochissimo in Italia, ma impiegato invece dal mercato illecito per fare un taglio che dia più potenza alla preparazione ma costi di meno.

La xilazina produce delle ulcere cutanee negli arti superiori ed inferiori, soprattutto dove avviene l’iniezione delle preparazioni di strada da eroina. Queste ulcerazioni profonde rendono i consumatori zombie: da qui il nome utilizzato per definire questa droga”. Al momento in Italia vige una allerta di terzo grado (alert di terzo grado): si tratta di una comunicazione di massima urgenza che viene mandata a tutti gli operatori che hanno a che fare con i consumatori di sostanze d’abuso. L’allerta di grado 3 si riferisce a sostanze che possono provocare intossicazioni severe o morti, quale per esempio proprio il Fentanyl. Attualmente, in Italia c’è un piano nazionale di allerta sul Fentanyl partito il 12 marzo scorso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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Omicidio Cerciello, difensore carabiniere: assoluzione ristabilisce giustizia

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È stato “un percorso straordinariamente sofferto dove il maresciallo Manganaro è rimasto solo durante questi lunghi 5 anni. E questa assoluzione della Corte d’Appello perché il fatto non costituisce reato ristabilisce giustizia nei confronti di un militare che per 25 anni con onore ha servito l’Arma, continua a servirla e che in quell’occasione del luglio del 2019 ha protetto l’incolumità del fermato ed è stato sottoposto nei mesi e negli anni successivi non solo a una gogna mediatica ma anche all’isolamento e all’abbandono da parte delle istituzioni”. Lo dice a LaPresse l’avvocato Roberto De Vita, difensore del carabiniere Fabio Manganaro, a processo per aver bendato dopo il fermo Gabriel Natale Hjorth, uno dei due americani arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. “Questa sentenza, sia nel dispositivo e poi nelle motivazioni, dovrà essere letta attentamente dall’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dall’ex comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri i quali all’indomani del fatto condannarono senza processo Fabio Manganaro”, conclude.

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