Proliferano in Italia le frodi creditizie, quelle perpetrate rubando l’identità di altri e utilizzando in modo illecito i loro dati personali e finanziari per ottenere credito o acquisire beni, con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene. E negli ultimi mesi a farne le spese sono stati soprattutto i ragazzi dai 18 ai 30 anni. I dati dei primi sei mesi di quest’anno, rilevati dall’Osservatorio CRIF-Mister Credit sulle frodi creditizie, mostra che i casi di furto di identità hanno superato i 15.400 casi, con un incremento del 26,9% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Cala invece l’importo medio delle frodi (-9,0% a 4.700 euro), ma solamente perché le organizzazioni criminali si sono orientate su finanziamenti fraudolenti di importo più contenuto rispetto all’anno precedente, quando l’operazione media si era attestata a 5.168 euro. Lo studio evidenzia poi che nel semestre il danno stimato ha superato i 72 milioni di euro, ovvero circa 63 milioni in più rispetto al primo semestre 2021.
Il prestito finalizzato, nonostante continui ad essere la tipologia di prodotto maggiormente coinvolto negli episodi fraudolenti (36,2%), fa segnare un calo del 16,4% rispetto a un anno prima. Diminuiscono notevolmente anche i casi di frode che interessano le carte di credito (-64,1%), che nel primo semestre 2021 erano arrivati a rappresentare oltre un quarto del totale dei casi registrati nel periodo. Anche il prestito personale risulta essere una delle tipologie di prodotto in calo (-31,7%, l’11,3% del totale dei casi), mentre in rialzo del 69% è invece la categoria dei mutui, che nella prima metà di quest’anno rappresenta il 4,1% del totale dei casi.
L’acquisto di elettrodomestici resta la tipologia di frode maggiormente diffusa (il 54,2% dei casi) e in crescita del +12,4%. Al secondo posto c’è la categoria auto-moto (che arriva al 12,3%), anche se in calo del 9,3%, seguita da elettronica-informatica-telefonia (8,2%), che diminuisce del 31,8%. Seguono quindi le frodi che hanno per oggetto l’arredamento (6,5%), le spese per la salute (5,7%) e le spese per immobili/ristrutturazione (5,2%).
In forte aumento, anche se si fermano all’1,9%, le frodi relative a viaggi e intrattenimento. Osservando invece la distribuzione delle frodi per classi di età si inverte la tendenza del 2021: aumentano i casi tra i giovani 18-30enni (+9,5%), che restano anche la fascia più colpita, coinvolti in oltre 1 caso di frode su 4 (26,5% sul totale). A livello regionale infine, le vittime delle frodi si trovano principalmente in Campania, Lombardia e Sicilia seguite da quelli in Lazio e Calabria.