Collegati con noi

Sport

Serie A, Roma batte Inter in rimonta, Dybala-Smalling inguaiano Inzaghi

Pubblicato

del

La pugnalata dell’ex. La Roma di Jose Mourinho espugna San Siro battendo l’Inter per 2-1 in rimonta e apre ufficialmente la crisi della panchina di Simone Inzaghi. E’ la prima vittoria dello Special One contro la sua ex squadra, proprio nel giorno in cui non era presenta in panchina per squalifica. Secondo ko di fila per l’Inter, che scivola al settimo posto in classifica staccata proprio dai giallorossi che si portano a -4 dal Napoli capolista. Una Roma partita male nel primo tempo, ma capace di uscire alla distanza trascinata dalla classe di Dybala e dal carisma di Smalling. La svolta della partita per la Roma quando Mourinho sposta Zaniolo centravanti, con Dybala più libero di spaziare sulla trequarti. Arriva così il terzo centro stagionale per la Joya. Poi nella ripresa ci pensa Smallino con la specialità della casa, il colpo di testa, a regalare i tre punti ai giallorossi. All’Inter non basta il gol iniziale di Dimarco che prosegue nel suo ottimo momento, dopo le due belle prestazioni in nazionale arriva anche il primo gol stagionale in campionato. La squadra nerazzurra, però, che sembrava avere la partita in mano finisce per bloccarsi psicologicamente dopo il pareggio di Dybala. Un atteggiamento su cui Inzaghi dovrà certamente lavorare, sempre che ne avrà ancora la possibilità.Si gioca in uno stadio San Siro tutto esaurito. Nelle file nerazzurre, Inzaghi deve fare a meno di Brozovic e Lukaku infortunati. Il tecnico schiera Asllani a centrocampo, dove torna anche Calhanoglu. In difesa confermato Acerbi al posto di De Vrij. In attacco gioca Dzeko al fianco di Lukaku. Nella Roma, squalificato Mourinho in panchina siede Foti. La sorpresa è la presenza dall’inizio di Dybala come centravanti con Abraham in panchina. A sostegno della Joya giocano Pellegrini e Zaniolo con Matic uomo in più a centrocampo. Prima della partita ricordati l’ex ds nerazzurri Giancarlo Beltrami e l’ex capitano Bruno Bolchi scomparsi in settimana.Pomeriggio caldo, l’Inter parte subito determinata e dopo pochi minuti si rende pericolosa con un colpo di testa di Lautaro su cross di Calhanoglu da calcio piazzato. Rui Patricio blocca senza problemi. Dopo dieci minuti i nerazzurri trovano anche il gol con l’ex Dzeko, ma il Var annulla per fuorigioco. La Roma fatica ad uscire dalla sua metà campo, se non con qualche iniziativa solitaria di Zaniolo. Poco dopo il quarto d’ora ancora Inter pericolosa con Acerbi, che da centro area non impatta bene di testa da ottima posizione. Ci prova poi Calhanoglu dalla distanza, palla di poco a lato. Il gol dell’Inter è nell’aria e arriva meritato alla mezzora, grazie ad destro rasoterra di prima intenzione di Dimarco su assist di Barella. Nell’occasione non impeccabile Rui Patricio. Il gol sembra dare una scossa alla Roma, che prova subito a reagire con una iniziativa di Zaniolo e Pellegrini ma senza esito. Poi è ancora Zaniolo a sfiorare il pari, Handanovic si salva di piede. Sulla prosecuzione dell’azione ci provano Spinazzola prima e Dybala poi, ma la mira è sbagliata. La Joya si riscatta però al 39′ quando firma il gol del pareggio con uno splendido sinistro al volo da dentro l’area di rigore, su cross di Spinazzola da sinistra. Questa volta Handanovic si fa sorprendere.Sulle ali dell’entusiasmo del gol di Dybala, la Roma parte bene nella ripresa provando a chiudere l’Inter nella sua metà campo. La squadra di Inzaghi sembra pagare psicologicamente la rete subita, inizia quasi a serpeggiare un po’ di paura nei giocatori che non riescono più a manovrare con la stessa efficacia del primo tempo. Nel momento sicuramente migliore per la Roma termina l’autonomia di Dybala, costretto ad uscire per precauzione. Al suo posto dentro Abraham. Uscendo dal campo l’argentino rassicura i tifosi facendo il gesto del pollice alzato. L’Inter prova allora ad uscire dal suo torpore e per poco non trova il gol del vantaggio con una punizione di Calhanoglu che si infrange contro l’incrocio dei pali. Il turco ci prova ancora poco dopo, sempre dalla distanza, con palla ancora di poco a lato. La Roma però non sta a guardare e replica con il neo entrato Abraham che impegna Handanovic con una girata al volo centrale da dentro l’ area. E’ il preludio al gol firmato da un altro inglese, Smalling, al 75′ con un colpo di testa su punizione telecomandata di Pellegrini dalla trequarti. Rete convalidata dopo un check del Var. Inzaghi prova a correre ai ripari inserendo Mkhitaryan al posto di Asllani, Correa per Calhanoglu e Bellanova per Dumfries. Dentro anche Gosens per Bastoni. Nella Roma esce invece Pellegrini ed entra Camara per dare maggior fisicità al centrocampo in vista dell’assalto finale nerazzurro. Dentro anche Belotti per Zaniolo. Nel recupero succede di tutto, prima Abraham e Camara sfiorano il gol del 3-1, poi si scatena un parapiglia generale perché l’arbitro ferma il gioco con l’Inter palla al piede per un infortunio proprio a Camara rimasto fermo a terra. Nell’occasione dalla curva Nord dell’Inter si sentono anche dei buuu razzisti verso il giocatore giallorosso. Il modo peggiore per chiudere una serata amara per tutto il popolo nerazzurro.

Advertisement

Sport

A Madrid Sinner avanza: ma non sono al 100%

Pubblicato

del

Una vittoria in rimonta contro un avversario ostico e giocando non al meglio delle condizioni fisiche. Jannik Sinner batte in tre set il russo Karen Khachanov e ottiene il pass per i quarti di finale del torneo Masters 1000 di Madrid. Ma la sua tenuta fisica desta preoccupazioni. Alla vigilia del match erano numerosi i dubbi sulla presenza in campo del campione di Sesto Pusteria, uscito acciaccato dalla partita ai sedicesimi con Pavel Kotov. Ed gli ormai noti problemi all’anca lo hanno sicuramente condizionato anche contro Khachanov, almeno nel primo set perso per 5-7. L’azzurro ha dovuto lottare per più di due ore per riuscire finalmente ad imporsi con un doppio 6-3 nei due successivi set. Ma la partita è stata molto compattuta. Khachanov, n.17 della classifica mondiale, non ha fatto sconti all’italiano. Sinner per rimontare ha così dovuto affidarsi soprattutto al servizio, che non lo ha abbandonato.

“Oggi è stata molto dura, il mio avversario ha giocato davvero bene – ha ammesso lo stesso Jannik – nel primo set ho fatto un po’ troppi errori, ma nel secondo ho ritrovato subito la concentrazione: nel terzo ho dovuto ricominciare a soffrire e a combattere perché nei primi due turni di battuta ho dovuto salvare palle-break, ma ho servito bene nei momenti importanti. Posso essere contento di questa prestazione e vediamo cosa succederà nel prossimo turno”. L’italiano, infatti, si nasconde: prima del torneo spagnolo aveva detto che l’impegno a Madrid va interpretato soprattutto come preparazione del torneo di Roma, al quale tiene particolarmente, e ovviamente al Roland Garros.

Per questo c’è molta attenzione sulla sua tenuta fisica. “L’anca? Bella domanda, ho giocato tanti match quest’anno, sono consapevole che possono succedere queste cose. Ho scelto di giocare all’ultimo momento: in carriera ho già vissuto questo tipo di situazioni. E comunque oggi mi sentivo meglio fisicamente anche se non ancora al 100%. Mi piace giocare e, se ho la possibilità di farlo, gioco. Inoltre sapevo che se avessi vinto, domani col giorno di riposo avrei potuto recuperare meglio”, ha chiarito lo stesso Sinner. Intanto la serie di vittorie del 2024 si allunga: sono 28 su 30 incontri giocati.

Due le sconfitte: quella in semifinale a Indian Wells con Carlos Alcaraz e quella ancora in semifinale a Montecarlo con Stefanos Tsitsipas. Giovedì il 22enne altoatesino tornerà in campo contro il vincente tra il canadese Felix Auger-Aliassime, n.35 del ranking Atp, ed il norvegese Casper Ruud, n.6 mondiale. Dall’altro lato del tabellone avanza Alcaraz che ha sofferto non poco per avere la meglio sul tedesco Jan-Lennard Struff: 6-3 6-7 7-6 il punteggio finale a favore dello spagnolo che sfiderà il russo Andrej Rublev.

Continua a leggere

Sport

Tifosi contro Cuadrado: anti-Juve a festa Inter,via da J-Museum

Pubblicato

del

“Juan Cuadrado, durante i festeggiamenti per lo scudetto dell’inter, ha preso parte al coro ‘Chi non salta bianconero è’ saltando e di conseguenza ha messo una pietra tombale sulla sua avventura alla Juventus”. Esordisce così il testo della petizione online lanciata su Change.org da Tommaso Simonato per chiedere che il giocatore sia rimosso del J Museum. In meno di 24 ore dal lancio, l’appello ha già raccolto quasi 1000 firme. “Il gesto è molto grave perché significa non aver rispetto della squadra che ti ha fatto diventare grande. Neanche Antonio Conte, che da molti di noi è considerato un traditore, si è mai permesso di partecipare ad un coro o qualsiasi altra cosa contro la Juventus”, spiegano i tifosi. “Io ritengo, e penso di parlare per la stragrande maggioranza del popolo juventino, che qualsiasi riferimento a Juan Cuadrado presente nel J Museum debba essere rimosso perché non degno di rappresentare la nostra grande e nobile storia”, conclude il promotore.

Continua a leggere

Sport

Sinner vince il dolore,è agli 8/i a Madrid. Cobolli esce

Pubblicato

del

Più forte del dolore, Jannik Sinner procede a colpi di 2-0 nel Masters 1000 di Madrid e dopo aver eliminato Lorenzo Sonego ha fatto lo stesso col russo Pavel Kotov, battuto 6-2, 7-5, per approdare agli ottavi di finale del torneo. Ma il match non è stato in discesa per il n.2 al mondo e solleva qualche preoccupazione sulle sue condizioni – si vedrà domani -, dato che un dolore all’anca comparso nel secondo set, dopo un primo chiuso in mezz’ora, ha rischiato di compromettere la sua partita. “Mi fa male”, ha detto a voce alta rivolto ai suoi coach. “Cerchiamo di vincerla così, pensiamo ad oggi”, gli ha risposto Simone Vagnozzi. E l’azzurro ha eseguito, recuperando un break al russo e imponendosi poi 7-5 dopo aver strappato di nuovo il servizio al rivale, che si è perso quando sembrava avere l’occasione per la rimonta.

“E’ stata una partita difficile. Nel primo set ero in controllo mentre nel secondo ho avuto qualche difficoltà in più. Ho faticato un pochettino e vediamo domani come va, cosa è meglio per il mio corpo – ha detto alla fine Sinner -. Ho avuto un po’ di problemi all’anca destra negli ultimi periodi, non è niente di serio – ha spiegato -. A volte lo sento più forte, come oggi, a volte meno ma ho un buon team che mi cura e conto domani di tornare al meglio”. Ad attendere l’altoatesino ci sarà il russo Karen Khachanov, che ha eliminato Flavio Cobolli col punteggio di 7-5, 6-4.

Prima di Sinner, era arrivato a fatica agli ottavi Rafa Nadal, costretto al terzo set dall’argentino Pedro Cachin (6-1, 6-7, 6-3), ma per il 38enne maiorchino è già un successo aver vinto tre partite di fila, come non gli accadeva dagli Us Open 2022. E’ un segnale che il suo fisico pur logoro sta tornando a rispondere, ma una conferma la si potrà avere domani quando affronterà il giovane ceco Jiri Lehecka. “Mi sto divertendo tantissimo, non posso chiedere di più – ha detto a caldo Nadal -, tutto il tempo che sto accumulando in campo questa settimana ha un grande valore per me, sia a livello emotivo che tennistico, vedremo domani come andrà”. Sono arrivati agli ottavi anche Daniil Medvedev, Casper Ruud e Alexander Bublik. Il russo ha avuto la meglio sul ceco Sebastian Korda, che lo aveva battuto due volte in quattro incontri, imponendosi in rimonta per 5-7, 7-6, 6-3 dopo quasi 2’30 di gioco. Il suo rivale sarà il kazako Bublik, a sua volta costretto a rimontare contro lo statunitense Ben Shelton.

Un altro ottavo vedrà di fronte Ruud, impostosi 2-0 su Cameron Norrie, e il canadese Felix Auger-Aliassime, favorito dal ritiro del ceco Jakub Mensik. Nel torneo femminile, stop un po’ a sorpresa per l’unica italiana rimasta in lizza, Jasmine Paolini, che è stata eliminata dalla russa Mirra Andreeva, che proprio oggi compiva 17 anni. La n.43 Wta ha battuto per 7-6, 6-4 la 28enne toscana (n.13 del ranking), raggiungendo per la prima volta i quarti in un torneo 1000. Nella parte alta del tabellone, ha fatto il suo dovere la n.1 al mondo Iga Swiatek, battendo 6-1, 6-0 la spagnola Sorribes Tormo per vedersela al prossimo turno con la brasiliana Beatriz Haddad Maia, che ha eliminato la n.5 Maria Sakkari. Nel derby Usa, Madison Keys ha battuto la favorita Coco Gauff e incrocerà la racchetta con la tunisina Ons Jabeur.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto