Collegati con noi

Cronache

L’assassino Cesare Battisti braccato, la polizia brasiliana lo cerca a San Paolo per rispedirlo in Italia dove deve scontare 4 ergastoli

Pubblicato

del

Cesare Battisti resta un fantasma ma le autorita’ brasiliane non smettono di dargli la caccia. Nelle ultime ore infatti, il Brasile ha rafforzato le ricerche dell’ex terrorista, attivando un servizio per ricevere informazioni confidenziali sulla sua fuga e mobilitando anche l’unita’ antiterrorista della Polizia federale per cercare di acciuffarlo dopo che il presidente Michel Temer ha firmato il decreto che autorizza la sua estradizione. Secondo G1 – il portale news della Globo, principale gruppo di comunicazione del Brasile – agenti dell’antiterrorismo hanno tentato oggi di arrestare Battisti in due localita’ diverse della megalopoli di San Paolo, senza pero’ alcun successo. “La polizia federale si e’ presentata a due indirizzi che erano stati indicati come possibili nascondigli dell’italiano da denunce anonime”, ha aggiunto la stessa fonte. Da ieri, infatti, sono stati attivati un numero telefonico e un indirizzo mail “per fornire qualsiasi informazione sul latitante, con garanzia totale di anonimato”. L’ex militante dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac) non e’ stato visto a Cananeia – la localita’ sulla costa di San Paolo dove vive da anni – dall’inizio del mese di novembre, e le poche testimonianze piu’ recenti riguardano un breve viaggio a San Paolo, per visite mediche e incontri con i suoi avvocati. E c’e’ anche l’annuncio di uno spostamento a Rio de Janeiro per discutere la pubblicazione di un nuovo libro con un editore locale. L’assenza totale di indicazioni affidabili sull’attuale posizione di Battisti alimenta a sua volta speculazioni gratuite su Internet: c’e’ chi lo vede gia’ rifugiato all’estero o nascosto nella giungla amazzonica, mentre altri ricordano cupamente come aveva assicurato, anni fa: “posso ancora scegliere il momento in cui morire”. Nel frattempo, gli avvocati dell’ex terrorista premono perche’ il Tribunale Superiore Federale (Stf) esamini al piu’ presto il suo caso, dopo aver presentato un ricorso contro l’ordine di arresto emanato da uno dei magistrati dell’alta corte, Luiz Fux, che ha rimesso nelle mani di Temer la decisione finale sull’estradizione richiesta dall’Italia, dove Battisti deve scontare l’ergastolo per quattro omicidi. I tempi sono stretti – il Stf deve tenere la sua ultima sessione plenaria prima della pausa estiva fra due giorni – ma secondo analisti giuridici esistono possibili obiezioni alle due decisioni (l’ordinanza di Fux, il decreto di Temer) che hanno deciso la sorte di Battisti in meno di 48 ore. L’ambasciatore italiano in Brasile, Antonio Bernardini, continua a dirsi fiducioso che l’ex terrorista sara’ catturato e rispedito in Italia. “Abbiamo fiducia nella polizia brasiliana: lo hanno gia’ preso tre volte, non vedo perche’ non dovrebbero prenderlo una quarta”, ha detto oggi il diplomatico in un’intervista televisiva.

Advertisement

Cronache

Ancora una forte scossa di terremoto all’alba a Pozzuoli, in centinaia in strada per paura ma nessun danno

Pubblicato

del

Questa mattina, alle 6:30, una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 della scala Richter è stata avvertita in provincia di Napoli, precisamente nella zona dei Campi Flegrei. L’epicentro del sisma è stato localizzato a Pozzuoli, tra la zona della Solfatara e via Pisciarelli, con un ipocentro a soli 2,8 chilometri di profondità, rendendo il terremoto particolarmente avvertito dalla popolazione locale.

Nonostante la scossa sia stata sentita distintamente, fortunatamente non si registrano danni a persone o strutture. Tuttavia, l’evento ha generato numerose chiamate ai vigili del fuoco e ai servizi di emergenza, segno evidente dell’apprensione tra i cittadini.

Questa recente attività sismica solleva preoccupazioni, in quanto nei giorni scorsi la stessa area ha esperito due eventi sismici simili, entrambi di magnitudo 3.6 e 3.7. Questa sequenza di scosse potrebbe indicare una crescente instabilità geologica nella regione, notoriamente attiva dal punto di vista vulcanico.

L’area dei Campi Flegrei è infatti una delle zone vulcaniche più monitorate d’Europa, data la sua storia e la sua potenziale pericolosità. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) continua a monitorare la situazione, raccogliendo dati e fornendo aggiornamenti per garantire la sicurezza dei cittadini. La comunità scientifica è particolarmente attenta a rilevare qualsiasi variazione che potrebbe suggerire cambiamenti significativi nel sottosuolo.

La popolazione locale è incoraggiata a rimanere informata attraverso i canali ufficiali e a seguire le eventuali indicazioni delle autorità, mantenendo un approccio cauto e preparato in caso di ulteriori sviluppi.

Continua a leggere

Cronache

Bimbo di 5 mesi ucciso dal pitbull di famiglia

Pubblicato

del

Tragedia questa sera a Palazzolo Vercellese, piccolo Comune di un migliaio di abitanti in provincia di Vercelli, dove un bimbo di cinque mesi ha perso la vita dopo essere stato azzannato da un cane di grossa taglia, sembra un pitbull, di proprieta’ dei suoi genitori, una giovane coppia da poco trasferitasi in paese. Secondo quanto si e’ appreso il bimbo si trovava in casa con la nonna. Il fatto e’ avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi. Sul posto e’ intervenuto il 118 di Alessandria con l’elisoccorso, ma per il piccolo non c’e’ stato nulla da fare.

La tragedia è avvenuta in una zona del paese vicino all’ex asilo. A quanto si apprende il bimbo sarebbe stato in braccio alla nonna, mentre la donna passeggiava nel giardino. I genitori, invece, erano usciti a fare la spesa. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Vercelli. Il pitbull è stato sequestrato dai militari dell’Arma forestale in attesa degli accertamenti. A quanto pare non c’erano mai stati segnalazioni di aggressività del cane. I genitori, trentenni, hanno portato il bimbo in fin di vita direttamente all’elisoccorso che era atterrato nel campo sportivo del paese.

Continua a leggere

Cronache

Tentata estorsione al consigliere regionale Giovanni Zannini, arrestato Tiberio Francesco La Torre

Pubblicato

del

“Ho fatto io mio dovere. Speravo che condotte del genere non si verificassero più. Ringrazio la DDA di Napoli e i Carabinieri per l’intervento tempestivo e dirimente”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Giovanni Zannini, vittima di un tentativo di estorsione che oggi hanno condotto in carcere Tiberio Francesco La Torre, cugino dell’ex capoclan e collaboratore di giustizia Augusto La Torre, a cui la DDA di Napoli (sostituto procuratore Roberto Patscot, procuratore aggiunto Michele Del Prete) contesta i reati di tentata estorsione ed estorsione aggravate dal metodo mafioso.

“In quattro giorni – continua Zannini – hanno arrestato il La Torre dimostrando che lo Stato c’è ed è forte. Sono circa 6 mesi che vivo sotto minaccia. La settimana scorsa si è superato ogni limite. Invito tutti a denunciare e a vincere ogni paura”. L’arresto di La Torre – viene spiegato nella nota – si fonda sulla denuncia sporta dal consigliere regionale Giovanni Zannini (al quale La Torre voleva estorcere 50mila euro) e dall’imprenditore Alfredo Campoli (al quale il La Torre ha estorto circa 22 mila euro pretendendo che la consegna avvenisse presso una cappella del locale cimitero).

La Torre – si legge nel comunicato – si è presentato a casa di Zannini più volte senza che nessuno gli aprisse la porta. La famiglia del consigliere regionale è stata anche costretta a chiudersi in casa. Zannini si è quindi recato dai carabinieri “ottenendo l’immediato e risolutivo intervento”. Poi le denunce, poi l’intervento della DDA e poi l’arresto.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto