Collegati con noi

Cronache

Al pronto soccorso di Torino un paziente può restare pure una settimana in attesa in barella ma… non arriva in tv

Pubblicato

del

Non è un caso isolato, anzi. Il Piemonte è alle prese con una drammatica situazione nei Pronto soccorso. Il sindacato – il Nursind, a cui fanno capo gli infermieri – ha deciso di rivolgersi alla magistratura, con un esposto che ravvisa la violazione delle linee guida approvate il 16 aprile del 2021 dalla Conferenza Stato-Regioni sul triage, sull’osservazione a breve e sulla gestione del sovraffollamento. Linee che indicano in massimo due ore il tempo di attesa del ricovero nelle aree boarding delle unità di emergenza-urgenza.
La regola invece oggi è che i pazienti aspettano su una barella almeno due giorni. Questo quando va bene, però, perché si può arrivare anche a sette giorni. C’è scritto nell’esposto alla Procura della Repubblica di Torino. “Non ci siamo ancora riuniti per mappare la situazione nei dettagli in tutta Italia ma certamente non escludiamo di fare lo stesso anche nelle altre regioni”, dice Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind. Gli infermieri piemontesi hanno messo in fila tutto quello che non torna negli ospedali di Torino e provincia. Nessuna azienda ospedaliera, che deve applicare le norme, riesce a rispettare gli obblighi. Il più virtuoso, si fa per dire, è l’ospedale Molinette del capoluogo.
Qui un malato attende mediamente, prima di essere trasferito in reparto, dalle 30 alle 40 ore. Insomma una situazione quella degli ospedali torinesi drammatica per i pazienti. Eppure in tv, nei tg, vedere un servizio sui pronto soccorso affollati, ridotti a sala d’attesa per un posto in corsia che non si riesca ad avere, è una impresa. Pare che siano sempre più interessanti i servizi giornalistici sul Cardarelli, sul Loreto Mare o altri pronto soccorso di ospedali di Napoli. Fa più scena, anche se la situazione purtroppo è uguale a Torino. Se non peggio.

Advertisement

Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

Pubblicato

del

Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

Continua a leggere

Cronache

Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

Pubblicato

del

E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

Continua a leggere

Cronache

Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

Pubblicato

del

Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto