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Figc proroga sulle multiproprietà, De Laurentiis esulta

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Arriva la proroga per le multiproprieta’ nel calcio, il divieto scattera’ infatti solo nella stagione 2028/2029. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, annuncia lo stop che sara’ pero’ molto in la’ a venire e infatti esulta Aurelio De Laurentiis che puo’ tenersi Napoli e Bari. “Abbiamo ricevuto nelle ultime settimane la proposta dei due club di abbandonare qualsiasi controversia legale purche’ sia spostata in avanti dal 2024/25 all’inizio del campionato 2028/29 l’entrata in vigore della norma transitoria. Il Consiglio ha approvato all’unanimita’”, ha detto Gravina. “Una scelta di buon senso che da’ respiro a chi in questi anni ha creduto nel rilancio del calcio investendo ingenti risorse economiche” il commento soddisfatto di Aurelio e Luigi De Laurentiis. Insomma la multiproprieta’ tra due societa’ partecipanti a due campionati professionistici diversi sara’ vietata (per i club partecipanti allo stesso campionato resta immutato l’impianto normativo dell’art. 16 delle Noif, che sancisce l’obbligo di immediata dismissione di una delle due societa’), ma tra sei anni. C’e’ un altra data da scrivere per il calcio: il 12 dicembre “si terra’ un’assemblea straordinaria per modificare l’articolo 27 dello Statuto per arrivare alla riforma dei campionati”. Insomma, quel giorno si vedra’ “chi, quando e come avra’ voglia di rinnovare il mondo del calcio”, ha sottolineato Gravina, che punta anche molto l’accento sulla sostenibilita’: “Pensare che le singole licenze nazionali debbano essere un abito su misura per le singole realta’ mi pare fuori luogo, dobbiamo lavorare con una logica di sistema. Serve mettere in sicurezza il calcio italiano attraverso 3 pilastri: solvibilita’, stabilita’ al sistema, contenimento dei costi”. La Figc si ritiene poi “assolutamente contraria” a estendere ad altre federazioni la mutualita’ generata dai diritti tv della Serie A, e appoggia in pieno quanto sostenuto dal n.1 della Lega di B, Mauro Balata: “Una cosa e’ la mutualita’ di sistema, un’altra e’ saccheggiare un ente privato per finanziare enti esterni – spiega Gravina -. Gia’ nel 2020 denunciai questa anomalia. Ho grandi perplessita’”. Il suo augurio e’ che il prossimo decreto, che conterra’ correttivi alla legge delega, “valuti l’abrogazione di questa norma fuori da ogni logica”. Anche la candidatura dell’Italia a ospitare gli Europei 2032 e’ stato uno dei temi in consiglio: “Ho mandato una mail al premier, Mario Draghi, per evidenziare il termine perentorio del 16 novembre come ultima data in cui presentare alla Uefa il dossier che dovra’ contenere garanzie governative. Non vogliamo rischiare di arrivare lunghi”. Una novita’ anche per la serie C: il consiglio federale ha individuato nella Fermana e nella Torres (la prima retrocessa dalla C e la seconda proveniente dalla D) come possibili ripescate. Si attende pero’ l’esito dei ricorsi proposti al Tar da Campobasso e Teramo, escluse dal prossimo campionato.

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Tennis, infortunio all’anca: Sinner si ritira dal Madrid Open

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Il mondo del tennis è stato colpito da una notizia improvvisa durante il Masters 1000 di Madrid, con il numero due delle classifiche mondiali, Jannik Sinner, costretto al ritiro a causa di un infortunio all’anca destra. Questo ha dato il via libera per la semifinale al suo avversario, il talentuoso canadese Felix Auger-Aliassime, con cui avrebbe dovuto competere domani.

Il comunicato ufficiale del torneo, pubblicato su X, ha confermato il ritiro di Sinner e ha sottolineato che il giovane talento non sarà in grado di scendere in campo per l’incontro di quarti di finale contro Auger-Aliassime. Questo evento è avvenuto pochi minuti dopo che il numero tre del mondo e due volte campione a Madrid, Carlos Alcaraz, è stato eliminato nei quarti di finale da Andrey Rublev con il punteggio di 4-6 6-3 6-2.

“È molto triste dovermi ritirare dalla mia prossima partita qui a Madrid, scrive Sinner. La mia anca mi ha dato fastidio questa settimana e sta lentamente diventando più dolorosa. Seguendo il consiglio dei medici abbiamo deciso che era meglio non giocare oltre e peggiorare la situazione”.

L’infortunio di Sinner ha gettato un’ombra sulle prossime fasi del torneo, lasciando spazio a domande sulla sua pronta guarigione e sulla sua partecipazione futura agli eventi. Nel frattempo, gli appassionati del tennis aspettano con trepidazione gli incontri che seguiranno, con Fritz e Cerundolo pronti a scendere in campo, mentre domani si svolgerà la sfida attesa tra Medvedev e Lehecka.

Questo infortunio rappresenta una delusione per i fan di Sinner, che avevano sperato di vederlo competere al massimo delle sue capacità in questo torneo di prestigio. Tuttavia, l’attenzione ora si sposta sulla sua salute e sul suo recupero, con l’auspicio che possa tornare più forte che mai sulle scene del tennis mondiale.

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A Madrid Sinner avanza: ma non sono al 100%

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Una vittoria in rimonta contro un avversario ostico e giocando non al meglio delle condizioni fisiche. Jannik Sinner batte in tre set il russo Karen Khachanov e ottiene il pass per i quarti di finale del torneo Masters 1000 di Madrid. Ma la sua tenuta fisica desta preoccupazioni. Alla vigilia del match erano numerosi i dubbi sulla presenza in campo del campione di Sesto Pusteria, uscito acciaccato dalla partita ai sedicesimi con Pavel Kotov. Ed gli ormai noti problemi all’anca lo hanno sicuramente condizionato anche contro Khachanov, almeno nel primo set perso per 5-7. L’azzurro ha dovuto lottare per più di due ore per riuscire finalmente ad imporsi con un doppio 6-3 nei due successivi set. Ma la partita è stata molto compattuta. Khachanov, n.17 della classifica mondiale, non ha fatto sconti all’italiano. Sinner per rimontare ha così dovuto affidarsi soprattutto al servizio, che non lo ha abbandonato.

“Oggi è stata molto dura, il mio avversario ha giocato davvero bene – ha ammesso lo stesso Jannik – nel primo set ho fatto un po’ troppi errori, ma nel secondo ho ritrovato subito la concentrazione: nel terzo ho dovuto ricominciare a soffrire e a combattere perché nei primi due turni di battuta ho dovuto salvare palle-break, ma ho servito bene nei momenti importanti. Posso essere contento di questa prestazione e vediamo cosa succederà nel prossimo turno”. L’italiano, infatti, si nasconde: prima del torneo spagnolo aveva detto che l’impegno a Madrid va interpretato soprattutto come preparazione del torneo di Roma, al quale tiene particolarmente, e ovviamente al Roland Garros.

Per questo c’è molta attenzione sulla sua tenuta fisica. “L’anca? Bella domanda, ho giocato tanti match quest’anno, sono consapevole che possono succedere queste cose. Ho scelto di giocare all’ultimo momento: in carriera ho già vissuto questo tipo di situazioni. E comunque oggi mi sentivo meglio fisicamente anche se non ancora al 100%. Mi piace giocare e, se ho la possibilità di farlo, gioco. Inoltre sapevo che se avessi vinto, domani col giorno di riposo avrei potuto recuperare meglio”, ha chiarito lo stesso Sinner. Intanto la serie di vittorie del 2024 si allunga: sono 28 su 30 incontri giocati.

Due le sconfitte: quella in semifinale a Indian Wells con Carlos Alcaraz e quella ancora in semifinale a Montecarlo con Stefanos Tsitsipas. Giovedì il 22enne altoatesino tornerà in campo contro il vincente tra il canadese Felix Auger-Aliassime, n.35 del ranking Atp, ed il norvegese Casper Ruud, n.6 mondiale. Dall’altro lato del tabellone avanza Alcaraz che ha sofferto non poco per avere la meglio sul tedesco Jan-Lennard Struff: 6-3 6-7 7-6 il punteggio finale a favore dello spagnolo che sfiderà il russo Andrej Rublev.

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Tifosi contro Cuadrado: anti-Juve a festa Inter,via da J-Museum

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“Juan Cuadrado, durante i festeggiamenti per lo scudetto dell’inter, ha preso parte al coro ‘Chi non salta bianconero è’ saltando e di conseguenza ha messo una pietra tombale sulla sua avventura alla Juventus”. Esordisce così il testo della petizione online lanciata su Change.org da Tommaso Simonato per chiedere che il giocatore sia rimosso del J Museum. In meno di 24 ore dal lancio, l’appello ha già raccolto quasi 1000 firme. “Il gesto è molto grave perché significa non aver rispetto della squadra che ti ha fatto diventare grande. Neanche Antonio Conte, che da molti di noi è considerato un traditore, si è mai permesso di partecipare ad un coro o qualsiasi altra cosa contro la Juventus”, spiegano i tifosi. “Io ritengo, e penso di parlare per la stragrande maggioranza del popolo juventino, che qualsiasi riferimento a Juan Cuadrado presente nel J Museum debba essere rimosso perché non degno di rappresentare la nostra grande e nobile storia”, conclude il promotore.

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