Collegati con noi

Cronache

Il Papa e il rosario con la famiglia ucraina

Pubblicato

del

La Basilica di Santa Maria Maggiore si “colora” di gialloblu’ per il Rosario della pace con cui papa Francesco ha chiuso oggi il mese mariano. Sono tantissimi i pellegrini che hanno indossato foulard o bandiere simbolo dell’Ucraina durante la recita delle preghiere. Una delle voci che hanno declamato le cinquine di Ave Maria e Padre Nostro e’ stata quella di una famiglia ucraina: mamma, papa’ e tre biondissime bambine. Nel suo appello alla Madonna, papa Francesco – ancora una volta sulla sedia a rotelle anche durante l’intera funzione – ha chiesto “il grande dono della pace”. “Cessi presto la guerra – le sue parole -, che ormai da decenni imperversa in varie parti del mondo, e che ora ha invaso anche il continente europeo. Siamo consapevoli che la pace non puo’ essere solo il risultato di negoziati ne’ una conseguenza di soli accordi politici, ma e’ soprattutto dono pasquale dello Spirito Santo. Abbiamo consacrato al tuo Cuore Immacolato le nazioni in guerra e domandato il grande dono della conversione dei cuori. Siamo certi che con le armi della preghiera, del digiuno, dell’elemosina, e con il dono della tua grazia, si possano cambiare i cuori degli uomini e le sorti del mondo intero”. Il colpo d’occhio della platea, composta da circa 900 persone, ha incarnato lo spirito del Rosario, rivolto in particolare alla pace in Ucraina, ormai da quasi 100 giorni devastata dall’invasione russa. Al leggio si sono alternati volontari, profughi, familiari di vittime di guerra e cappellani militari. Ma ad aprire le preghiere e’ stata mamma Oksana, giovane mamma ucraina accompagnata dal marito e dai suoi figli. “La guerra – ha detto in un’intervista a Vatican News – dovrebbe sparire dalla terra e mai puo’ essere considerata giusta. Spero che questa preghiera potra’ aiutare a uscire d questa guerra feroce, perche’ sparisca il concetto stesso di guerra”. La donna e’ arrivata da Brody, cittadina ad un centinaio di chilometri da Leopoli, nel 2008, per studiare nella pontificia universita’ Angelicum dopo una laurea in economia nel suo Paese. Quando le hanno chiesto di partecipare al Rosario in Basilica non ha nascosto il timore. “All’inizio – ha detto – ho avuto un po’ di paura, ho pensato ai miei due bambini piu’ piccoli, un po’ discoli e irrequieti. Ma capisco l’importanza di questo evento”. E anche la voce di quei “discoli” oggi e’ risuonata all’interno di Santa Maria Maggiore, invocando una volta per tutte la fine della guerra.

Advertisement

Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

Pubblicato

del

Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

Continua a leggere

Cronache

Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

Pubblicato

del

E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

Continua a leggere

Cronache

Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

Pubblicato

del

Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto