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Delusione Spalletti: scudetto ora non dipende da noi

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La sconfitta in casa con la Fiorentina “e’ un pochino una sentenza, diventa difficile recuperare punti in poche partite. Non abbiamo altra scelta se non quella di continuare ad allenarci in maniera corretta e provare a fare piu’ punti, ma ora dipende da altri.Non da noi”. Luciano Spalletti e’ chiaro nell’ammissione della brusca frenata del Napoli nel suo sogno dello scudetto. Il ko ha lasciato di stucco un Maradona pieno: “Il pubblico – spiega il tecnico – si meritava un risultato differente per la spinta che ci ha dato. Loro si meritano un epilogo diverso in fondo al campionato, sappiamo cosa ci trasferiscono durante la settimana e il sentimento che hanno per questa squadra. Loro saranno sempre in credito, anche se le vinci tutte. E’ bello giocare con questo pubblico, spero ci restino vicini”. Tornando in campo, Spalletti analizza: “Provavamo a sfruttare l’uno contro uno di Osimhen – dice – ma non siamo stati precisi e ci siamo un pochino allungati. Nel secondo tempo siamo rientrati bene, stavamo gestendo la gara dopo il pareggio poi su un pallone che abbiamo giocato molte volte loro hanno costruito il gol. E’ diventato tutto piu’ difficile e abbiamo avuto una gestione approssimativa sul loro terzo gol. Sull’1-1 avevamo la gara in mano. In casa ci sono state gare in cui abbiamo attaccato per 90′ e poi abbiamo preso gol. Anche oggi provavamo a ribaltare la gara e c’e’ stata l’azione su cui Mario Rui e’ stato sbilanciato, poi il tiro di Ikone’ e’ passato tra le gambe di Zanoli e andato nell’angolino. Non presi gol perche’ eravamo senza equilibrio”. Va via soddisfatto da Napoli Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina: “Per la corsa all’Europa League – dice – ci siamo, qualche merito lo abbiamo, le qualita’ le abbiamo fatte vedere, ora mancano poche gare alla fine e cerchiamo di non mollare per quella zona che meritiamo dall’inizio”. Sul successo, Italiano elogia forza mentale e emersione del talento viola: “Ci tenevamo – ha detto – molto a vincere qui a Napoli, in uno stadio pieno. Vieni qua e temi di poterne uscire con le ossa rotte ma provi a stare concentrato e se riesci a fare queste prestazioni rimani soddisfatto. Oggi abbiamo ritrovato la concretezza che ci mancava da tanto e ci faceva preoccupare, quando sei concreto, freddo e cinico porti a casa le vittorie”. L’allenatore si sofferma anche sui singoli a cominciare da Cabral, autore del terzo e decisivo gol: “E’ venuto e impara giorno dopo giorno – spiega – e’ in grande crescita, ha giocato una buona gara con l’Empoli e oggi si e’ confermato e ha fatto gol. In difesa abbiamo giocato bene, limitando Osimhen, che in queste condizioni puo’ mettere in difficolta’ chiunque. Quando si e’ cosi’ concentrati esci fuori con prestazioni di alto livello. Dopo il loro gol dell’1-1 abbiamo pensato che se resti dietro lasci spazio al Napoli e si possono creare situazioni di pericolo. Per aquesto abbiamo puntato su certi cambi e sono arrivate grandi cose con Ikone e Cabral”.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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