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Biden avvia corsa a riarmo e sfida Putin nell’Artico

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Riparte la corsa al riarmo in Usa, sulla scia dell’invasione russa in Ucraina, che rimette in discussione l’architettura della sicurezza mondiale. Mentre si prepara a contrastare il Cremlino anche nell’Artico, per il 2023 Joe Biden ha presentato al Congresso una proposta di bilancio da 5.800 miliardi di dollari con una ‘minimum tax’ per i paperoni e investimenti record per la sicurezza, a partire da quelli gia’ astronomici per le spese militari: 813,3 miliardi di dollari, un incremento di 31 miliardi (pari al 4%) sull’anno precedente. I fondi comprendono 4,1 miliardi di dollari per condurre ricerche e sviluppare capacita’ di difesa, quasi 5 miliardi per una sistema di allerta missilistica per individuare minacce globali e quasi 2 miliardi per un nuovo scudo anti missile per proteggere gli Usa dalla minaccia dei lanci balistici di Corea del Nord e Iran. Previsti, oltre ad aiuti per un miliardo all’Ucraina, anche 6,9 miliardi di dollari per la Nato. Una segnale agli alleati transatlantici, che dopo l’attacco russo si sono impegnati a raggiungere per le spese militari il 2% del pil, compresi i Paesi inizialmente piu’ riluttanti come Germania e Italia. “Sto proponendo – ha spiegato il commander in chief – uno dei piu’ grandi investimenti nella storia della nostra sicurezza nazionale, con fondi necessari per garantire che il nostro esercito resti il meglio preparato, addestrato ed equipaggiato nel mondo. Inoltre sto chiedendo di continuare ad investire per rispondere energicamente all’aggressione di Putin contro l’Ucraina con il sostegno Usa all’economia e alle necessita’ militari e umanitarie” di quel Paese. Nello stesso tempo, come racconta il New York Times, la Casa Bianca ha deciso di assumere nell’Artico una postura piu’ aggressiva, anche militarmente, per contenere l’espansionismo russo in questa regione, dove lo scioglimento dei ghiacci causato dal climate change promette di aprire nuove rotte commerciali e di schiudere enormi riserve di idrocarburi sotto i fondali. Per questo in marzo c’e’ stata una missione, la prima del genere, con circa 8.000 soldati paracadutati vicino a Fairbanks, in Alaska, dove l’amministrazione sta anche investendo centinaia di milioni di dollari per espandere il porto di Nome, che potrebbe trasformarsi in un hub in acque profonde a supporto della Guardia costiera e dei vascelli militari operanti nel circolo polare artico. A breve qui sono attesi anche tre rompighiaccio ma su questo fronte Mosca ha un vantaggio abissale, con oltre 50 rompighiaccio in azione. Del resto il Cremlino ha cominciato da molto tempo a militarizzare l’Artico, ristrutturando aeroporti e installazioni radar dell’era sovietica, costruendo nuovi porti, basi e centri di ricerca, rafforzando la sua flotta di rompighiaccio a propulsione nucleare e convenzionale. Ora pero’, dopo essere stati “distratti” da due decenni di guerre in Iraq e Afghanistan, gli Usa vogliono “Riguadagnare il predominio artico”, come recita il nuovo piano del Pentagono, che ha gia’ cominciato a trasferire in Alaska decine di F35. Biden non dimentica tuttavia il fronte interno e, in vista di Midterm, nel suo piano fiscale propone forti investimenti anche per il welfare e la polizia, allo scopo di rispondere ai problemi piu’ sentiti dalla gente: il morso dell’inflazione e l’aumento della criminalita’. Per finanziare la spesa sociale – e ridurre il deficit di oltre 1.000 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni – il presidente rilancia la ‘minimum tax’ per i paperoni (le famiglie che valgono oltre 100 milioni dovranno pagare almeno il 20% sul reddito e sui guadagni non realizzati con gli asset), l’aumento per i piu’ ricchi della tassa individuale (dal 37% al 39,6%) e di quella aziendale dal 21% al 28%, annullando cosi’ il taglio fiscale di Trump.

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Chico Forti lascia il carcere di Miami: presto in Italia?

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Chico Forti, il 65enne trentino condannato all’ergastolo in Florida per l’omicidio di Dale Pike avvenuto il 15 febbraio 1998, ha lasciato il carcere di Miami. Attualmente, è sotto la custodia dell’Agenzia statunitense per l’immigrazione in attesa del trasferimento in Italia.

Secondo una fonte vicina a Forti, il trasferimento potrebbe avvenire entro due o tre settimane. Tuttavia, altre fonti che seguono attentamente il caso suggeriscono maggiore cautela, stimando un’attesa media di 4-5 mesi per la consegna. Questo periodo di attesa è tipico dopo la sentenza italiana di riconoscimento di quella straniera, un processo di conversione recentemente deciso dalla corte d’Appello di Trento.

La comunità italiana segue con grande interesse e trepidazione gli sviluppi del caso Forti, sperando che il ritorno in patria possa avvenire nel più breve tempo possibile.

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Fico operato: è vigile e in condizioni stabili

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Il premier slovacco Robert Fico è “vigile” ed “in condizioni stabili” dopo l’operazione subita per gli spari che lo hanno colpito nel pomeriggio. Lo riferisce la tv slovacca TA3 che parla di “intervento riuscito”.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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