Il flusso di bambini in fuga dall’Ucraina e’ incessante. Oltre un milione e mezzo di minori, troppo spesso non accompagnati, si stanno riversando nei Paesi amici e chiamano le istituzioni a garantirne non solo l’accoglienza, ma la protezione dai trafficanti e dal giro delle adozioni illegali. In Italia sono quasi 26mila i minorenni arrivati dall’inizio della guerra, su un totale di 67.800 profughi. Piu’ di 5mila sono gia’ stati inseriti nelle scuole, ha riferito oggi la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. I non accompagnati ammontano a 277, e sono entrati nel sistema di accoglienza temporanea: “192 in famiglie autorizzate dal tribunale per i minorenni e 82 in strutture sempre autorizzate dal tribunale”, ha spiegato la ministra (tre sono al momento in attesa di collocazione). “C’e’ l’esigenza di ottenere un completo censimento del fenomeno – ha sottolineato Lamorgese – soprattutto incrementando i controlli alle frontiere per evitare zone d’ombra che favoriscano interessi e traffici criminali. Tutti i minori che varcano la frontiera vengono identificati, e a loro e’ stato garantito l’accesso alle attivita’ scolastiche”. Per rispondere all’emergenza e’ stata convocata una cabina di regia sui minori ucraini dalla ministra degli Affari regionali Maria Stella Gelmini insieme a Lamorgese, al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. In mattinata si e’ svolta una riunione ad hoc tra governo, Regioni, Anci e Upi. Sempre oggi la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza ha ascoltato rappresentanti di Unicef, Telefono azzurro e dell’associazione italo-ucraina I Nuovi Confini. L’esodo di profughi dall’Ucraina alimenta il problema dei minori non accompagnati e soprattutto dei bambini scomparsi, su cui occorre intervenire anche con “l’attivazione di un sistema di controllo biometrico”, ha affermato il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo, sottolineando la necessita’ di offrire una rete di sostegno psicologico. “I minori arrivati sul suolo italiano non possono essere ne’ adottati ne’ affidati. Lo Stato ucraino ha gia’ assegnato loro dei tutori, e dovranno rientrare in Ucraina non appena possibile. Pertanto la loro permanenza in Italia va gestita soltanto dalle associazioni di accoglienza temporanea”, ha scandito la presidente di Nuovi Confini Yuliya Dynnichenko, evidenziando che qualsiasi tentativo di nominare come tutori le famiglie accoglienti “sarebbe una violazione grave e potrebbe portare a un incidente diplomatico tra Italia e Ucraina”. E per proteggere i bambini dall’illegalita’, Save The Children chiede una sorta sospensione “delle adozioni internazionali”, ha annunciato Pete Walsh, direttore di Save the Children in Ucraina, durante una conferenza online da Leopoli. Dal punto di vista economico, intanto, Il Pd ha presentato in Senato un emendamento al Dl Ucraina che prevede, tra l’altro, l’istituzione di un fondo per l’accoglienza e l’assistenza dei minori ucraini non accompagnati, con una dotazione iniziale di 36,5 milioni di euro per l’anno 2022.