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Il ciclone fa paura, a Catania è allerta massima

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MediCane fa paura. Il ciclone che si e’ abbattuto sulla provincia di Catania provocando due (RPT: due) morti e una persona che risulta ancora dispersa oltre a danni ingenti ancora da quantificare, si sta trasformando in uragano: muove i suoi tentacoli carichi di acqua, vento ed elettricita’ sul versante ionico del Mediterraneo come mostrano diverse immagini satellitari. Secondo le previsioni degli esperti, tocchera’ il picco venerdi’ proprio nella zona del catanese per poi spostarsi velocemente in Calabria. A Catania, e nei comuni intorno, l’allerta e’ massima. La gente e’ terrorizzata dopo quello che ha dovuto affrontare negli ultimi due giorni, con citta’ e paesi sommersi da acqua, fango e detriti con le strade piene d’acqua e le piazze sommerse. Gruppi di volontari si sono dati da fare per ripulire quanto piu’ possibile, molti rifiuti trascinati dall’acqua sono finiti in mare. I commercianti hanno sistemando barriere in ferro nei negozi per proteggere il piu’ possibile le proprie merci. Gia’ a partire da domani le scuole e tutti gli uffici pubblici rimarranno chiusi. Per domani il bollettino della Protezione civile indica allerta arancione, rossa dopodomani. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, stamattina, ha telefonato al sindaco di Catania, Salvo Pogliese per avere informazioni sulla grave emergenza e per esprimere la sua vicinanza alla citta’ cosi’ colpita dal maltempo. E ha garantito il massimo sostegno con interventi rapidi ed efficaci di tutte le istituzioni. “L’evento non e’ finito”, ha avvertito infatti il responsabile della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, giunto a Catania per seguire in prima linea le operazioni. “Diciamo ai cittadini di mantenere alta l’attenzione, di seguire le indicazioni delle autorita’ perche’ si aspettano in questa area delle ore che possono essere complicate”, e’ l’appello di Cucio, anche perche’ “i valori parlano in maniera molto chiara”. In seduta straordinaria e urgente, il governo regionale, convocato dal presidente Nello Musumeci proprio nella sede di Catania, ha gia’ deliberato lo stato di emergenza regionale, atto propedeutico per chiedere al governo centrale il riconoscimento dello stato di calamita’ nazionale. Qualche ora dopo, Musumeci ha chiesto a Roma una “legge speciale” con una dotazione di “almeno di tre miliardi” per contrastare il rischio idrogeologico e le frane provocate proprio dagli eventi ambientali. La ricognizione dei danni – per la quale sono gia’ stati attivati gli uffici regionali della Protezione civile, del Genio civile e degli Ispettorati agrari – sara’ possibile solo dopo il cessato stato di allerta, che purtroppo potrebbe protrarsi fino a domenica, sottolinea la Regione. “In 49 anni di vita vissuta in questa citta’ non avevo mai vissuto questo fenomeno”, commenta il sindaco di Catania Salvo Pogliese. “Sono stato nel centro storico e in alcuni quartieri periferici e non avevo mai visto immagini di devastazione simili – dice il sindaco – le immagini della Pescheria sono emblematiche: non era un fiume in piena, era un lago che sommergeva il livello di piazza Duomo”. Militari e mezzi dell’esercito sono impegnanti nell’opera di soccorso e messa in sicurezza di Scordia, il paese della piana di Catania tra i piu’ colpiti dal nubifragio dove e’ morta una persona e la moglie risulta dispersa. La seconda vittima e’ Paolo Claudio Agatino Grassidonio, 53 anni, volontario dell’associazione nazionale carabinieri (Anc) di Nicolosi. “Noi non sappiamo se si stesse recando a prestare soccorso a qualcuno in quegli istanti – scrive la Protezione civile regionale su Facebook – e’ pero’ andato incontro al suo destino, travolto dalla furia di un evento inimmaginabile”.

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Muore poche ore dopo un intervento alla spalla, due indagati

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Un uomo di 53 anni, di Motta di Livenza (Treviso), apparentemente in perfette condizioni di salute, è stato trovato morto, nel letto della sua stanza, in ospedale a San Vito al Tagliamento (Pordenone), poche ore dopo un ordinario intervento chirurgico di ortopedia alla cuffia dei rotatori. Da quanto è stato accertato, tutti gli esami pre-operatori risultavano nella norma. Sulla vicenda, la Procura della Repubblica di Pordenone ha aperto un fascicolo d’inchiesta, indagando per omicidio colposo l’ortopedico e l’anestesista che hanno eseguito l’intervento. Si tratta di un atto dovuto, a tutela delle garanzie difensive. Mercoledì prossimo è stata fissata l’autopsia del medico legale incaricato, Antonello Cirnelli, per capire le cause della morte. All’esame potranno essere nominati anche i periti degli indagati.

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La Procura di Milano chiede di processare la ministra Santanchè per truffa

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La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè e per altre due persone, tra cui il compagno della ministra Dimitri Kunz, e per due società nel filone del caso Visibilia sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo covid.

La richiesta di processo segue la chiusura delle indagini su questa tranche del “pacchetto Visibilia” che era arrivata il 22 marzo. Così come l’avviso di conclusione indagini, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda, oltre alla senatrice di FdI e ministra del Turismo, il compagno Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, collaboratore esterno con funzioni di gestione del personale di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, oltre alle due stesse società. Secondo l’accusa, non solo in quel periodo, dal “31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022”, ad amministrare Visibilia Editore e Concessionaria, ossia a prendere le decisioni, erano Santanchè e Kunz, ma entrambi, assieme a Concordia, sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto “indebitamente”, per un totale di 13 dipendenti, la cassa integrazione in deroga “a sostegno delle imprese colpite dagli effetti” della pandemia Covid.

L’aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi della Procura guidata da Marcello Viola nelle indagini hanno raccolto a verbale le parole dei dipendenti, i quali avrebbero confermato che la ministra sapeva: sarebbe stata a conoscenza del fatto che i dipendenti stavano continuando a lavorare, mentre l’istituto pensionistico versava oltre 126mila euro, per un totale di oltre 20mila ore, “direttamente ai dipendenti o a conguaglio alla società”. In particolare, come si legge negli atti delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, oltre 36mila euro “a vantaggio della Visibilia Editore”, per sette dipendenti, e quasi 90mila euro a favore della Concessionaria su sei lavoratori.

A Santanchè, così come agli altri due, viene contestato di aver “dichiarato falsamente” che quei dipendenti fossero in cassa “a zero ore”, quando invece svolgevano le “proprie mansioni” in “smart working”, come Federica Bottiglione, l’ex manager che con la denuncia ha fatto scattare le indagini. Nel mirino dei pm pure le integrazioni che sarebbero state date per compensare le minori entrate della Cig rispetto a quelle dello stipendio: una “differenza”, scrivono i pm, che sarebbe stata corrisposta con “finti rimborsi per ‘note spese'”. L’unico a farsi interrogare dopo la chiusura indagini è stato Concordia. La senatrice di FdI è accusata anche di falso in bilancio, assieme ad altre 16 persone e tre società, nella seconda tranche del “pacchetto Visibilia”, anche questa già chiusa e per la quale nelle prossime settimane ci sarà la richiesta di processo.

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Ancora frane e pioggia, ma il maltempo ha le ore contate

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Ultime e ore di pioggia e maltempo sulla penisola, nel weekend torna la primavera con il sole e temperature primaverili. La pioggia ha, infatti, continuato imperversare nel Nord Italia, soprattutto sui settori alpini e sul Friuli Venezia Giulia. In Liguria la frana di un enorme masso – causata dalle forti precipitazioni di ieri – ha portato alla chiusura della strada statale 532 di Sestri Levante con notevoli disagi per lavoratori e studenti pendolari. In Lombardia, il Centro funzionale monitoraggio rischi, ha diramato un’allerta codice giallo per il rischio idrogeologico, a causa dei “rovesci sparsi e locali temporali dapprima a ridosso dei settori prealpini e successivamente anche su parte della pianura”. Situazione simile anche al Centro, con forti precipitazioni nella mattinata su Umbria, Toscana e Lazio.

Il pomeriggio, tuttavia, ha visto le precipitazioni spostarsi sulle regioni adriatiche – Marche, Abruzzo e Puglia – con anche occasionali grandinate che si sono alternate a sporadiche schiarite. Al Sud, invece, la pioggia ha colpito soprattutto la Campania, la Calabria Tirrenica e la Puglia. Sardegna e Sicilia, invece, hanno visto un tempo in gran parte soleggiato. Saranno proprio le isole, nel fine settimana, a beneficiare maggiormente del ritorno del bel tempo. Le temperature massime, infatti, toccheranno i 30 gradi in Sardegna e i 28 in Sicilia.

Sul resto della penisola – nonostante un notevole miglioramento delle condizioni metereologiche – le temperature faticheranno a salire sopra i 22-23 gradi. In particolare, nella giornata di sabato, il sole splenderà sia al Nord che al Sud. Al Centro, invece, il bel tempo sarà prevalente, ma con alcuni possibili rannuvolamenti sulle regioni adriatiche nel corso della mattinata. Nella giornata di domenica il clima si manterrà gradevolmente primaverile e soleggiato in tutta Italia. Le uniche zone interessate da possibili rannuvolamenti e occasionali precipitazioni saranno i settori alpini e la Toscana settentrionale. Tra mercoledì e martedì della prossima settimana torneranno, invece, le piogge al Centro-Nord e progressivamente nel meridione con un leggero calo termico. Solo in prossimità del weekend del 11-12 maggio si potrebbe vedere una stabilizzazione del meteo con un sensibile aumento delle temperature.

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