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La maledizione di villa Versace, trovati due cadaveri

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Giallo a Casa Casuarina, la villa di Miami Beach che fu di Gianni Versace e oggi trasformata in un prestigioso boutique hotel che affaccia sull’iconica Ocean Drive. In una delle lussuose stanze della magione sono stati rinvenuti due cadaveri: macabra scoperta che cade esattamente 24 anni dopo la morte dello stilista, assassinato proprio sull’uscio della sua residenza. A dare l’allarme dopo aver trovato i corpi di due uomini oramai senza vita e’ stata una delle donne addette alle pulizie delle camere. Cosa sia realmente accaduto e’ per ora un mistero fitto, anche perche’ gli investigatori non hanno voluto per ora divulgare dettagli. E nulla dalla polizia di Miami Beach e’ trapelato sull’identita’ delle vittime e su come sia avvenuta la morte, anche se alcuni media parlano di colpi di arma da fuoco esplosi nella camera. Sulle indagini, comunque, vige il piu’ stretto riserbo, anche se l’ipotesi piu’ accreditata sembra essere quella del duplice suicidio o quella di un omicidio suicidio. Tesi avvalorate dal fatto che non sarebbe in corso alcuna caccia all’uomo da parte delle forze dell’ordine. L’episodio pero’ non puo’ che riportare improvvisamente alla memoria quanto accadde il 15 luglio del 1997, quando la notizia di quei colpi di pistola che uccisero Versace, esplosi da un serial killer di origine italiane e filippine, Andrew Cunanan, scosse non solo il mondo della moda ma l’intera opinione pubblica mondiale. Lo stilista e designer originario di Reggio Calabria aveva allora 50 anni e stava rincasando con il suo compagno Antonio D’Amico, oggi 62 anni e anch’egli stilista. I soccorsi trovarono Versace in una pozza di sangue e ogni tentativo di salvarlo fu vano. Sul movente dell’omicidio resta un alone di mistero, con Cunanan che aveva gia’ eliminato almeno altre quattro persone, tutti suoi ex amanti. Il 23 luglio 1997, dopo l’assassinio di Versace, circondato dalla polizia si suicido’. Versace aveva scelto Casa Casuarina, villa che risale al 1930 e situata nello storico distretto Art Deco di South Beach, come suo buen retiro. L’aveva acquistata nel 1992 e profondamente restaurata ampliandola. Dopo la morte dello stilista nel 2000 fu acquistata per 19 milioni di dollari da un privato che la converti’ in hotel.

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Russia, respinto attacco di droni ucraini contro Mosca

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La Russia ha dichiarato stanotte di aver sventato un attacco di droni ucraini contro Mosca, pochi giorni prima delle celebrazioni del 9 maggio per la vittoria sulla Germania nazista nel 1945. Non è la prima volta che la capitale russa è bersaglio di simili operazioni di Kiev, sebbene rimangano rare. Il sindaco Sergei Sobyaninen ha dichiarato su Telegram che le difese aeree hanno “respinto un attacco di quattro droni diretti verso Mosca” senza causare “danni o vittime”.

L’attacco dei droni ucraini avviene pochi giorni prima della parata militare del 9 maggio nella Piazza Rossa, alla quale si prevede parteciperanno il presidente cinese Xi Jinping, il suo omologo brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e altri partner e alleati di Mosca. La commemorazione della vittoria sulla Germania nazista, avvenuta esattamente 80 anni fa il 9 maggio, è fondamentale per la narrativa patriottica del Cremlino, che insiste sul fatto che il conflitto armato contro l’Ucraina è una continuazione di quello contro Berlino durante la Seconda guerra mondiale.

In occasione delle celebrazioni del 9 maggio, il presidente russo Vladimir Putin ha proposto all’Ucraina una tregua di tre giorni, dall’8 al 10 maggio, allo scopo, a suo dire, di testare la volontà di Kiev di raggiungere la pace. Ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato domenica di “non credere” che la Russia rispetterà la tregua. I colloqui separati tra Mosca e Kiev, guidati da Washington, sono in corso da oltre due mesi e finora faticano a produrre risultati nella ricerca di una soluzione al conflitto scatenato dall’attacco russo all’Ucraina nel febbraio 2022.

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Trump riapre Alcatraz: “Ospiterà i criminali più spietati d’America”

Donald Trump ordina la ricostruzione e riapertura del carcere di Alcatraz. “Ospiterà i criminali più violenti d’America”, ha dichiarato su Truth.

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Il presidente americano annuncia su Truth il ritorno della famigerata prigione federale: sarà ampliata e usata per i detenuti più pericolosi

Donald Trump ha annunciato ufficialmente di aver ordinato la ricostruzione e la riapertura del carcere federale di Alcatraz, l’ex penitenziario simbolo della durezza del sistema carcerario americano, situato su un isolotto nella baia di San Francisco e chiuso dal 1963.

Con un post pubblicato su Truth Social, Trump ha dichiarato che la nuova Alcatraz ospiterà “i criminali più spietati e violenti d’America“. Il presidente ha inoltre anticipato che il complesso sarà “sostanzialmente ampliato” rispetto alla struttura originale, rimasta celebre per aver ospitato gangster del calibro di Al Capone e per la sua reputazione di carcere inespugnabile.

La scelta ha già provocato reazioni contrastanti negli Stati Uniti: un’operazione simbolica dal sapore fortemente propagandistico, che richiama l’idea di legge e ordine tanto cara alla narrazione trumpiana, soprattutto in vista delle prossime elezioni.

Non sono ancora stati diffusi dettagli tecnici né un cronoprogramma ufficiale per la ricostruzione. Ma l’annuncio rilancia l’uso di Alcatraz come deterrente mediatico, riportando nell’attualità una prigione che da sessant’anni era diventata solo un’attrazione turistica.

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Romania, il sindaco di Bucarest filoeuropeo Nicusor Dan al ballottaggio contro George Simion

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Sarà il sindaco di Bucarest filoeuropeo Nicusor Dan lo sfidante del candidato di estrema destra George Simion (nella foto) al ballottaggio delle elezioni presidenziali in Romania, secondo i risultati quasi definitivi del voto di ieri. Con il 99% delle schede scrutinate il leader del partito nazionalista Aur e sostenitore del presidente americano Donald Trump ha ottenuto il 40,5% dei voti e se la vedrà ora nel secondo turno con Dan, balzato al secondo posto con il 20,9% delle preferenze contro il 20,3% del candidato della coalizione di governo Crin Antonescu.

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