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Cronache

Prescrizione, illegittima sospensione legata a Covid

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‘Picconata’ della Consulta sulla norma che consente di sospendere la prescrizione dei processi in base a ‘semplici’ misure organizzative dei capi degli uffici giudiziari prese nell’ambito dell’emergenza Coronavirus. Lo scorso novembre, invece, i giudici costituzionali avevano dichiarato infondate le censure sulla sospensione della prescrizione prevista nella ‘cornice generale’ dai decreti sull’emergenza coronavirus, una decisione che riguarda evidentemente un ‘ambito’ diverso rispetto al verdetto depositato oggi. In particolare, con la sentenza 140 – redattore Giovanni Amoruso – si rileva che contrasta con il principio di legalita’ la sospensione della prescrizione prevista qualora il capo dell’ufficio giudiziario adotti un provvedimento di rinvio dell’udienza penale, nell’ambito di misure organizzative per contenere l’emergenza epidemiologica da Covid. Cosi’ e’ stato dichiarato illegittimo l’articolo 83, comma 9, del decreto legge n. 18 del 2020, nella parte in cui prevede la sospensione del corso della prescrizione “per il tempo in cui i procedimenti penali sono rinviati ai sensi del precedente comma 7, lettera g), e in ogni caso, non oltre il 30 giugno 2020”. In dettaglio, – ha spiegato una nota di Palazzo della Consulta – la Corte “ha ravvisato la violazione del principio di legalita’ (sancito dall’articolo 25, secondo comma, della Costituzione) perche’ il rinvio delle udienze, cui si ricollega la sospensione della prescrizione, costituisce il contenuto soltanto eventuale di una misura organizzativa che il capo dell’ufficio giudiziario puo’ adottare, quale facolta’ solo genericamente delimitata dalla legge quanto ai suoi presupposti e alle finalita’ da perseguire”. La sentenza mette in evidenza che “la previsione normativa della sospensione del decorso della prescrizione ha valenza sostanziale in quanto determina un allungamento complessivo del termine di estinzione del reato e, dunque, ricade nell’area di applicazione del principio di legalita’ che richiede – proprio perche’ incide sulla punibilita’ – che la fattispecie estintiva sia determinata nei suoi elementi costitutivi in modo da assicurare un sufficiente grado di conoscenza o di conoscibilita’”. La norma finita nel ‘mirino’ della Consulta, nel prevedere una fattispecie di sospensione del termine di prescrizione, rinvia a una regola processuale non riconducibile alle ipotesi indicate nell’articolo 159 del Codice penale, in quanto il suo contenuto e’ definito integralmente dalle misure organizzative del capo dell’ufficio giudiziario, “cosi’ esibendo un radicale deficit di determinatezza, per legge, della fattispecie, con conseguente lesione del principio di legalita’ limitatamente alla ricaduta di tale regola sul decorso della prescrizione”.

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Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Cronache

Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Cronache

Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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