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Esteri

Nuovo attacco in Nigeria, rapiti 140 studenti

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 Ancora terrore e violenza in una scuola della Nigeria nord occidentale: 140 studenti sono stati rapiti da un gruppo di uomini armati che li hanno trascinati via nella foresta. Almeno 25 sono riusciti a fuggire, degli altri non c’e’ traccia. Secondo una tecnica collaudata i sequestratori sono arrivati in piena notte nel dormitorio della scuola secondaria Bethel, nella citta’ di Chikun, mentre i ragazzi stavano dormendo, e hanno “scavalcato la recinzione per entrare all’interno”, ha raccontato il professor Emmanuel Paul, precisando che nella scuola, cristiana protestante, erano presenti 165 studenti. Secondo fonti della polizia citate dalla Bbc, il gruppo ha “sopraffatto gli uomini della vigilanza della scuola”. L’obiettivo, affermano varie fonti locali, e’ quello di ottenere un riscatto. Si tratta del terzo attacco nello Stato di Kaduna negli ultimi tre giorni. Otto dipendenti di un centro medico sono stati rapiti ieri, sempre nella stessa area, riferisce la polizia, mentre fonti locali indicano che potrebbero essere di piu’. Un folto gruppo di uomini armati non identificati ha attaccato il Saye Tuberculosis and Leprosy Health Center dello stato di Kaduna e, dopo un “pesante scontro a fuoco”, ha detto il portavoce della polizia locale Mohammed Jalige, “otto persone sono state rapite”, presumibilmente allo scopo di ottenere un riscatto. Fonti locali riferiscono che ad essere state rapite sarebbero 15 persone, tra cui due infermieri e il loro bambino. Gli agenti a guardia del Centro sarebbero stati indotti alla fuga dagli aggressori, che avrebbero attaccato la stazione di polizia forse come diversivo mentre un altro gruppo penetrava nei dormitori del centro sanitario. Sempre domenica sette persone sono state uccise in attacchi sporadici nelle citta’ vicine. E nel nord della Nigeria la situazione della sicurezza e’ fuori controllo tra terroristi islamici di Boko Haram, jihadisti di vari gruppi, criminali comuni e bande armate organizzate che attaccano villaggi, rubano bestiame e rapiscono persone per ottenere un riscatto operando praticamente indisturbati da basi nascoste nella foresta di Rugu, che abbraccia gli stati nigeriani di Zamfara, Katsina, Kaduna e Niger. Piu’ di 1.000 bambini, adolescenti e studenti sono stati rapiti da dicembre e alcuni, almeno 200, sono ancora nelle mani dei rapitori. Dopo il sequestro nel 2014 di 276 studentesse nella scuola secondaria di Chibok, nello stato di Borno, da parte di militanti islamisti di Boko Haram, un miriade di gruppi armati ha fatto ricorso a rapimenti di massa soprattutto a scopo di estorsione. Il governatore dello Stato di Kaduna, Nasir Ahmad El-Rufai, a differenza di alcuni dei suoi omologhi degli Stati vicini, si rifiuta di negoziare e di pagare riscatti e ha minacciato misure contro chiunque paghi per trovare i propri parenti, in modo da non incoraggiare i rapimenti. Una posizione “ferma” che altri governatori della regione stanno emulando, ha commentato con l’Afp Idayat Hassan, direttore del Centro per la democrazia e lo sviluppo. Ma ora il governatore “e’ considerato un nemico che deve essere punito”, e questo spiega almeno in parte il numero crescente di attacchi su larga scala in questo stato.

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Esteri

Naufraga barca di migranti alle Canarie, decine i dispersi

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Naufraga un’imbarcazione con migranti a bordo al largo de El Hierro, una delle isole Canarie, lasciando decine di dispersi in mare. Stando a quanto si apprende da diverse fonti, 9 persone sono state soccorse con un elicottero e portate sull’isola per fornite loro assistenza sanitaria e alcuni di essi, scrive l’agenzia Efe, hanno raccontato ai soccorritori che la barca si è ribaltata due giorni fa, e che in quel momento a bordo c’erano circa “60 persone”. In seguito, alcune di loro sarebbero riuscite a rigirarla e tornarvici sopra.

L’incidente, avvenuto a circa 60 miglia nautiche a sud de La Restinga (El Hierro), è stato notificato dall’equipaggio di una nave mercantile di passaggio, chiamata Beskidy. Secondo questa segnalazione, la barca dei migranti era in situazione di “semi-affondamento”. Il servizio di salvataggio marittimo spagnolo, che per ora non conferma cifre di morti e dispersi in questo naufragio, ha mobilitato per i soccorsi, oltre all’elicottero, anche un’imbarcazione di emergenza.

(la foto in evidenza è di archivio e non ha a che vedere con la vicenda narrata)

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Cronache

Le gang criminali in Svezia seducono la polizia e s’infiltrano

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Un’inchiesta giornalistica del quotidiano svedese Dagens Nyheter ha portato alla luce numerosi casi in cui agenti di polizia avrebbero divulgato informazioni sensibili a membri di gang criminali. Alcuni di questi agenti avrebbero agito sotto pressioni da parenti, mentre altri avrebbero avuto rapporti intimi con individui legati alla criminalità organizzata.

Il giornale ha reso pubblici estratti di lettere d’amore inviate da una poliziotta a un membro della nota gang Foxtrot: “Sono al lavoro. Quante ore del mio tempo lavorativo ho dedicato a te? Se solo la gente sapesse”, riporta una delle lettere citate. In un altro caso, la capo squadra ‘Camilla’, specializzata in criminalità organizzata, è stata licenziata dopo essere stata sorpresa uscire da una stanza d’albergo con un membro di una gang al tempo imputato per riciclaggio: “Ci siamo accorti che qualcosa non andava”, ha dichiarato l’ex capo di Camilla al quotidiano. “Abbiamo notato un cambiamento di comportamento nei criminali che stavamo monitorando. Come se sapessero. Questo è successo più volte.

“Molti dei suoi colleghi sono rimasti scioccati dall’improvviso licenziamento di Camilla, avvenuto senza alcuna spiegazione a causa della segretezza. Lo scoop giornalistico rivela che dal 2018 è stato presentato un totale di 514 denunce per presunte divulgazioni di informazioni, ma che non tutte hanno portato a sentenze e in diversi casi non si è riusciti a individuare la fonte della fuga d’informazioni. Durante questo periodo, 30 agenti di polizia sono stati giudicati un “rischio per la sicurezza” e sono stati licenziati o invitati a lasciare il loro incarico. Le informazioni divulgate comprendono dettagli su gang rivali, metodi investigativi e dettagli privati di agenti di polizia, nonché avvertimenti di arresto e perquisizioni. Dopo la rivelazione, il Ministro della Giustizia, Gunnar Strömmer, ha convocato una riunione con i vertici della polizia: “Si tratta di un fatto molto grave” ha dichiarato a Dagens Nyheter “La divulgazione di informazioni sensibili ai criminali è un reato e può avere conseguenze molto dannose per il lavoro condotto dalle forze di polizia. A lungo termine, rischia di minare la fiducia nel sistema di giustizia e ledere la democrazia”, ha concluso il Ministro.

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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