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Juventus: Vlahovic verso l’addio, Osimhen il grande obiettivo per l’attacco

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La Juventus ha già iniziato a pianificare il proprio futuro senza Dusan Vlahovic. Le ultime esclusioni del bomber serbo dalla formazione titolare sono segnali chiari: il rapporto tra il club e l’attaccante sembra destinato a concludersi nella prossima sessione di mercato. Il contratto di Vlahovic scade nel 2026, ma la società bianconera vuole monetizzare subito per evitare di perdere un capitale a parametro zero.

L’entourage del giocatore ha già interrotto i discorsi per un eventuale rinnovo al ribasso, e la Continassa ha avviato la caccia al sostituto. Tra luglio e agosto si consumerà l’addio, e il nome in cima alla lista per rimpiazzarlo è quello di Victor Osimhen.

Osimhen nel mirino di Giuntoli: operazione complessa ma possibile

L’attaccante nigeriano, attualmente in prestito al Galatasaray, tornerà a Napoli a fine stagione, ma il suo futuro sembra lontano dalla Serie A. La Juventus si è già iscritta alla corsa per il suo cartellino, nonostante la forte concorrenza di PSG e club di Premier League.

Osimhen è un pallino del direttore tecnico Cristiano Giuntoli, che con lui ha vinto lo Scudetto al Napoli nel 2023. Nei mesi scorsi, il dirigente bianconero ha sondato la possibilità di un clamoroso scambio con Vlahovic, ma l’operazione era troppo complicata per essere realizzata in inverno.

L’affare resta comunque molto oneroso. Il contratto del nigeriano con il Napoli prevede una clausola rescissoria da 75 milioni di euro, valida solo per l’estero. Per portarlo a Torino, la Juventus dovrà negoziare direttamente con Aurelio De Laurentiis, e questo rappresenta un ostacolo non da poco. Tuttavia, con Vlahovic in uscita e la qualificazione alla prossima Champions League, il club bianconero potrebbe avere le risorse necessarie per tentare l’assalto.

Kolo Muani e l’ipotesi prestito bis

L’altro nome su cui la Juventus sta lavorando è quello di Randal Kolo Muani. L’attaccante francese, appena arrivato in prestito dal PSG, ha subito lasciato il segno con un gol al debutto contro il Napoli. Acquistarlo a titolo definitivo sarebbe impossibile, vista la valutazione altissima del club parigino, ma la Juventus potrebbe provare a rinnovare il prestito per un’altra stagione, magari con un diritto di riscatto.

Milik ai saluti, rivoluzione in attacco

Oltre a Vlahovic, anche Arkadiusz Milik è destinato a lasciare la Juventus. Il polacco, fermo a zero minuti in questa stagione, non rientra più nei piani del club. La rivoluzione dell’attacco bianconero è quindi già in atto, con un progetto ambizioso che potrebbe portare a un tridente completamente rinnovato per la stagione 2025-26.

Conclusione

La Juventus sta preparando una svolta epocale in attacco. Vlahovic è pronto a partire, e la dirigenza ha puntato forte su Osimhen come erede naturale. La trattativa con il Napoli si preannuncia complicata, ma la volontà del club bianconero è chiara: costruire un reparto offensivo all’altezza delle ambizioni di Massimiliano Allegri. L’estate si preannuncia bollente sul fronte mercato.

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Napoli, Conte non si accontenta: “Il pareggio è una mezza sconfitta”

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Il pareggio contro il Venezia brucia. Antonio Conte non lo nasconde e, sebbene riconosca la prestazione solida del suo Napoli, non riesce a digerire l’occasione persa. “Il pari per me è sempre una mezza sconfitta”, ha dichiarato il tecnico azzurro, che non accetta compromessi e pretende sempre il massimo dalla sua squadra.

Il tecnico leccese, però, guarda avanti. Nove finali separano il Napoli dalla fine della stagione, e per Conte non c’è tempo per rimpianti. L’obiettivo è chiaro: dare fastidio fino alla fine e restare in corsa fino all’ultima giornata.

UN PAREGGIO CHE NON CONVINCE

Conte analizza la partita con lucidità e non nasconde il rammarico per le tante occasioni sprecate:

“A me la prestazione è piaciuta. Il Napoli ha fatto la partita che doveva fare su un campo difficile e contro una squadra in salute. Ma alla fine vince chi fa gol”, ha sottolineato.

E proprio la poca incisività sotto porta è stata il vero problema della partita. “Dobbiamo performare meglio e trovare più concretezza in fase realizzativa”, ha spiegato Conte, consapevole che in un campionato così equilibrato ogni punto perso può pesare enormemente.

IL RISCHIO NEL FINALE: “INACCETTABILE”

Se c’è un dettaglio che ha fatto letteralmente infuriare Conte, è stata l’azione in pieno recupero in cui il Napoli ha rischiato addirittura di perdere la partita:

“Quella è una cosa che non deve accadere mai, ma proprio mai. Significa che non ci sei con la testa. Abbiamo rischiato di incassare un ko che sarebbe stato pesantissimo”, ha dichiarato il tecnico.

Una distrazione che Conte non accetta: “Le mie squadre devono avere sempre il cervello inserito in campo, fino al triplice fischio. Stavolta siamo stati fortunati, ma la prossima rischiamo di pagare dazio”.

NIENTE POSTO FISSO, SPAZIO A NUOVE RISORSE

Il periodo degli infortuni ha costretto Conte a sperimentare nuove soluzioni e a dare spazio a giocatori meno utilizzati, una situazione che lui stesso considera positiva:

“Non ci sono posti fissi. Ho avuto l’opportunità di trovare nuove risorse da valorizzare e sfruttare. Andremo avanti così fino alla fine, lottando con il coltello tra i denti”.

L’approccio resta lo stesso: ogni partita è una finale e nessuno deve sentirsi titolare garantito.

LA PAUSA NAZIONALE E IL RECUPERO DI NERES

Ora il Napoli si prepara alla pausa per le Nazionali, un momento importante per recuperare energie e lavorare sui dettagli. Conte spera di poter riavere David Neres, fermo ai box per infortunio:

“Completeremo il recupero di Neres e speriamo che la Nazionale ci restituisca i nostri giocatori senza problemi”, ha dichiarato.

L’allenatore azzurro sa che il finale di stagione sarà decisivo e vuole il massimo dai suoi uomini.

LO SGUARDO AL FUTURO: NOVE FINALI DA GIOCARE

Nonostante la frenata contro il Venezia, Conte non cambia mentalità. Il Napoli non guarda gli altri, ma solo a sé stesso:

“Non ci interessa il calendario degli altri. Noi continueremo a fare quello che abbiamo fatto fino a oggi. Cercheremo di dare fastidio fino alla fine”.

L’obiettivo resta chiaro: chiudere la stagione nel miglior modo possibile e dimostrare che il Napoli è ancora una squadra competitiva.

La sfida è aperta, e Conte non ha alcuna intenzione di mollare.

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Un caso il viaggio d’affari di Totti a Mosca, gli appelli a non andare e i silenzi del campione

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“L’imperatore sta andando alla terza Roma”. Sfondo viola, slogan in russo e l’immagine di Francesco Totti (foto Imagoeconomica in evidenza) di spalle con la maglia della Roma ed il numero 10 ben in evidenza. Così, il ‘Capitano’ appare sui cartelli di cui, pare, Mosca sia piena. Il motivo: la partecipazione l’otto aprile (data scritta con i numeri romani) ed un evento organizzato da una testata che si occupa di sport e scommesse. La notizia ha fatto il giro del web ed è diventata virale sui social con tanto di polemiche da parte di tifosi e non solo.

“Capità ma che stai affà'”, scrive un utente su X. “Dopo 3 anni di guerra, con migliaia di morti, migliaia di bambini rapiti… ci sono italiani che vanno a fare l’inchino al regime di Putin. Dopo Albano, Pupo… adesso Totti”, scrive un altro internauta che si firma Rodyka. Sul caso interviene anche Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe che sempre su X scrive: “L’imperatore sta andando nella terza Roma. D’altronde.. pecunia non olet”.

Ma il viaggio dell’ex capitano giallorosso diventa un caso anche politico. A lanciare un appello affinchè Totti torni sui suoi passi è Andrea Massaroni, coordinatore romano di +Europa: “Francesco Totti rappresenta per Roma, per l’Italia e per milioni di persone nel mondo molto più di un grande campione sportivo: è simbolo di generosità, cuore e valori positivi. Per questo – scrive – rivolgiamo a lui un appello sincero e affettuoso: Francesco, Roma ti ama per il tuo cuore e la tua generosità: non permettere che siano associati a chi calpesta diritti umani e democrazia”. Il diretto interessato sceglie di non replicare, ma in ambienti a lui vicini si prova a smontare la polemica osservando che l’iniziativa è un evento commerciale a carattere sportivo al quale hanno partecipato altri calciatori in passato ed altri andranno in futuro.

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Jannik Sinner, il numero uno indiscusso del tennis mondiale: Alcaraz non può più raggiungerlo

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Jack Draper elimina Carlos Alcaraz e vince la finale di un Masters 1000 contro Holger Rune, chiudendo definitivamente ogni possibilità di sorpasso sul numero uno del mondo Jannik Sinner. Il giovane spagnolo, due volte campione a Indian Wells, non riesce a centrare la tripletta e ora non ha più alcuna chance di superare l’altoatesino in classifica.

SINNER, NUMERO UNO NONOSTANTE LO STOP

La notizia più rilevante è che Jannik Sinner resterà in vetta al ranking mondiale anche al suo ritorno in campo agli Internazionali di Roma, nonostante lo stop forzato di tre mesi a causa di accuse infondate sull’uso del clostebol. Un’ingiustizia che non ha minato la sua ascesa, ma che anzi rende il suo primato ancora più significativo.

ALCARAZ, UNA MISSIONE IMPOSSIBILE

Per superare Sinner, Alcaraz avrebbe dovuto vincere tre Masters 1000 consecutivi, un’impresa ormai impossibile dopo la sua sconfitta in semifinale contro Jack Draper, che lo ha battuto con il punteggio di 6-1 0-6 6-4 in un’ora e 44 minuti. Il suo rendimento altalenante lo ha definitivamente escluso dalla corsa al numero uno.

L’ATTESA PER ROMA

Con Sinner pronto a tornare sul circuito da numero uno indiscusso, l’attesa per gli Internazionali d’Italia cresce. L’altoatesino avrà la possibilità di riaffermarsi sul grande palcoscenico e consolidare la sua leadership nel tennis mondiale, confermando che il primato è più che meritato.

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