Collegati con noi

Esteri

Biden sospende le esecuzioni federali e cancella Trump

Pubblicato

del

Joe Biden rottama una delle ultime eredita’ di Donald Trump, la piu’ efferata: il ripristino delle esecuzioni capitali per reati federali. Il presidente lo aveva promesso in campagna elettorale e ci si aspettava che lo facesse nei primi giorni del suo insediamento ma ci sono voluti piu’ di cinque mesi, anche se nel frattempo nessuno dei 49 detenuti nel braccio della morte e’ stato giustiziato. E’ stato il ministro della Giustizia Merrick Gardland ad annunciare una moratoria, in attesa della revisione completa di una prassi che a suo avviso solleva “gravi preoccupazioni”. L’attorney general ha evocato in particolare l’impatto sproporzionato della pena capitale sulle persone di colore e il controverso uso di farmaci per l’iniezione letale. “Il dipartimento di Giustizia deve garantire nel sistema penale federale non solo che tutti godano dei diritti previsti dalla costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti ma anche che siano trattati correttamente e umanamente”, ha osservato, sottolineando che “questo obbligo ha una forza speciale nei casi di pena capitale”. Gardland ha spiegato che il suo dipartimento esaminera’ i protocolli introdotti dal suo predecessore William Barr, sui quali pende anche una causa legata al rischio di dolore e sofferenza associati all’uso del pentobarbital, un barbiturico ad azione rapida usato per le iniezioni letali. Tanto che alcuni Stati come il South Carolina hanno introdotto come alternativa la sedia elettrica e persino il plotone di esecuzione, dopo che le stesse case farmaceutiche hanno bandito l’uso dei loro farmaci per giustiziare i condannati a morte. Pensando gia’ alla sua campagna per la rielezione, nell’estate del 2019 Trump aveva reintrodotto le esecuzioni federali dopo una moratoria di 17 anni, diventando il presidente che ne ha collezionato di piu’ in oltre un secolo: 13. Negli ultimi 45 anni solo tre persone erano state giustiziate a livello federale, tra cui Timothy McVeigh, responsabile dell’attentato a Oklahoma City (168 morti nel 1995) nel 2001. Il tycoon non si era fermato neppure negli ultimi giorni del suo mandato: l’ultimo detenuto ad essere messo a morte, in Indiana, e’ stato Dustin Higgs, meno di una settimana prima che Trump lasciasse la Casa Bianca. In una opinione dissenziente, la giudice della Corte suprema Sonia Sotomayor critico’ l’amministrazione per questa esecuzione, condannando quella che riteneva una “corsa senza precedenti” verso l’uccisione di detenuti. L’istituto penitenziario si e’ sempre rifiutato di spiegare come ha ottenuto il pentobarbital per le iniezioni letali sotto Trump. Biden e’ da anni contro la pena di morte ma non lo e’ sempre stato. Nel 1994 contribui’ a elaborare la legge che aggiunse 60 crimini federali punibili con la pena capitale, tra cui i rapimenti segnati dalla morte dell’ostaggio. In seguito ha riconosciuto che la normativa ha colpito in modo sproporzionato gli afroamericani. Per gli attivisti dei diritti civili la sua moratoria e’ un passo nella giusta direzione. “Ma non basta”, ha avvisato Ruth Friedman, direttore del Federal Capital Habeas Project: “Sappiamo che il sistema penale della pena di morte federale e’ viziato da pregiudizi, arbitrarieta’, eccessi e gravi errori da parte di accusa e difesa da renderlo irreparabilmente compromesso”.

Advertisement

Esteri

Naufraga barca di migranti alle Canarie, decine i dispersi

Pubblicato

del

Naufraga un’imbarcazione con migranti a bordo al largo de El Hierro, una delle isole Canarie, lasciando decine di dispersi in mare. Stando a quanto si apprende da diverse fonti, 9 persone sono state soccorse con un elicottero e portate sull’isola per fornite loro assistenza sanitaria e alcuni di essi, scrive l’agenzia Efe, hanno raccontato ai soccorritori che la barca si è ribaltata due giorni fa, e che in quel momento a bordo c’erano circa “60 persone”. In seguito, alcune di loro sarebbero riuscite a rigirarla e tornarvici sopra.

L’incidente, avvenuto a circa 60 miglia nautiche a sud de La Restinga (El Hierro), è stato notificato dall’equipaggio di una nave mercantile di passaggio, chiamata Beskidy. Secondo questa segnalazione, la barca dei migranti era in situazione di “semi-affondamento”. Il servizio di salvataggio marittimo spagnolo, che per ora non conferma cifre di morti e dispersi in questo naufragio, ha mobilitato per i soccorsi, oltre all’elicottero, anche un’imbarcazione di emergenza.

(la foto in evidenza è di archivio e non ha a che vedere con la vicenda narrata)

Continua a leggere

Cronache

Le gang criminali in Svezia seducono la polizia e s’infiltrano

Pubblicato

del

Un’inchiesta giornalistica del quotidiano svedese Dagens Nyheter ha portato alla luce numerosi casi in cui agenti di polizia avrebbero divulgato informazioni sensibili a membri di gang criminali. Alcuni di questi agenti avrebbero agito sotto pressioni da parenti, mentre altri avrebbero avuto rapporti intimi con individui legati alla criminalità organizzata.

Il giornale ha reso pubblici estratti di lettere d’amore inviate da una poliziotta a un membro della nota gang Foxtrot: “Sono al lavoro. Quante ore del mio tempo lavorativo ho dedicato a te? Se solo la gente sapesse”, riporta una delle lettere citate. In un altro caso, la capo squadra ‘Camilla’, specializzata in criminalità organizzata, è stata licenziata dopo essere stata sorpresa uscire da una stanza d’albergo con un membro di una gang al tempo imputato per riciclaggio: “Ci siamo accorti che qualcosa non andava”, ha dichiarato l’ex capo di Camilla al quotidiano. “Abbiamo notato un cambiamento di comportamento nei criminali che stavamo monitorando. Come se sapessero. Questo è successo più volte.

“Molti dei suoi colleghi sono rimasti scioccati dall’improvviso licenziamento di Camilla, avvenuto senza alcuna spiegazione a causa della segretezza. Lo scoop giornalistico rivela che dal 2018 è stato presentato un totale di 514 denunce per presunte divulgazioni di informazioni, ma che non tutte hanno portato a sentenze e in diversi casi non si è riusciti a individuare la fonte della fuga d’informazioni. Durante questo periodo, 30 agenti di polizia sono stati giudicati un “rischio per la sicurezza” e sono stati licenziati o invitati a lasciare il loro incarico. Le informazioni divulgate comprendono dettagli su gang rivali, metodi investigativi e dettagli privati di agenti di polizia, nonché avvertimenti di arresto e perquisizioni. Dopo la rivelazione, il Ministro della Giustizia, Gunnar Strömmer, ha convocato una riunione con i vertici della polizia: “Si tratta di un fatto molto grave” ha dichiarato a Dagens Nyheter “La divulgazione di informazioni sensibili ai criminali è un reato e può avere conseguenze molto dannose per il lavoro condotto dalle forze di polizia. A lungo termine, rischia di minare la fiducia nel sistema di giustizia e ledere la democrazia”, ha concluso il Ministro.

Continua a leggere

Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

Pubblicato

del

Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto