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Tumori del sangue, algoritmi per cure su misura e più rapide

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L’ematologia entra in una nuova era: servendosi di algoritmi basati sull’intelligenza artificiale – in grado di analizzare in tempi da record milioni di dati clinici, molecolari e genetici dei pazienti – sara’ possibile avere diagnosi e prognosi piu’ precise e riscrivere le modalita’ con cui il clinico gestisce caso per caso, scegliendo le terapie piu’ adatte in tempi piu’ rapidi, con maggiori chance di guarigione del paziente. E’ la promessa che arriva dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ematologia, che consentira’ di personalizzare la terapia per i tumori del sangue. Con questo obiettivo nasce il progetto Philadelphia University, organizzato dall’Accademia Nazionale di Medicina (ACCMED), con il contributo non condizionante di Novartis. Il progetto si avvale di un board scientifico composto da eccellenze tra cui Francesco Passamonti, Massimo Brecci, Gianantonio Rosti, Giuseppe Saglio e Alessandro Maria Vannucchi, affiancati da esperti come i professori Luca Mainardi e Pietro Cerveri del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano. “Nei tumori del sangue esistono tantissime varianti genetiche diverse e il profilo molecolare della malattia del singolo paziente ha un ruolo cruciale per la diagnosi e la scelta delle terapie – spiegano Passamonti (Universita’ dell’Insubria) e Breccia (Sapienza Universita’ di Roma) – La digitalizzazione dei dati clinici ha prodotto una massa di informazioni senza precedenti che grazie alle applicazioni dell’intelligenza artificiale, possono essere analizzati anche in poche ore, consentendo di scegliere il trattamento migliore e il farmaco utile piuttosto che un altro invece da evitare. Un passo deciso in piu’ verso la medicina di precisione in grado di ottenere risposte sempre maggiori in pazienti meglio definiti”.

(In evidenza c’è una foto di archivio)

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Esteri

Veto russo a bozza Usa contro armi nucleari nello spazio

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La Russia ha bloccato con il veto la risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. La bozza intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico, e riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”. Il testo ha ottenuto 13 voti a favore, il veto della Russia e l’astensione della Cina.

Oltre a ribadire gli obblighi ai 115 Stati parte del Trattato sullo spazio extra-atmosferico – compresi tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – “di non posizionare in orbita attorno alla Terra alcun oggetto che trasporti armi nucleari o altre armi di distruzione di massa”. Mosca e Pechino volevano un emendamento che riecheggiava una proposta del 2008 delle due potenze, e aggiungeva un paragrafo che vietava “qualsiasi arma nello spazio”, ma e’ stato bocciato avendo ottenuto solo 7 voti a favore.

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Esteri

Blinken: Usa-Cina gestiscano relazioni responsabilmente

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”, ha detto Blinken a Shanghai incontrando il leader del Partito comunista locale.

Il segretario di Stato americano ha affermato che il presidente Joe Biden è impegnato nel dialogo “diretto e duraturo” tra le due maggiori economie del mondo, dopo anni di crescente tensione. “Penso che sia importante sottolineare il valore e anzi la necessità dell’impegno diretto, del parlarsi l’un l’altro; mettere in evidenza le nostre differenze, che sono reali, cercando di superarle”, ha detto Blinken. Il segretario del Partito comunista cinese per Shanghai, Chen Jining, ha dato il benvenuto a Blinken e ha parlato dell’importanza delle imprese americane per la città. “Sia che scegliamo la cooperazione o il confronto, influisce sul benessere di entrambi i popoli, di entrambi i paesi e sul futuro dell’umanità”, ha detto Chen.

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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