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Letta e Conte: cammino insieme. Ma è stallo sulle elezioni Comunali

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Sulle alleanze, Enrico Letta e Giuseppe Conte parlano la stessa lingua, tanto che il leader in pectore dei Cinque Stelle ha perfino suggerito una collocazione precisa per il Movimento: “Potrebbe rivelarsi una forza politica senz’altro di sinistra”. Collegati all’incontro on line ‘Verso le Agora” organizzato da Goffredo Bettini, i due leader sono apparsi in sintonia. Conte ha parlato di “clima proficuo di dialogo, unito alla determinazione di lavorare insieme per risposte concrete”. Mentre Letta ha usato un’immagine: “Io, Giuseppe ed Elly Schlein in una piazza grande, davanti a tanti elettori. La gente capirebbe che siamo persone che si stimano” e questo “consentirebbe ai cittadini italiani di avere fiducia in noi”. Le intenzioni, pero’, fanno i conti con lo stato dell’arte. Il primo campo di prova dovevano essere le comunali di ottobre ma, tranne Napoli, le trattative nei Comuni sono quasi tutte al palo. Tanto che Letta ha messo le mani avanti. Finora parlava dell’appuntamento di autunno come di un test del dialogo fra Pd e M5s. Ora frena un po’: “Viviamo le amministrative come una tappa, come una idea di convergenza che arrivera’. L’obiettivo principale e’ essere vincenti nel 2023”. A Napoli il patto e’ a buon punto e il negoziato si sta spostando sui nomi. Si parla del presidente della Camera Roberto Fico, che pero’ non ha ancora ufficializzato alcuna decisione, e dell’ex ministro Gaetano Manfredi, che sarebbe piu’ gradito al governatore Vincenzo De Luca. L’accordo fra centrosinistra e M5s non sembra invece possibile a ROMA, dove il M5s correra’ con il sindaco uscente Virginia Raggi. Il centrosinistra fara’ le primarie, il 20 giugno. Nel Pd si parla della candidatura dell’ex ministro del Tesoro Roberto Gualtieri, ma si continua puntare anche su Nicola Zingaretti, che i sondaggi arrivati in questi giorni sui tavoli dem darebbero in vantaggio di 20 punti sugli altri nomi di centrosinistra. Il governatore del Regione Lazio finora ha risposto “no”. Ma la partita non e’ solo cittadina: c’e’ chi ipotizza che potrebbe cambiare idea se Pd e Cinque Stelle riuscissero a trovare un accordo sin dal primo turno in Regione. La chiusura del cerchio dovrebbe arrivare la prossima settimana. A Torino il patto col M5s sembra saltato. A sancire la rottura e’ stata la scelta del Pd di fare le primarie, fissate per il 12 e 13 giugno. La priorita’ e’ stata quella di riunire il centrosinistra, per evitare che la dispersione delle forze potesse pregiudicare la corsa. Una convergenza con i 5 Stelle potrebbe esserci in caso di ballottaggio. Fra i nomi dem in campo per le primarie c’e’ quello del capogruppo comunale Stefano Lo Russo (Pd). Anche a Bologna la decisione di ricorrere alle primarie – arrivata con la candidatura di Isabella Conti (Iv) – ha di fatto allontanato l’accordo con il M5s. I pentastellati, comunque, restano al tavolo di maggioranza, per decidere con chi stare all’esito delle primarie. Un accordo col centrosinistra fin dal primo turno sembra piu’ facile se vincera’ l’assessore Pd Matteo Lepore, mentre appare ostico nel caso in cui dovesse avere la meglio Conti. Anche le regole delle primarie sono terreno di dibattito. Il nodo e’ la formula: se saranno aperte a tutti o se per votare servira’ un qualche tipo di requisito. Una delle opzioni e’ che possa servire una pre-registrazione a chi voglia partecipare on line e non andare ai gazebo.

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Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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Napoli bello, Roma fortunata: è pari al Maradona

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– Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham permette ai giallorossi di tornare a casa con un punto abbastanza importante per la corsa alla Champions League. La squadra di De Rossi sale a 59 punti restando a -4 dal Bologna, ma vede accorciare l’Atalanta che ora e’ dietro di sole due lunghezze e con una gara da recuperare. Amaro in bocca invece per gli uomini di Calzona, che scivolano a -5 dal settimo posto della Lazio.

La prima nitida occasione del match capita al 6′ in favore dei giallorossi (sara’ l’unica del primo tempo), quando da corner del solito Dybala arriva una sponda area di Mancini che pesca Pellegrini, il cui colpo di testa termina di poco alto sopra la traversa. Dopo una prima parte di gara giocata a ritmi bassi da ambo le squadre, i partenopei provano a crescere dalla mezz’ora: Osimhen tenta da posizione defilata trovando la respinta di Svilar, graziato invece poco piu’ tardi da Anguissa che sbaglia tutto a tu per tu.

Al 40′ si fa vedere Kvaratskhelia con il suo classico destro a giro, deviato in tuffo ancora da un attento Svilar, mentre a pochi istanti dal riposo un colpo di testa di Di Lorenzo sfila di poco a lato. Nella ripresa il Napoli continua nella propria produzione offensiva, ma al 56′ e’ ancora decisivo un intervento di Svilar ad evitare il possibile vantaggio di Lobotka. Passano un paio di minuti e, dall’altra parte, e’ invece la Roma a trovare l’episodio per sbloccare: Azmoun va giu’ in area a contatto con Jesus, l’arbitro fischia il penalty e Dybala lo trasforma alla perfezione nell’1-0 ospite.

Gli azzurri non ci stanno e al 64′, grazie ad un pizzico di fortuna, la pareggiano con Olivera: l’esterno calcia di mancino da fuori area, Kristensen devia e di fatto mette fuori causa Svilar che stavolta non puo’ nulla. Il match prende ritmo e i partenopei in particolare ritrovano morale, sfiorando il vantaggio al 73′ con Osimhen, che svernicia Mancini in velocita’ ma trova un miracoloso Svilar davanti a se’. Nel finale succede di tutto: Osimhen porta avanti il Napoli grazie ad un calcio di rigore fischiato dopo un contatto tra Renato Sanches e Kvaratskhelia (decisivo intervento del Var), poi all’88’ la Roma trova il nuovo pari con un colpo di testa di Abraham, che segna dopo una sponda aerea da corner di Ndicka ed esulta dopo un altro intervento del Var (gol inizialmente annullato per offside).

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