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Calcio:decide il solito Caicedo, Lazio supera Spezia

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Una Lazio stanca e imprecisa batte lo Spezia grazie ad un rigore deciso dall’utilizzo della Var da parte dell’arbitro. Dopo un primo tempo ben giocato dai liguri, gli uomini di Inzaghi ripartono di slancio nella ripresa andando in vantaggio con Lazzeri. Quando il 2-0 laziale sembra nell’aria ecco il pari spettacolo degli ospiti con l’ex della Roma Verde. Sull’1-1 la Lazio accusa il colpo, ma nelle fasi finali ecco il tocco di gomito di Marchizza valutato da penalty da Giua. A realizzare il gol del 2-1 dagli undici metri e’ il solito Caicedo entrato nel secondo tempo al posto di Immobile che dovra’ attendere ancora per festeggiare il gol numero 150 in Serie A. Brutto il finale di gara segnato da una rissa e dall’espulsione di Lazzari e Correa. Per il match di Pasqua all’Olimpico Inzaghi in attacco punta sul tandem Immobile-Correa, mentre Lazzari e Lulic sono gli esterni. Chance per Pereira. Marusic in difesa con Acerbi e Radu. Le scelte di Italiano per Lo Spezia vedono in avanti Piccoli con Gyasi e Farias a supporto. Ricci in regia, Maggiore e Leo Sena gli interni di meta’ campo. In avvio di partita meglio i liguri: dopo l’occasione di Piccoli, va vicino al vantaggio Gyasi che impegna Reina con un tiro dal limite dell’area. Biancocelesti pericolosi con Correa che servito da Immobile da centro area alza troppo la mira. Ma e’ ancora lo Spezia a sfiorare l’1-0 nel finale del primo tempo con il colpo di testa di Maggiore. Nel secondo tempo si riparte con una Lazio molto piu’ vivace e i risultati arrivano subito: dopo un’enorme occasione per Correa arriva il gol del vantaggio con Lazzari, l’ex Pescara ben servito sempre da Correa con grande freddezza supera Zoet. Immobile e compagni continuano ad attaccare alla ricerca del 2-0 ma anche della 150esima rete in Serie A del bomber azzurro. Quando il raddoppio laziale sembra sul punto di arrivare, ecco invece il gol del pari firmato dall’ex romanista Daniele Verde. Bellissimo il gol dell’1-1 dello Spezia, su cross di Gyasi Verde in rovesciata manda la palla all’incrocio dei pali dove Reina non puo’ arrivare. Incassato il gol gli uomini di Inzaghi subiscono il colpo con i liguri sempre piu’ aggressivi alla ricerca della vittoria. Nel momento piu’ difficile, a far risalire le quotazioni della Lazio arriva un episodio favorevole grazie alla decisione della Var: l’arbitro concede il penalty per un tocco di braccio di Marchizza, dopo aver rivisto le immagini. A mettere dentro dagli undici metri e’ il solito Caicedo da poco subentrato a Immobile. Di nuovo in svantaggio lo Spezia si lancia alla ricerca del pari che non arriva. Arriva invece un brutto episodio con una rissa nel finale causata da un fallo di Agudelo su Lazzari che reagisce e viene espulso. Rosso anche per Correa (doppia ammonizione) con la Lazio che chiude in nove ma con i tre punti in tasca.

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Ayrton Senna, trent’anni dopo: un mito e una bella persona

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Scusate il ritardo ma dopo trent’anni parlare di Ayrton che non c’è più a me fa ancora male. Soprattutto non mi piace celebrare una scomparsa. Per questo arrivo solo il giorno dopo.
L’ho conosciuto che correva in Formula Ford, si chiamava Ayrton Senna da Silva ma poi ha scelto di portare solo il cognome di sua madre, di origini napoletane e l’ho seguito durante la sua carriera, mi ha regalato molti scoop emozionanti ma il giorno che è morto non ero a Imola perché avevo l’esame di subacquea. E chi se la dimentica quella giornata: ero appena uscita dall’acqua per la prova per il brevetto open, ero a Sant’Angelo, nella mia Ischia. I miei colleghi sub mi dissero: vedi che Senna ha avuto un brutto incidente. Tornai di corsa a casa di mio fratello dove stavo in quei giorni ed accesi la tv giusto quando annunciarono che Ayrton era morto. E da allora io non me la sento di vedere la Formula 1.

Senna

Ogni volta ci provo ma troppi ricordi affollano la mia mente: Ayrton che pulisce il casco mentre siamo seduti sulle gomme nella prima intervista. Che mi fa entrare mentre sta girando uno spot pubblicitario a dispetto dello sponsor. Che si concede alle mie domande per l’Europeo mentre non parla con gli altri. Che telefona con me al mio direttore di allora, Marcello Sabbatini. E quando mi offre un suo pass per entrare al GP di Francia… E l’ultima intervista quando tutti dicevano che si sarebbe ritirato… E poi ai box suo fratello, mamma Joanna, l’impegno nel sociale per aiutare i bimbi sfortunati, la pastasciutta e quel messaggio registrato per un ragazzino ricoverato in coma all’ospedale di Imola . “Ana, non lo scrivere”, mi disse allora: pudico sempre quando faceva qualcosa per aiutare gli altri. Faceva tanto bene ma non lo diceva a nessuno. Una perdita vera, non solo per l’ automobilismo (un mondo al quale stava diventando scomodo quale paladino della sicurezza) e per la sua famiglia, ma per tutti, perché era un esempio positivo. Addio, Ayrton. Trent’anni dopo, un ricordo immutato.

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Tennis, infortunio all’anca: Sinner si ritira dal Madrid Open

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Il mondo del tennis è stato colpito da una notizia improvvisa durante il Masters 1000 di Madrid, con il numero due delle classifiche mondiali, Jannik Sinner, costretto al ritiro a causa di un infortunio all’anca destra. Questo ha dato il via libera per la semifinale al suo avversario, il talentuoso canadese Felix Auger-Aliassime, con cui avrebbe dovuto competere domani.

Il comunicato ufficiale del torneo, pubblicato su X, ha confermato il ritiro di Sinner e ha sottolineato che il giovane talento non sarà in grado di scendere in campo per l’incontro di quarti di finale contro Auger-Aliassime. Questo evento è avvenuto pochi minuti dopo che il numero tre del mondo e due volte campione a Madrid, Carlos Alcaraz, è stato eliminato nei quarti di finale da Andrey Rublev con il punteggio di 4-6 6-3 6-2.

“È molto triste dovermi ritirare dalla mia prossima partita qui a Madrid, scrive Sinner. La mia anca mi ha dato fastidio questa settimana e sta lentamente diventando più dolorosa. Seguendo il consiglio dei medici abbiamo deciso che era meglio non giocare oltre e peggiorare la situazione”.

L’infortunio di Sinner ha gettato un’ombra sulle prossime fasi del torneo, lasciando spazio a domande sulla sua pronta guarigione e sulla sua partecipazione futura agli eventi. Nel frattempo, gli appassionati del tennis aspettano con trepidazione gli incontri che seguiranno, con Fritz e Cerundolo pronti a scendere in campo, mentre domani si svolgerà la sfida attesa tra Medvedev e Lehecka.

Questo infortunio rappresenta una delusione per i fan di Sinner, che avevano sperato di vederlo competere al massimo delle sue capacità in questo torneo di prestigio. Tuttavia, l’attenzione ora si sposta sulla sua salute e sul suo recupero, con l’auspicio che possa tornare più forte che mai sulle scene del tennis mondiale.

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A Madrid Sinner avanza: ma non sono al 100%

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Una vittoria in rimonta contro un avversario ostico e giocando non al meglio delle condizioni fisiche. Jannik Sinner batte in tre set il russo Karen Khachanov e ottiene il pass per i quarti di finale del torneo Masters 1000 di Madrid. Ma la sua tenuta fisica desta preoccupazioni. Alla vigilia del match erano numerosi i dubbi sulla presenza in campo del campione di Sesto Pusteria, uscito acciaccato dalla partita ai sedicesimi con Pavel Kotov. Ed gli ormai noti problemi all’anca lo hanno sicuramente condizionato anche contro Khachanov, almeno nel primo set perso per 5-7. L’azzurro ha dovuto lottare per più di due ore per riuscire finalmente ad imporsi con un doppio 6-3 nei due successivi set. Ma la partita è stata molto compattuta. Khachanov, n.17 della classifica mondiale, non ha fatto sconti all’italiano. Sinner per rimontare ha così dovuto affidarsi soprattutto al servizio, che non lo ha abbandonato.

“Oggi è stata molto dura, il mio avversario ha giocato davvero bene – ha ammesso lo stesso Jannik – nel primo set ho fatto un po’ troppi errori, ma nel secondo ho ritrovato subito la concentrazione: nel terzo ho dovuto ricominciare a soffrire e a combattere perché nei primi due turni di battuta ho dovuto salvare palle-break, ma ho servito bene nei momenti importanti. Posso essere contento di questa prestazione e vediamo cosa succederà nel prossimo turno”. L’italiano, infatti, si nasconde: prima del torneo spagnolo aveva detto che l’impegno a Madrid va interpretato soprattutto come preparazione del torneo di Roma, al quale tiene particolarmente, e ovviamente al Roland Garros.

Per questo c’è molta attenzione sulla sua tenuta fisica. “L’anca? Bella domanda, ho giocato tanti match quest’anno, sono consapevole che possono succedere queste cose. Ho scelto di giocare all’ultimo momento: in carriera ho già vissuto questo tipo di situazioni. E comunque oggi mi sentivo meglio fisicamente anche se non ancora al 100%. Mi piace giocare e, se ho la possibilità di farlo, gioco. Inoltre sapevo che se avessi vinto, domani col giorno di riposo avrei potuto recuperare meglio”, ha chiarito lo stesso Sinner. Intanto la serie di vittorie del 2024 si allunga: sono 28 su 30 incontri giocati.

Due le sconfitte: quella in semifinale a Indian Wells con Carlos Alcaraz e quella ancora in semifinale a Montecarlo con Stefanos Tsitsipas. Giovedì il 22enne altoatesino tornerà in campo contro il vincente tra il canadese Felix Auger-Aliassime, n.35 del ranking Atp, ed il norvegese Casper Ruud, n.6 mondiale. Dall’altro lato del tabellone avanza Alcaraz che ha sofferto non poco per avere la meglio sul tedesco Jan-Lennard Struff: 6-3 6-7 7-6 il punteggio finale a favore dello spagnolo che sfiderà il russo Andrej Rublev.

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