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Due bimbe gettate come sacchi oltre il muro col Messico

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E’ drammatico il video che mostra due sorelline ecuadoriane di tre e cinque anni gettate come sacchi al di la’ del muro che segna il confine tra Usa e Messico. Un’immagine destinata a diventare simbolo della crisi umanitaria che si sta consumando alla frontiera con migliaia di minori non accompagnati che, provenienti dal Centro America, ogni giorno entrano o tentano di entrare negli Stati Uniti. Le due piccole sono state sollevate dai trafficanti e lasciate cadere dalla cima della barriera, alta oltre quattro metri. Le immagini, riprese da una telecamera di sorveglianza nel cuore della notte, sono poi rimbalzate su diversi media, secondo i quali le due bimbe sono per fortuna rimaste illese. A raccoglierle oltre confine sono stati gli addetti della US Customs and Border Protection. “Martedi’ sera un agente di Santa Teresa che osservava le telecamere di sorveglianza ha visto un trafficante che lasciava cadere due bambine piccole dalla cima del muro”, ha spiegato l’agenzia in una nota. Le sorelline sono poi state portate in una sede del Customs and Border Protection nella cittadina del New Mexico per essere controllate dal personale medico, quindi sono state trasportate in un ospedale locale in via precauzionale. L’agenzia ha precisato che le bambine “restano sotto la custodia dell’agenzia”. “Sono sconvolto dal modo in cui questi trafficanti hanno brutalmente lasciato cadere bambine innocenti da una barriera di quattro metri la scorsa notte”, ha commentato l’agente capo della pattuglia Gloria Chavez, precisando che gli agenti americani stanno lavorando con le autorita’ messicane per identificare i responsabili. In un altro punto del confine, un bambino dell’Honduras di soli quattro anni e’ stato trovato mentre camminava da solo vicino al fiume Rio Grande. L’Istituto nazionale per la migrazione del Messico (Inm) – come riportano i media americani – ha spiegato che e’ stato trovato nella boscaglia e si dirigeva verso il confine vicino alla citta’ di Reynosa, di fronte a McAllen, in Texas. Nella stessa area c’era anche un gruppo di tre madri e sei bambini, ma nessuno degli adulti si e’ assunto la responsabilita’ del piccolo o lo ha riconosciuto come un suo parente. Nelle ultime settimane, con l’ondata di migranti arrivati al confine meridionale degli Usa, l’amministrazione di Joe Biden sta affrontando crescenti pressioni sul modo in cui gestisce la crisi, e in particolare su come vengono trattati i minori non accompagnati tenuti in custodia dal governo Usa. Secondo le ultime statistiche ufficiali di martedi’, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani ha in affidamento 12.918 bambini migranti, mentre il Customs and Border Protection e’ responsabile di altri 5.285.

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A Perugia scatta indagine sull’eroina con il Fentanyl

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Ora c’è anche un’indagine della magistratura di Perugia sul Fentanyl usato come sostanza da taglio in una dose di eroina recuperata alcune settimane fa nella zona del capoluogo umbro. La procura ha infatti aperto un fascicolo a carico di ignoti. Spaccio di stupefacenti l’ipotesi di reato che compare nel fascicolo, con il quale l’Ufficio guidato da Raffaele Cantone mira a svolgere indagini specifiche. “Sono preoccupato per quanto sta emergendo e voglio cercare di capire se si tratta di un fatto sporadico o se ci sono episodi analoghi”, aveva detto il magistrato nei giorni scorsi subito dopo che era scattato l’allarme. Il Fentanyl – oppioide sintetico 80 volte più potente della morfina – è stato scoperto in un controllo a campione svolto nelle scorse settimane dall’Unità di strada di Perugia.

Minima – secondo le analisi svolte dall’Istituto superiore di sanità – la quantità del potente analgesico trovata. L’eroina era il 50%, poi c’erano anche codeina (30%) e diazepam (15%) oltre al 5% di Fentanyl. Il Sistema nazionale di allerta rapida coordinato dal Dipartimento per le politiche antidroga si è dunque attivato e dal ministero della Salute è partita una nota agli assessorati alla sanità di tutte le Regioni affinché sollecitino le strutture che si occupano di dipendenze ad “informare le persone che fanno uso di sostanze dei gravissimi rischi per la salute”. Si è messo quindi in moto il nuovo Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici che prevede l’invio dell’allerta anche a tutte le forze di polizia e a tutte le amministrazioni affinché sia rafforzata la rete di monitoraggio territoriale e aumentata l’attenzione in tutti i settori potenzialmente esposti.

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Iss, il Fentanyl erroneamente definito “la droga degli zombie”

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Il Fentanyl “non è la droga cosiddetta degli zombie”. A spiegarlo, in un primo piano online, è l’Istituto superiore di sanità, in riferimento al primo caso in Italia, verificatosi a Perugia, in cui è stata rilevata una preparazione da strada contenente questo oppioide sintetico, e su cui oggi è stata aperto un fascicolo. Al momento tutte le Forze di polizia sono allertate. I fentanyl è un oppioide sintetico con proprietà analgesico narcotiche.

E’ circa 100 volte più potente della morfina, ma anche circa 100 volte più tossico. I suoi analoghi, più di 150 analoghi illeciti al momento nel mercato nero, arrivano ad essere fino a mille volte più potenti della morfina. In Italia, tale oppioide sintetico viene utilizzato per scopi consentiti e sotto controllo medico come anestetico generale nelle operazioni di chirurgia maggiore e nella terapia palliativa per il dolore terminale oncologico. Nel mercato delle droghe, invece, può essere utilizzato come agente di taglio dell’eroina o anche al posto dell’eroina stessa.

L’Iss chiarisce dunque la definizione di ‘droga degli zombie’, spesso utilizzata: “Né l’eroina tagliata col Fentanyl né il Fentanyl da solo sono la ‘droga degli zombie’. Si definisce tale una preparazione di eroina o di Fentanyl tagliati con la xilazina, anestetico e mioriilassante veterinario, al momento utilizzato pochissimo in Italia, ma impiegato invece dal mercato illecito per fare un taglio che dia più potenza alla preparazione ma costi di meno.

La xilazina produce delle ulcere cutanee negli arti superiori ed inferiori, soprattutto dove avviene l’iniezione delle preparazioni di strada da eroina. Queste ulcerazioni profonde rendono i consumatori zombie: da qui il nome utilizzato per definire questa droga”. Al momento in Italia vige una allerta di terzo grado (alert di terzo grado): si tratta di una comunicazione di massima urgenza che viene mandata a tutti gli operatori che hanno a che fare con i consumatori di sostanze d’abuso. L’allerta di grado 3 si riferisce a sostanze che possono provocare intossicazioni severe o morti, quale per esempio proprio il Fentanyl. Attualmente, in Italia c’è un piano nazionale di allerta sul Fentanyl partito il 12 marzo scorso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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Omicidio Cerciello, difensore carabiniere: assoluzione ristabilisce giustizia

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È stato “un percorso straordinariamente sofferto dove il maresciallo Manganaro è rimasto solo durante questi lunghi 5 anni. E questa assoluzione della Corte d’Appello perché il fatto non costituisce reato ristabilisce giustizia nei confronti di un militare che per 25 anni con onore ha servito l’Arma, continua a servirla e che in quell’occasione del luglio del 2019 ha protetto l’incolumità del fermato ed è stato sottoposto nei mesi e negli anni successivi non solo a una gogna mediatica ma anche all’isolamento e all’abbandono da parte delle istituzioni”. Lo dice a LaPresse l’avvocato Roberto De Vita, difensore del carabiniere Fabio Manganaro, a processo per aver bendato dopo il fermo Gabriel Natale Hjorth, uno dei due americani arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. “Questa sentenza, sia nel dispositivo e poi nelle motivazioni, dovrà essere letta attentamente dall’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dall’ex comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri i quali all’indomani del fatto condannarono senza processo Fabio Manganaro”, conclude.

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