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Pronto il primo equipaggio di soli turisti spaziali

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Un imprenditore miliardario di 38 anni, una dottoressa 29enne guarita dal cancro, e ora anche una divulgatrice scientifica di 51 anni e un ingegnere aerospaziale di 41: ecco finalmente al completo l’equipaggio di Insipration4, il primo volo di soli turisti spaziali che a settembre orbitera’ per tre giorni intorno alla Terra grazie alla navetta Crew Dragon della SpaceX, dotata per l’occasione di una cupola panoramica. Sara’ una prima assoluta per lo spazio, dove finora si sono spinti in totale sette civili non astronauti professionisti, lanciati in orbita tra il 2001 e il 2009 con otto diversi voli della Soyuz: il primo ‘turista’ e’ stato Dennis Tito, l’imprenditore statunitense volato sulla Stazione spaziale internazionale per 20milioni di dollari. A vent’anni esatti di distanza, e’ ancora una volta un imprenditore americano ad alimentare il sogno: la missione Inspiration4 nasce infatti da un’idea del giovane miliardario Jared Isaacman, fondatore e amministratore delegato della compagnia Shift4Payments: abile pilota, ha pensato di coronare la sua passione per il volo con un’iniziativa benefica a favore del St. Jude Children’s Research Hospital di Memphis. Ha cosi’ deciso di noleggiare un intero volo della Crew Dragon per se’ e altri tre passeggeri, scelti per rappresentare “il meglio dell’umanita’”.

La prima a cui e’ stata offerta la possibilita’ di andare in orbita e’ stata Hayley Arceneaux, medico ausiliario dello stesso ospedale statunitense nonche’ ex paziente oncologica, guarita e oggi portatrice di una protesi: una volta in orbita potra’ conquistare il primato come la piu’ giovane tra gli americani volati nello spazio. Per il terzo sedile, Isaacman ha pensato di aprire una sorta di lotteria tra tutti i donatori dell’ospedale: il fortunato vincitore tra gli oltre 72.000 partecipanti e’ stato l’ingegnere Chris Sembroski, che lavora da anni nel settore aerospaziale. Infine il quarto e ultimo biglietto e’ andato in premio alla divulgatrice scientifica Sian Proctor, che ha usato il software Shift4Payments sviluppato da Isaacman per vendere le proprie opere d’arte. Ciascun membro dell’equipaggio rappresentera’ un ‘pilastro’ della missione e dell’umanita’ intera: il comandante Isaacman simboleggera’ la leadership, il medico di bordo Arceneaux la speranza, la co-pilota Proctor la prosperita’ e lo specialista di missione Sembroski la generosita’. I quattro inizieranno a breve un addestramento specifico per prepararsi al volo sulla Crew Dragon: al momento la navetta e’ attraccata alla Stazione spaziale, ma una volta rientrata sulla Terra con gli astronauti della missione Crew-1, sara’ controllata in ogni sua componente, rimessa a nuovo e arricchita con una cupola panoramica che offrira’ una vista mozzafiato ai passeggeri. Il lancio di Insipration4 con il razzo Falcon 9 avverra’ dalla storica piattaforma 39A del Kennedy Space Center, in Florida, non prima del 15 settembre.

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Dita e viso, il futuro della sicurezza senza password

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Intel ha istituto il World Password Day nel 2013. Ogni primo giovedì di maggio, da quell’anno, si ricorda l’importanza delle chiavi alfanumeriche, numeri e parole, per proteggere le nostre vite digitali. Una giornata che potrebbe presto essere un ricordo, con la dismissione delle password tradizionali a favore di metodi più sicuri. Non a caso, l’azienda di sicurezza Sophos vorrebbe ribattezzare l’iniziativa come “Giornata mondiale della password e dell’autenticazione a più fattori”. Per gli esperti del Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, alle password resta poco da dire: la biometria, ossia la scansione di polpastrelli e del viso, su smartphone, tablet ma anche computer, è l’unica via percorribile per difendere i dati dai criminali informatici.

“Le tecnologie attualmente disponibili consentono di implementare sistemi di protezione decisamente più efficaci rispetto alle sequenze di numeri, lettere e caratteri speciali che, moltiplicate per le decine di servizi digitali che ognuno di noi utilizza, sono oggettivamente impossibili da memorizzare, oltre che facilmente rintracciabili dai cyber criminali” afferma Alessio Pennasilico del Comitato Scientifico del Clusit. La sicurezza digitale può essere oggi garantita, per il Clusit, soltanto da tecnologie moderne di protezione degli account. Tra queste, l’autenticazione multi-fattore, che richiede una doppia validazione, oltre alla password, per verificare l’identità e ottenere il via libera per l’uso di un account, una rete o un’applicazione. Un esempio è la ricezione di un codice temporaneo che arriva sul proprio numero di cellulare.

Oppure i sistemi biometrici, che includono la mappatura delle impronte digitali, il riconoscimento facciale e la scansione della retina, e da altre tecnologie cosiddette “passwordless”, più sicure e meno attaccabili. Dello stesso parere è l’azienda di cybersecurity Kaspersky, che ha ricordato come, negli ultimi mesi a livello globale, quasi otto piccole e medie imprese su dieci (76% delle intervistate) siano cadute sotto i colpi degli hacker spesso a causa di password deboli e ripetute. Il 34% delle Pmi ha riportato fughe di dati riservati, il 23% danni alla reputazione e il 20% perdita di fiducia dei clienti. Circa il 9% ha dovuto sospendere le proprie attività. Per chi usa ancora la combinazione di lettere e numeri, i consigli sembrano ovvi ma ancora necessari: “Non scrivere le password su quaderni o foglietti adesivi” spiegano dalla società di sicurezza Trend Micro “ed evitare nomi e date di nascita. Per noi sono facili da ricordare ma semplificano la vita ai ladri di informazioni digitali”.

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Media, ‘Apple intensifica le trattative con OpenAI’

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Le trattative fra Apple e OpenAI si intensificano dopo mesi di contatti ai minimi. Pur restando in trattative con Google per un possibile uso della sua chatbot Gemini, Cupertino ha iniziato a discutere con OpenAI i termini per un possibile accordo per integrare le sue funzionalità di intelligenza artificiale in iOS18, il prossimo sistema operativo dell’iPhone. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Apple non ha ancora deciso con chi collaborerà.

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Apple potrebbe lanciare in autunno l’IA su iPhone

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È ancora una volta Mark Gurman a fornire nuovi dettagli sui progetti di intelligenza artificiale di Apple. Secondo l’informatore di Bloomberg, ed esperto della Mela, il colosso americano starebbe lavorando ad un’IA per iPhone, da lanciare in autunno insieme all’aggiornamento del sistema operativo iOs 18, che mette al centro la privacy degli utenti. Il riferimento è ad un software che non userebbe la connessione internet per rispondere alle domande degli utilizzatori. Il grosso del lavoro sarebbe dunque svolto direttamente sul dispositivo, grazie al database su cui poggerebbe il cosiddetto Llm, large language model.

Anche i concorrenti, da ChatGpt a Copilot e Gemini di Google possono contare sull’archivio di informazioni a disposizione, con la differenza di incrociare dati da internet per fornire risposte più precise e aggiornate. Secondo Gurman, la scelta di Apple porterebbe ad un chatbot con un potenziale minore rispetto a quelli che si connettono al web, e per questo, la compagnia potrebbe colmare il gap inserendo in alcuni contesti del sistema operativo Gemini. Proprio un mese fa, era balzata in rete la notizia di un accordo tra Apple e Google per l’integrazione dell’IA di quest’ultima sugli iPhone. “I principali vantaggi dell’elaborazione sul dispositivo saranno tempi di risposta più rapidi e una privacy superiore rispetto alle soluzioni basate su cloud” scrive Bloomberg. La novità è prevista per l’autunno, con la disponibilità di iOs 18 ma già il 10 giugno, giorno di apertura della conferenza degli sviluppatori Apple Wwdc 2024, sono attese anticipazioni, in modo particolare durante il keynote di apertura di Tim Cook, amministratore delegato dell’azienda.

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