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Cronache

Ndrangheta: “errore giudiziario”,scarcerato assessore arrestato

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Era stato arrestato, sulla base di alcune intercettazioni, nell’ambito dell’inchiesta “Basso profilo” condotta dalla Dda di Catanzaro. Dopo 20 giorni trascorsi agli arresti domiciliari con l’accusa di turbativa d’asta, Giuseppe Selvino, di 61 anni, dipendente del Consorzio di Bonifica Jonio Crotonese oltre che assessore del Comune di Santa Severina (Kr), e’ stato scarcerato. La voce riportata nelle intercettazioni non era sua. Il sindaco, intanto, gli aveva revocato la delega assessorile e l’ente per cui lavora lo aveva sospeso. La vicenda e’ raccontata dalla testata on line “la Nuova Calabria”. Secondo l’accusa, l’ormai ex assessore avrebbe favorito Antonio Gallo, l’imprenditore al centro delle indagini, nell’accaparrarsi gli appalti indetti dal Consorzio per cui lavora. Ma la voce e le frasi pronunciate durante una serie di colloqui intercettati con Gallo, non erano le sue. Gli e’ bastato leggere le trascrizioni confluite nell’ordinanza di custodia cautelare con la quale il gip, la mattina dello scorso 21 gennaio, ha disposto l’arresto di 50 persone ritenute colluse con le ‘ndrine crotonesi, per capire di essere finito vittima di un evidente errore giudiziario. Ad attestarlo e’ la stessa polizia giudiziaria che ha confermato la tesi difensiva portata avanti dal suo avvocato nell’istanza di scarcerazione accolta dal gip. A parere del magistrato, essendo stato ridimensionato il quadro indiziario, le esigenze cautelari risultano venute meno. Da qui l’immediata liberazione dell’indagato disposta nel pomeriggio di ieri. Determinante – scrive “la Nuova Calabria” – e’ stata la comparazione tra la voce di Selvino rilevata durante l’interrogatorio di garanzia e quella intercettata dagli investigatori, che ha indotto la Dda a chiedere chiarimenti alla Pg, che ha cosi’ confermato l’equivoco nella nota confluita nell’ordinanza del gip

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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