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Il Milan riparte subito, e si rivede anche un buon Ibrahimovic

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Nessun contraccolpo dopo la sconfitta con la Juventus, nessuna ripercussione per la lunga lista di infortunati: il Milan rialza subito la testa e batte il Torino 2-0, consolidando la vetta della classifica. Una partita controllata fin dal fischio d’inizio, sbloccata da Leao, ormai a suo agio nel ruolo di prima punta, e sigillata dal rigore di Kessie. Tre punti fondamentali in vista dello scontro tra Inter e Roma di domani alle 12.30. Senza Bennaer, Gabbia e Saelemaekers, con Ibra a Calhanoglu convocati ma non al meglio e in campo solo nella ripresa, sono Leao e soprattutto Brahim Diaz – assist e rigore procurato – a decidere la partita. Una serata non semplice per Maresca che sbaglia ad interpretare due episodi decisivi. E’ la Var a correggere le sue decisioni, prima permettendogli di dare un rigore non visto a favore del Milan nel primo tempo, poi cancellando il penalty concesso al Torino ad inizio ripresa per il contatto tra Tonali e Verdi. Per il Toro una sconfitta pesante soprattutto per la classifica, i granata restano impantanati nella zona retrocessione superati dal Genoa vincente contro il Bologna. Nonostante l’emergenza infortuni, i rossoneri riescono a chiudere la partita gia’ nel primo tempo. Da valutare ora anche la contusione subita da Tonali – uscito in barella – e il problema al piede di Diaz, sostituito da Calhanoglu. Notizie che possono oscurare l’ottima prova del gruppo rossonero, soprattutto nel primo tempo, complice il timido approccio dei granata.

La superiorita’ del Milan e’ evidente e al 25′ sblocca la partita con un’azione splendida, di prima, impostata dalla solita ‘cavalcata’ di Theo Hernandez che affonda palla al piede e serve Diaz, lo spagnolo di prima mette Leao davanti alla porta e il portoghese, con una conclusione sporcata, trova il terzo gol nelle ultime cinque partite. Al 31′ l’episodio da rigore: Diaz viene agganciato in area da Belotti, Maresca ha la visuale ostruita e lascia proseguire ma la Var lo richiama a rivedere il contatto. L’arbitro controlla le immagini e assegna il rigore. Calcia Kessie che spiazza Sirigu con un destro rasoterra. Il doppio vantaggio rossonero sembra risvegliare il Torino che, trascinato da Belotti, si affaccia dalle parti di Donnarumma. Al 41′ e’ bravo Kjaer in scivolata a fermare Verdi. Poi Rodriguez colpisce la traversa calciando una splendida conclusione. E nel recupero c’e’ anche l’occasione per il 3-0 del Milan: l’arbitro intercetta la palla e inavvertitamente rilancia il contropiede rossonero salvato dalla parata di Sirugo su Kessie. Ad inizio ripresa l’altro episodio da Var: Verdi si scontra con Tonali, Maresca indica subito il dischetto mentre entrambi i giocatori restano a terra doloranti. Il contatto pero’ e’ dubbio, Guida alla Var richiama ancora l’arbitro che riguarda le immagini e cambia idea. Tonali pero’ non riesce a rialzarsi ed esce in barella. Al suo posto entra Dalot, con Calabria che – come contro la Juventus – e’ costretto ad avanzare in mediana. Giampaolo rimescola le carte, inserisce Zaza e Murru e il Toro si fa piu’ pericoloso ma Kessie e Donnarumma neutralizzano le occasioni di Segre. A dieci minuti dalla fine, Leao viene ammonito per simulazione: un giallo pesantissimo perche’ diffidato. Il recupero di Ibrahimovic – entrato a cinque minuti dalla fine – diventa cosi’ fondamentale, lunedi’ 18 c’e’ il Cagliari e un primo posto da confermare, con il leader svedese di nuovo alla guida dei rossoneri.

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Tennis, infortunio all’anca: Sinner si ritira dal Madrid Open

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Il mondo del tennis è stato colpito da una notizia improvvisa durante il Masters 1000 di Madrid, con il numero due delle classifiche mondiali, Jannik Sinner, costretto al ritiro a causa di un infortunio all’anca destra. Questo ha dato il via libera per la semifinale al suo avversario, il talentuoso canadese Felix Auger-Aliassime, con cui avrebbe dovuto competere domani.

Il comunicato ufficiale del torneo, pubblicato su X, ha confermato il ritiro di Sinner e ha sottolineato che il giovane talento non sarà in grado di scendere in campo per l’incontro di quarti di finale contro Auger-Aliassime. Questo evento è avvenuto pochi minuti dopo che il numero tre del mondo e due volte campione a Madrid, Carlos Alcaraz, è stato eliminato nei quarti di finale da Andrey Rublev con il punteggio di 4-6 6-3 6-2.

“È molto triste dovermi ritirare dalla mia prossima partita qui a Madrid, scrive Sinner. La mia anca mi ha dato fastidio questa settimana e sta lentamente diventando più dolorosa. Seguendo il consiglio dei medici abbiamo deciso che era meglio non giocare oltre e peggiorare la situazione”.

L’infortunio di Sinner ha gettato un’ombra sulle prossime fasi del torneo, lasciando spazio a domande sulla sua pronta guarigione e sulla sua partecipazione futura agli eventi. Nel frattempo, gli appassionati del tennis aspettano con trepidazione gli incontri che seguiranno, con Fritz e Cerundolo pronti a scendere in campo, mentre domani si svolgerà la sfida attesa tra Medvedev e Lehecka.

Questo infortunio rappresenta una delusione per i fan di Sinner, che avevano sperato di vederlo competere al massimo delle sue capacità in questo torneo di prestigio. Tuttavia, l’attenzione ora si sposta sulla sua salute e sul suo recupero, con l’auspicio che possa tornare più forte che mai sulle scene del tennis mondiale.

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A Madrid Sinner avanza: ma non sono al 100%

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Una vittoria in rimonta contro un avversario ostico e giocando non al meglio delle condizioni fisiche. Jannik Sinner batte in tre set il russo Karen Khachanov e ottiene il pass per i quarti di finale del torneo Masters 1000 di Madrid. Ma la sua tenuta fisica desta preoccupazioni. Alla vigilia del match erano numerosi i dubbi sulla presenza in campo del campione di Sesto Pusteria, uscito acciaccato dalla partita ai sedicesimi con Pavel Kotov. Ed gli ormai noti problemi all’anca lo hanno sicuramente condizionato anche contro Khachanov, almeno nel primo set perso per 5-7. L’azzurro ha dovuto lottare per più di due ore per riuscire finalmente ad imporsi con un doppio 6-3 nei due successivi set. Ma la partita è stata molto compattuta. Khachanov, n.17 della classifica mondiale, non ha fatto sconti all’italiano. Sinner per rimontare ha così dovuto affidarsi soprattutto al servizio, che non lo ha abbandonato.

“Oggi è stata molto dura, il mio avversario ha giocato davvero bene – ha ammesso lo stesso Jannik – nel primo set ho fatto un po’ troppi errori, ma nel secondo ho ritrovato subito la concentrazione: nel terzo ho dovuto ricominciare a soffrire e a combattere perché nei primi due turni di battuta ho dovuto salvare palle-break, ma ho servito bene nei momenti importanti. Posso essere contento di questa prestazione e vediamo cosa succederà nel prossimo turno”. L’italiano, infatti, si nasconde: prima del torneo spagnolo aveva detto che l’impegno a Madrid va interpretato soprattutto come preparazione del torneo di Roma, al quale tiene particolarmente, e ovviamente al Roland Garros.

Per questo c’è molta attenzione sulla sua tenuta fisica. “L’anca? Bella domanda, ho giocato tanti match quest’anno, sono consapevole che possono succedere queste cose. Ho scelto di giocare all’ultimo momento: in carriera ho già vissuto questo tipo di situazioni. E comunque oggi mi sentivo meglio fisicamente anche se non ancora al 100%. Mi piace giocare e, se ho la possibilità di farlo, gioco. Inoltre sapevo che se avessi vinto, domani col giorno di riposo avrei potuto recuperare meglio”, ha chiarito lo stesso Sinner. Intanto la serie di vittorie del 2024 si allunga: sono 28 su 30 incontri giocati.

Due le sconfitte: quella in semifinale a Indian Wells con Carlos Alcaraz e quella ancora in semifinale a Montecarlo con Stefanos Tsitsipas. Giovedì il 22enne altoatesino tornerà in campo contro il vincente tra il canadese Felix Auger-Aliassime, n.35 del ranking Atp, ed il norvegese Casper Ruud, n.6 mondiale. Dall’altro lato del tabellone avanza Alcaraz che ha sofferto non poco per avere la meglio sul tedesco Jan-Lennard Struff: 6-3 6-7 7-6 il punteggio finale a favore dello spagnolo che sfiderà il russo Andrej Rublev.

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Tifosi contro Cuadrado: anti-Juve a festa Inter,via da J-Museum

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“Juan Cuadrado, durante i festeggiamenti per lo scudetto dell’inter, ha preso parte al coro ‘Chi non salta bianconero è’ saltando e di conseguenza ha messo una pietra tombale sulla sua avventura alla Juventus”. Esordisce così il testo della petizione online lanciata su Change.org da Tommaso Simonato per chiedere che il giocatore sia rimosso del J Museum. In meno di 24 ore dal lancio, l’appello ha già raccolto quasi 1000 firme. “Il gesto è molto grave perché significa non aver rispetto della squadra che ti ha fatto diventare grande. Neanche Antonio Conte, che da molti di noi è considerato un traditore, si è mai permesso di partecipare ad un coro o qualsiasi altra cosa contro la Juventus”, spiegano i tifosi. “Io ritengo, e penso di parlare per la stragrande maggioranza del popolo juventino, che qualsiasi riferimento a Juan Cuadrado presente nel J Museum debba essere rimosso perché non degno di rappresentare la nostra grande e nobile storia”, conclude il promotore.

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