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Elezioni Usa 2018, Midterm: effetto Barak Obama in campagna elettorale, i Democratici conquistano la maggioranza alla Camera

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I democratici conquistano il controllo della Camera. Ai repubblicani resta la maggioranza nel Senato.Non è un pareggio, dal punto di vista politico è una sconfitta per Donald Trump. Che pure si è speso in una lunga e dispendiosa campagna elettorale.  I progressisti si avviano a essere larga forza di maggioranza alla House of Representatives.

Ma il segnale è chiaro, perché tutto il Paese, circa 50-55 milioni di elettori, un numero record per il midterm, è stato chiamato alle urne per rinnovare tutti i 435 seggi della Camera, mentre al Senato erano in gioco solo 35 seggi, un terzo sul totale di 100.

È dunque una sconfitta per Trump. Del resto lo stesso presidente aveva anticipato il probabile risultato finale e questa volta le previsioni della vigilia si sono rivelate esatte: “Non ci sarà spargimento di sangue”. E con le urne ancora aperte aveva detto in un’intervista a Sinclair Broadcasting: “A me piace andare d’accordo con gli altri e penso che ora potranno accadere molte cose”.

Ma per la Casa Bianca il problema adesso è capire quale sarà l’atteggiamento della nuova maggioranza alla Camera. I democratici potranno, giusto per fare un solo esempio, intimare a Trump di consegnare la dichiarazione dei redditi. Oppure usare la commissione intelligence per tenere sotto pressione il presidente. Va sempre ricordato, però, che la procedura di impeachment può essere avviata a maggioranza dalla Camera, ma il verdetto spetta al Senato, dove è necessario un quorum dei due terzi .

Nella nottata la leader Nancy Pelosi, in corsa per diventare ancora Speaker dell’House, ha assicurato che i “democratici si sforzeranno per trovare soluzioni bipartisan per il bene degli Stati Uniti”.

I democratici hanno sfondato anche in alcuni degli stati tradizionalmente repubblicani. In Texas, per esempio, il senatore repubblicano Ted Cruz ha sconfitto, sia pure di misura, l’emergente Beto O’Rourke. Ma in diversi distretti sono passati i deputati repubblicani, in particolare lungo la fascia del confine, da El Paso a Laredo, cioè nell’area dove Trump ha già inviato cinquemila soldati per fronteggiare la carovana dei migranti in arrivo dall’Honduras.

I democratici sono riusciti a mobilitare le donne, i giovani, le minoranze. Forse ha funzionato anche l’appello dell’ex presidente Barack Obama: “Siamo di fronte all’elezione più importante della nostra vita. È in gioco il carattere, il tessuto morale della nazione”.

I repubblicani, invece, hanno retto bene al Senato. Ai democratici è venuto a mancare l’apporto dei candidati più moderati. Nell’America profonda, in Indiana, Missouri, North Dakota, i senatori progressisti sono stati travolti. Il voto, quindi, dimostra come l’onda blu sia sempre più alimentata dalle posizioni radicali, come quelle di Alexandria Ocasio-Cortez di New York.

Alla fine, dopo molte oscillazioni, la Florida ha scelto ancora una volta i repubblicani. Sconfitto il democratico afroamericano Andrew Gillum, in corsa per la poltrona di governatore. Battuta nettamente anche Stacey Abrams in Georgia che non è riuscita a diventare la prima governatrice nera nella storia degli Stati Uniti.

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Putin: non rifiutiamo il dialogo con i Paesi occidentali

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“La Russia non rifiuta il dialogo con i Paesi occidentali, la scelta spetta a loro”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti, nel suo discorso di insediamento per il quinto mandato. “Vogliono continuare a cercare di limitare lo sviluppo della Russia, continuare la politica di aggressione, pressione sul nostro Paese che non è cessata da anni, o guardare ad una via per la cooperazione e la pace?” si domanda Putin.

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Guterres: Italia pilastro fondamentale multilateralismo

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“L’Italia è un pilastro fondamentale del multilateralismo e un partner esemplare delle Nazioni Unite. In ogni area delle nostre attività l’Italia è sempre presente, nelle operazioni di peacekeeping, nello sviluppo sostenibile, nella protezione climatica, nei diritti umani. E’ molto importante dirlo nel momento in cui l’Italia assume la presidenza del G7” ha spiegato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres incontrando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita al Palazzo di vetro.

“Questo paese – ha proseguito Guterres – è sempre stato un ponte tra nord e sud, un ponte che ora è più necessario che mai, quando si vive in un mondo dove le divisioni geopolitiche hanno creato tante difficolta’ in tutte le aree”. “E’ molto importante avere l’Italia alla guida del G7 – ha continuato – ed essere in grado di raggiungere le riforme della nostra istituzione multilaterale che non rappresenta più la realtà del mondo moderno”.

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Gaza: media, bilancio attacchi Israele su Rafah sale a 8 morti

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L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che è salito ad almeno otto morti e diversi feriti il bilancio degli ultimi attacchi israeliani sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

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