Collegati con noi

Cronache

Cerca di salvare fratello morto nel silos, ucciso dalle esalazioni tossiche anche lui

Pubblicato

del

Ha pagato con la vita il tentativo, disperato e coraggioso al tempo stesso, di salvare il fratello. Non ce l’ha fatta Francesco Gennero, l’agricoltore 25enne di Cavallermaggiore (Cuneo) intossicato dal gas del triturato di mais all’interno del silos in cui giovedi’ mattina e’ morto il fratello Davide, di tre anni piu’ giovane. Da 72 ore lottava nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Savigliano, dove era stato ricoverato in condizioni disperate, con un quadro clinico compromesso. La famiglia ha autorizzato la donazione degli organi. Nella cascina di Madonna del Pilone, una frazione di Cavallermaggiore nella pianura Cuneese, e’ grande il dolore per la perdita dei due giovani. La tragedia si e’ consumata sotto gli occhi del papa’, Claudio, e dello zio Vittorio, mentre lavoravano allo stoccaggio del triturato di mais, destinato a diventare mangime con cui sfamare nell’inverno la mandria di vacche Frisone allevata nell’azienda agricola. Davide e’ entrato nel grande silos per controllare il livello del mangime, stoccato all’interno il giorno prima, ma Francesco si e’ accorto che qualcosa non andava per il verso giusto. Ha visto il fratello perdere conoscenza e accasciarsi ed e’ sceso per soccorrerlo. A quel punto il gas mortale ha asfissiato anche lui. E’ stato il padre a tirarli fuori dal silos, che svetta per una quarantina di metri sulla cascina, trascinarli sul tetto e tentare di rianimarli. Il cuore di Davide non e’ piu’ ripartito, quello di Francesco si’, ma il volo in elicottero all’ospedale di Savigliano e i tentativi dei sanitari di riportarlo in vita sono stati inutili. In ospedale il giovane non ha mai ripreso conoscenza e nelle scorse ore i medici ne hanno dichiarato la morte. Davide e Francesco lavoravano nell’azienda di famiglia da quando avevano concluso gli studi di agraria. Riservato e pacato Francesco, esuberante e trascinatore Davide, attivo anche nel comitato frazionale. Due caratteri diversi, ma due fratelli molto uniti, sempre insieme nel lavoro e nel tempo libero, come dimostrano le loro foto su Facebook. Ed ora accomunati anche da un terribile destino. Sara’ ora l’indagine dello Spresal a stabilire che cosa sia accaduto nel silos. Sull’incidente la Procura di Cuneo ha aperto un’inchiesta e posto l’area sotto sequestro. Gli inquirenti dovranno accertare se i sistemi di sicurezza e di ventilazione presenti all’interno della struttura fossero funzionanti, o se c’e’ stato qualche guasto. E si dovra’ stabilire anche se siano state rispettate tutte le misure di sicurezza. Sotto choc la comunita’ di Cavallermaggiore, informata dal parroco, don Beppe Brunato, della morte di Francesco, dopo quella di Davide, nell’omelia della Messa domenicale. “E’ una notizia che mai avremmo voluto ascoltare. Proclameremo il lutto cittadino nel giorno dei funerali”, annuncia il sindaco, Davide Sannazzaro. Domani e’ prevista l’autopsia sul corpo di Davide quindi, dopo il nulla osta del magistrato, dovrebbe essere organizzato un funerale unico per entrambi i fratelli.

Advertisement

Cronache

Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

Pubblicato

del

E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

Continua a leggere

Cronache

Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

Pubblicato

del

Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

Continua a leggere

Cronache

“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

Pubblicato

del

Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto