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Conte chiede pieni poteri nell’Inter, Zangh potrebbe tagliarlo

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Il futuro dell’Inter si gioca martedi’. Tra due giorni infatti e’ previsto l’incontro tra Antonio Conte e il presidente nerazzurro Steven Zhang, da cui si capira’ se davvero ci sono le possibilita’ per andare avanti insieme. Probabilita’ che, ad oggi, sembrano ridotte al minimo, ma c’e’ sempre spazio per un colpo di coda, e di scena, all’ultimo: proseguire in una tregua armata come nelle ultime settimane non serve a nessuno, ma, dal punto di vista economico, sul tavolo ci sono cifre importanti e separarsi potrebbe non essere conveniente. Tutti discorsi che saranno affrontati martedi’, ma intanto in societa’ si studiano gia’ le alternative. Il nome in pole per sostituire Conte rimane quello di Massimiliano Allegri, in una staffetta come ai tempi della Juventus nel 2014, quando il livornese subentro’ a ritiro gia’ iniziato dopo l’addio dell’allenatore pugliese. E nel frattempo la societa’ sta lavorando anche al mercato: dopo il colpo Hakimi, e’ in dirittura d’arrivo l’affare Tonali, anche se manca ancora l’accordo definitivo con il Brescia. Conte intanto non sta vivendo un momento semplice anche fuori dal campo: come svelato da La Verita’, infatti, Conte sta cercando di recuperare 30,6 milioni di euro, andati in fumo in un investimento fatto ai tempi del Chelsea e che si sta rivelando una truffa.

L’allenatore, insieme ad altri investitori che avevano affidato i soldi al finanziere Massimo Bochicchio, si aspettavano un maxi rendimento da 30,1 milioni entro il 30 giugno scorso, cifra che sarebbe poi stata divisa in base alle quote versate. Soldi che non sono arrivati e per questo si sono rivolti al tribunale che, con due diversi provvedimenti, ha congelato un patrimonio riconducibile a Bochicchio per 61,4 milioni, in attesa di nuovi sviluppi. Momento difficile anche per Romelu Lukaku, dopo la sfortunata deviazione che ha regalato l’Europa League al Siviglia. Dopo il ko il belga si era chiuso in un silenzio social, scosso pero’ dai tifosi interisti che gli hanno dedicato l’hashtag ”We Love You Rom”, ”Ti amiamo Rom”, diventato subito tendenza su Twitter e rilanciato anche dal club. E Lukaku ha cosi’ rotto il silenzio e lanciato il suo messaggio su Instagram: ”Quello che e’ successo in finale mi ha fatto inc…, ma reagiro’. Una cosa sicura e’ che l’Inter non e’ morta e quest’esperienza ci rendera’ migliori come squadra”, le parole del belga.

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Dramma ad Algeri, 5 bambini annegati in una gita scolastica

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Una gita scolastica in Algeria si è trasformata in dramma: cinque bambini sono morti annegati ad Algeri, mentre altri due sono ancora ricoverati in terapia intensiva. Lo riferisce un comunicato della protezione civile pubblicato nella tarda serata di ieri su Facebook. La stessa fonte ha indicato che le sue squadre sono intervenute intorno alle 19:30 ora locale (20:30 ora di Roma) per recuperare sei bambini sulla spiaggia del Parco Sablette, sulla baia di Algeri. La nota spiega che un bambino è stato recuperato morto sul posto, mentre altri sei sono stati trasferiti all’ospedale universitario Mustapha Pacha nel centro della città, dove quattro di loro sono morti dopo numerosi tentativi di rianimazione . Da parte sua, la radio ufficiale algerina ha riferito che i bambini provenivano dalla provincia di Médéa (100 chilometri a sud di Algeri). I Dati ufficiali della protezione civile algerina mostrano che l’anno scorso più di 200 persone sono annegate al mare, stagni e dighe.

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Morto a 2 mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale

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E’ morto dopo due mesi dall’intervento il primo uomo che si era sottoposto al trapianto di un rene di maiale geneticamente modificato, l’ospedale ha dichiarato di non avere alcuna indicazione che la causa sia stata proprio il trapianto. Lo riferisce il Guardian. Richard “Rick” Slayman, 62 anni, era stato sottoposto all’impianto di rene di maiale nell’ospedale generale del Massachusetts. I chirurghi avevano affermato di ritenere che l’organo sarebbe durato almeno due anni. Ieri, la sua famiglia e l’ospedale hanno confermato la morte di Slayman.

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Esteri

Idf, avanti con operazione Rafah per portare ostaggi a casa

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“Le Forze di Difesa di Israele stanno continuando la loro operazione mirata contro Hamas a Rafah come parte degli sforzi per ottenere una duratura sconfitta di Hamas e per portare a casa tutti i nostri ostaggi”. Lo ha detto il portavoce dell’Idf, Rear Admiral Daniel Hagari, in un video diffuso sul canale Telegram dell’esercito israeliano. “La nostra guerra – ha aggiunto – è contro Hamas non contro la popolazione di Gaza”.

“Le nostre operazioni contro Hamas a Rafah restano limitate e dirette a progressi tattici, aggiustamenti tattici, progressi militari e ad evitare aree densamente popolate – ha sottolineato il portavoce dell’Idf -. Dall’inizio della nostra azione mirata contro Hamas a Rafah abbiamo eliminato dozzine di terroristi, scoperto tunnel e numerose armi. Prima delle nostre operazioni invitiamo i civili a spostarsi temporaneamente nelle aree umanitarie e ad allontanarsi dal fuoco incrociato in cui li mette Hamas”.

“Negli ultimi giorni – ha spiegato Rear Admiral Daniel Hagari – abbiamo facilitato l’ingresso di 200.000 litri di carburante dal valico di Kerem Shalom, abbiamo facilitato e coordinato l’apertura di un nuovo ospedale da campo a Gaza e ci stiamo adoperando per consentire il flusso di aiuti umanitari verso Rafah attraverso il valico di Salah Al-Din Road. Solo negli ultimi giorni, ci siamo ricordati del perché il nostro attacco contro Hamas sia vitale: Hamas ha lanciato missili da Rafah verso il valico di Kerem Shalom attraverso il quale Israele lascia entrare gli aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. E venerdì notte, Hamas ha lanciato 9 missili da Rafah verso la città israeliana di Beer Sheva, colpendo un parco giochi per bambini. Continueremo a compiere la nostra missione per ottenere la sconfitta di Hamas e per riportare a casa i nostri ostaggi”.

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