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A Roma scoppia la guerra dei rifiuti, ed è scontro Raggi-Zingaretti

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“Quante altre discariche dobbiamo aprire in citta’, presidente Zingaretti? Che ti abbiamo fatto noi cittadini romani per vederci trattati peggio degli altri?”. La sindaca di Roma Virginia Raggi alza la voce. Ce l’ha col governatore del Lazio, con il suo Piano rifiuti approvato ieri sera che obbliga Roma Capitale a realizzare uno o piu’ impianti di trattamento e una o piu’ discariche sul territorio della citta’ per garantire l’autosufficienza di Roma Capitale. Un principio che in un primo momento era stato escluso dalla stessa Regione. Avevamo un accordo, ricorda oggi la sindaca: Zingaretti alla fine del 2019 “ci impose di aprire una discarica”, e Raggi indico’ il sito di Monte Carnevale, vicino a Malagrotta, territorio romano. In cambio “allo stesso modo delle altre citta’ avremmo potuto beneficiare di un Ato provinciale”. In altri termini: avremmo potuto chiudere il ciclo dei rifiuti – raccolta, trattamento e smaltimento con relativi impianti da realizzare – entro i confini della provincia e non del Comune di Roma, stornando quindi l’ipotesi di un Ambito territoriale ottimale a parte per la Capitale. Ma il principio di ‘Roma autonoma’ ieri pomeriggio alla Pisana – su pressione in realta’ trasversale di parecchi consiglieri, attenti al consenso in provincia di Roma – si e’ tradotto in un emendamento di compromesso dell’assessore Massimiliano Valeriani che sulla carta lo ha fatto rientrare dalla finestra. L’Ato resta certamente provinciale – e per un massimo di tre anni in attesa della raggiunta autosufficienza ci si puo’ appoggiare ad altri Ato – ma Roma e’ comunque, dispone la nuova legge, obbligata a realizzare i propri impianti sul suo territorio.

Napoli, 29 Aprile 2019. Nicola Zingaretti neo segretario del Partito Democratico, al meeting d’apertura per la campagna elettorale delle elezioni Europee, evento ospitato presso il Teatro Sannazaro di Napoli.

Ed e’ proprio l’assessore regionale, dopo una giornata di botta e risposta tra Pd e M5s, tra Regione e Campidoglio, a tagliare corto: “Il Piano fissa principi e regole che valgono per tutti – dice Valeriani – Adesso ognuno faccia il suo dovere, basta polemiche sterili”. Raggi pero’ non sembra intenzionata a chiuderla qui: anzi. La discarica di Monte Carnevale le e’ gia’ costata roventi polemiche, e se non dovesse bastare ne servira’ un’altra. Ma soprattutto serve almeno un impianto di trattamento meccanico biologico (tmb), dopo il rogo che ha distrutto quello Ama del Salario. E andra’, anch’esso, localizzato a Roma: “Roma e’ un’area piena di vincoli – afferma Raggi – Pensare che si possano ospitare tutti questi siti e’ folle. E’ una citta’ di 3 milioni di residenti ma in cui lavorano, studiano o vengono per turismo quasi altrettante persone: la presenza giornaliera supera i 5 milioni. Immaginare che Roma possa ospitare tante discariche e tanti siti per smaltire e trattare rifiuti per 5 milioni di persone e’ una follia”. Dunque non rispettera’ il Piano? “Non sto dicendo questo – risponde la sindaca – sto dicendo che prenderemo le nostre contromisure. Adesso agiremo e faremo tutto quanto necessario”. Tanto per cominciare questo diventa un “preavviso di sfratto per i 50 Comuni che sversano nell’impianto dell’imprenditore Porcarelli, sopra a Rocca Cencia”. Cioe’, dice la sindaca, se Roma deve sversare per forza nel proprio Comune, allora quelle volumetrie servono tutte alla Capitale, e i Comuni limitrofi che oggi usano l’impianto dovranno fare posto e andare altrove. “Raggi – replica pero’ il capogruppo di LeU in Regione Daniele Ognibene – dovrebbe ricordare di essere anche il sindaco della citta’ metropolitana”. “Il nuovo piano persegue il principio sacrosanto – aggiunge il segretario provinciale Pd Rocco Maugliani – dell’autosufficienza delle realta’ territoriali, sia di Roma che della provincia. Raggi si assuma le proprie responsabilita’”.

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Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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