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Leicester, la squadra sotto choc per la morte del suo presidente. Rinviate le prossime partite

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Sembrava un sabato come tutti gli altri, Vichai Srivaddhanaprabha era salito a bordo del suo elicottero, come faceva dopo ogni partita del suo Leicester, il mezzo si era levato in volo ma dopo qualche istante lo schianto. Una palla di fuoco. E hanno perso la vita il presidente del club, due suoi collaboratori e i suoi due piloti.
Vichai Srivaddhanaprabha era un presidente visionario e molto amato dai suoi calciatori. Vardy e i suoi compagni sono sotto choc, quella partita contro il West Ham la ricorderanno a lungo.
Srivaddhanaprabha aveva 61 anni, da 8 era alla guida del Leicester, e le Foxes dopo poco gli avevano dato al soddisfazione di diventare campioni d’Inghilterra con Claudio Ranieri come coach: un club piccolo rispetto ai grandi del calcio inglese, ma con una grande armonia che aveva reso il team vincente.
Il Leicester City dopo l’incidente si è chiuso nel silenzio e ci ha messo un giorno per elaborare un comunicato che è più una lettera d’amore per l’uomo che voleva grandi le Foxes. Ve lo proponiamo.

“È con il più profondo rammarico e un cuore spezzato per tutti che confermiamo che il nostro Presidente, Vichai Srivaddhanaprabha, è stato tra quelli che hanno tragicamente perso la vita sabato sera quando un elicottero che lo trasportava e altre quattro persone, si è schiantato al di fuori del King Power Stadium. Nessuna delle cinque persone a bordo è sopravvissuta.
I pensieri principali di tutto il Club, sono con la famiglia Srivaddhanaprabha e le famiglie di tutti coloro che erano a bordo in questo momento di perdita indicibile.
In Khun Vichai, il mondo ha perso un grande uomo. Un uomo di bontà, di generosità e un uomo la cui vita è stata definita dall’amore che ha dedicato alla sua famiglia e da coloro che ha guidato con successo. Leicester City era una famiglia sotto la sua guida. È come una famiglia che piangeremo la sua scomparsa e manterremo la ricerca di una visione per il Club che ora è la sua eredità.
Un libro di condoglianze, che sarà condiviso con la famiglia Srivaddhanaprabha, sarà aperto al King Power Stadium dalle 8 del mattino di martedì 30 ottobre per i sostenitori che desiderano rendere omaggio.
I sostenitori che non possono visitare King Power Stadium che desiderano lasciare un messaggio, possono farlo attraverso un libro online di cordoglio, che sarà reso disponibile tramite lcfc.com a tempo debito.
Entrambe le partite della prima squadra di martedì contro il Southampton nella Coppa d’EFL e l’incontro contro il Feyenoord nella Premier League International Cup sono state posticipate.
Tutti al Club sono stati davvero toccati dalla straordinaria risposta della famiglia del calcio, i cui messaggi di sostegno e solidarietà sono stati profondamente apprezzati in questo momento difficile”.

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Lampo Dia dopo un minuto, colpo Lazio a Empoli

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Lazio che vince a Empoli di misura e sale a quota 63 punti: può ancora sperare nella qualificazione Champions League visti gli scontri diretti di questa giornata. I biancocelesti battono 1-0 in trasferta l’Empoli. Toscani che non sfruttano i risultati negativi delle dirette avversarie in corsa per la retrocessione. Era già accaduto nella gara contro la Roma, nel primo minuto di gioco anche la Lazio passa al ‘Carlo Castellani – Computer Gross Arena’: stavolta ci vogliono appena 54 secondi. Cross al centro dalla destra dell’ex Hysaj per Boulaye Dia che tutto solo controlla di petto e infila Vasquez con il piatto. Gara subito in salita per i toscani già costretti a inseguire.

La Lazio ha il controllo del gioco da subito con Guendouzi che dimostra di essere di altra categoria, mentre Castellanos è sempre pronto a essere servito e a rifinire per Dia e Zaccagni. Lo stesso argentino è molto pericoloso al 17′ con Guendouzi che recupera palla in mediana e rilancia l’azione ospite servendo l’attaccante sui 30 metri, il destro dopo la girata è potente ma non trova l’incrocio dei pali. L’Empoli ci prova comunque, nonostante mentalmente sia a terra dopo lo svantaggio e con la vittoria che manca dall’8 dicembre 2024. Al 38′ grossa ingenuità di Colombo che non toglie la gamba nel contrasto colpendo Gigot, per l’attaccante empolese è il secondo giallo in 4 minuti e arriva l’espulsione, era stato ammonito poco prima. Decisione molto contestata dall’Empoli che di fatto ha influenzato quasi tutta la gara. Scontro involontario, almeno così sembra dalle immagini, ma per il direttore di gara è altro giallo e conseguente cartellino rosso.

Nel finale di primo tempo possesso palla prolungato della Lazio, poi Guendouzi prova un tiro cross che gira tantissimo e sembra poter finire nell’angolino basso sul palo più lontano di Vasquez si allunga e mette in angolo. Nella ripresa al 7′ arriva il pareggio: sulla punizione calciata da Sambia, Solbakken spizza la sfera che con la deviazione di Romagnoli riesce a servire Viti per il tap-in sotto misura.

Il Var però richiama l’attenzione dell’arbitro Colombo: gol annullato il fuorigioco di Viti. Si va avanti con altre due chiare occasioni per la Lazio; al 28′ con Pedro che sfiora il palo e nel recupero con Isaksen che si vede parare un bel tiro da Vasquez. Finisce 0-1 per la Lazio: Baroni ancora imbattuto negli otto incroci tecnici contro D’Aversa. Con questo risultato i laziali hanno vinto tutte le ultime sei sfide di Serie A al Castellani-Computer Gross Arena contro l’Empoli. Per i toscani salgono a 20 le gare di fila senza vittorie (sei pari, 4 sconfitte).

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Sinner a Roma, sbarcato all’aeroporto di Ciampino

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Jannik Sinner (foto di archivio di Imagoeconomica) è arrivato nel primo pomeriggio all’aeroporto di Ciampino con un jet privato partito da Nizza. Dallo scalo romano, il numero uno del tennis si è diretto verso l’hotel. Dopo la sospensione di tre mesi, domani Sinner sarà impegnato in un allenamento al Foro Italico dove mercoledì inizieranno gli Internazionali d’Italia.

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Napoli, una sinfonia perfetta verso il tricolore: Di Lorenzo, Rrahmani e Lukaku suonano all’unisono

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Un’intesa perfetta dentro e fuori dal campo, una coralità di dichiarazioni che racconta lo spirito con cui il Napoli si sta avvicinando alle ultime tre tappe decisive verso lo scudetto. La capolista mantiene nervi saldi e piedi ben piantati a terra, forte di un gruppo unito che parla una sola lingua: quella del lavoro, della concentrazione e dell’equilibrio.

La difesa è il vero punto di forza

Il successo di misura a Lecce porta in dote la quarta partita consecutiva senza subire gol e la diciassettesima in stagione. Merito anche di Amir Rrahmani, pilastro difensivo del Napoli e stakanovista silenzioso: «È stata una gara difficile, ma abbiamo tenuto botta. Tutto parte dal lavoro degli attaccanti, quando pressano bene diventa più facile per noi dietro».

Una solidità difensiva da record, con soli 25 gol subiti: il miglior dato tra i top 5 campionati europei. Numeri che spiegano il primato.

Di Lorenzo: «Siamo mentalizzati, ma serve ancora attenzione»

Il capitano Giovanni Di Lorenzo invita tutti a non abbassare la guardia: «Vittoria pesante, ma non decisiva. Mancano tre gare e dobbiamo restare concentrati. Ci siamo guadagnati tutto sul campo e dipendiamo da noi stessi».

Il leader azzurro sottolinea la trasformazione di questa squadra: «Ripensando a come avevamo chiuso la scorsa stagione, è incredibile essere in testa. Dal ritiro di luglio abbiamo fatto tanti sacrifici. Ora serve massima concentrazione».

Lukaku: «Come diceva Kobe, il lavoro non è finito»

Il centravanti Romelu Lukaku, alla sua 130ª partita con Conte, si è visto annullare un gol per fuorigioco millimetrico, ma non perde l’ironia: «Colpa del mio 48,5 di piede».

Poi torna serio: «Dobbiamo restare concentrati, abbiamo tre punti di vantaggio ma non possiamo rilassarci. Come diceva Kobe Bryant, il lavoro non è ancora finito».

Sull’intesa con Raspadori e McTominay: «Stiamo trovando i giusti equilibri. Mettiamo sempre in difficoltà le difese».

E sulla Champions, un pensiero all’Inter: «Auguro loro il meglio, ma noi dobbiamo pensare solo al nostro cammino».

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