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Calcio: Napoli, Mertens compleanno con tampone. “Sono un fan degli infermieri per il lavoro che fanno”

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Che cosa può accomunare un Museo, una moglie spumeggiante ed un cane tenero e sbarazzino oltre a qualche milione di follower sui social? Il compleanno di ‘Ciro’ Dries Mertens, amatissimo calciatore del Napoli e belga ormai napoletanizzato. Sarebbe molto più facile dire chi NON gli ha fatto gli auguri: sua moglie Kat lo ha immortalato mentre ancora dormiva con tre foto postate su Instagram con gli occhi ancora chiusi mentre Juliette, l’amata cagnetta trovatella adottata dai coniugi Martens in un canile, gli riposava accanto. E proprio nel giorno del compleanno gli è toccato fare il tampone: un momento particolare per lui che muore dal voglia di tornare in campo e lo ha raccontato al portale belga Voetbalkrant.com. “Oggi un’infermiera è venuta  casa mia – ha detto Dries- per fare i test. Era contenta perché sua figlia è una mia grande tifosa. Ma io ho detto: ‘Io sono un tuo ammiratore per quello che fai, per il tuo lavoro. Qual è l’aspetto più difficile di questa situazione? ‘Andare a casa e non abbracciare i miei figli, ha detto, perché lavoro in ospedale? Davvero brutto”.

Il calciatore belga in quest’emergenza pur rispettando rigorosamente la quarantena è stato spesso impegnato nella gara di solidarietà per gli ospedali napoletani, per dare una mano alla ricerca: ha donato direttamente, poi ha messo in palio con la Fondazione Cannavaro Ferrara per dare una mano ai napoletani che ne hanno più bisogno  la maglia del record, del gol numero 121, quella di Napoli Barcellona (se l’è aggiudicata il Presidente De Laurentiis per 14 mila euro) e ha insistito sul donare: “Aiutiamo a comprare mascherine, spero che tutto questo finisca il prima possibile”.

Quelli del Museo Madre di Napoli sono auguri un po’ particolari: le giornate di quarantena trascorse da Martens nella casa affacciata sul mare di Posillipo sono diventati lo sfondo di una clip di Intervallo Napoli, progetto firmato da Eduardo Castaldo ed ispirato a Napoli svuotata dal Covid. ”Il giorno 39 della quarantena – scrive sul post Castaldo raccontando come ha immortalato il campione belga del Napoli su un terrazzo vista mare – andavo verso Mergellina dove il pomeriggio precedente era stato avvistato un delfino…l’incontro magico c’è stato perché invece del delfino c’era lui Dries Mertens. Perché i giocatori sono tanti e pochissimi tra loro sono i campioni, Altra cosa e ben piu’ rara sono i miti. Buon compleanno Dries”.

Anche il Napoli ha fatto gli auguri a Mertens postando su Twitter un video con alcuni dei suoi gol più’ belli, un video che si chiude con la rete al Barcellona e poi… Dries entra nelle case con la sua esultanza, indicando il logo del Napoli sulla maglia. Il club negli auguri sul sito ufficiale spiega che “A Dries vanno gli auguri del Presidente De Laurentiis e di tutta la SSC Napoli”. Chissà se vuol dire qualcosa, se quel contratto che lo consacrerebbe napoletano a tutti gli effetti lo ha firmato oppure no…

Tanti auguri anche dai suoi compagni di squadra, attuali e non solo. Perché Dries è uno che is fa voler bene davvero da tutti. Buon compleanno anche da noi di Juorno.it!

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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Napoli bello, Roma fortunata: è pari al Maradona

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– Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham permette ai giallorossi di tornare a casa con un punto abbastanza importante per la corsa alla Champions League. La squadra di De Rossi sale a 59 punti restando a -4 dal Bologna, ma vede accorciare l’Atalanta che ora e’ dietro di sole due lunghezze e con una gara da recuperare. Amaro in bocca invece per gli uomini di Calzona, che scivolano a -5 dal settimo posto della Lazio.

La prima nitida occasione del match capita al 6′ in favore dei giallorossi (sara’ l’unica del primo tempo), quando da corner del solito Dybala arriva una sponda area di Mancini che pesca Pellegrini, il cui colpo di testa termina di poco alto sopra la traversa. Dopo una prima parte di gara giocata a ritmi bassi da ambo le squadre, i partenopei provano a crescere dalla mezz’ora: Osimhen tenta da posizione defilata trovando la respinta di Svilar, graziato invece poco piu’ tardi da Anguissa che sbaglia tutto a tu per tu.

Al 40′ si fa vedere Kvaratskhelia con il suo classico destro a giro, deviato in tuffo ancora da un attento Svilar, mentre a pochi istanti dal riposo un colpo di testa di Di Lorenzo sfila di poco a lato. Nella ripresa il Napoli continua nella propria produzione offensiva, ma al 56′ e’ ancora decisivo un intervento di Svilar ad evitare il possibile vantaggio di Lobotka. Passano un paio di minuti e, dall’altra parte, e’ invece la Roma a trovare l’episodio per sbloccare: Azmoun va giu’ in area a contatto con Jesus, l’arbitro fischia il penalty e Dybala lo trasforma alla perfezione nell’1-0 ospite.

Gli azzurri non ci stanno e al 64′, grazie ad un pizzico di fortuna, la pareggiano con Olivera: l’esterno calcia di mancino da fuori area, Kristensen devia e di fatto mette fuori causa Svilar che stavolta non puo’ nulla. Il match prende ritmo e i partenopei in particolare ritrovano morale, sfiorando il vantaggio al 73′ con Osimhen, che svernicia Mancini in velocita’ ma trova un miracoloso Svilar davanti a se’. Nel finale succede di tutto: Osimhen porta avanti il Napoli grazie ad un calcio di rigore fischiato dopo un contatto tra Renato Sanches e Kvaratskhelia (decisivo intervento del Var), poi all’88’ la Roma trova il nuovo pari con un colpo di testa di Abraham, che segna dopo una sponda aerea da corner di Ndicka ed esulta dopo un altro intervento del Var (gol inizialmente annullato per offside).

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Guerra Ucraina

I russi avanzano a est. Kiev, ‘la situazione peggiora’

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Il tempo stringe: le truppe di Vladimir Putin continuano ad avanzare sul fronte orientale ucraino e bombardano a tappeto il Paese in quelli che sembrano i preparativi per una nuova offensiva estiva. Kiev avverte che “la situazione è peggiorata” e non può far altro che attendere l’arrivo degli aiuti americani per frenare l’avanzata russa o meglio ancora respingerla.

“Il terrore russo è possibile solo perché abbiamo meno armi e soluzioni per proteggere la vita di quanto la Russia abbia la capacità di distruggere”, ha sintetizzato il presidente Volodymir Zelensky. “Tutti sanno quanto siano efficaci i Petriot e altri moderni sistemi di difesa aerea. Ne abbiamo bisogno qui in Ucraina. Meno il Cremlino ottiene con il terrore, più sarà interessato a trovare la pace. Dobbiamo costringere la Russia a farlo insieme”, ha ribadito. Politico ha rivelato che lo scorso dicembre il leader ucraino, incontrando lo speaker della Camera Usa, Mike Johnson, aveva sottolineato che senza l’aiuto militare Usa gli ucraini sarebbero stati in grado di reggere “fino a marzo o aprile”.

Le lancette corrono, e i russi nel frattempo da settimane strappano vittorie e avanzate, che sebbene si traducano in una manciata di chilometri potrebbero determinare le sorti del conflitto perlomeno nei prossimi mesi. Da ultimo, Mosca ha annunciato di aver preso il controllo dell’insediamento di Novobakhmutovka, nell’autoproclamata repubblica del Donetsk, a una decina di chilometri da Avdiivka. E’ la terza località a cadere in poche settimane, a cui si aggiunge una ulteriore avanzata nella regione settentrionale di Kharkiv, dove prosegue il diluvio di bombardamenti e dove Kiev è corsa ai ripari posizionando tank e pezzi d’artiglieria. Nel complesso “la situazione è peggiorata”, ha ammesso il capo delle Forze armate Oleksandr Syrsky: i russi hanno ottenuto dei “successi tattici”, non rilevanti ma significativi. Nelle ultime 24 ore, riferisce la Difesa ucraina, i russi hanno compiuto “32 attacchi missilistici, 64 aerei e 60 con i razzi Mlrs”.

Più di 110 insediamenti “nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia – dove ogni giorno si contano centinaia di colpi e attacchi con sciami di droni -, Dnipropetrovsk, Kherson e Mykolaiv hanno subito il fuoco dell’artiglieria”. Secondo fonti dell’intelligence occidentale rilanciate dai media internazionali, la strategia di Mosca punta a creare le condizioni per una nuova offensiva prevista in estate ma anche, forse soprattutto, a guadagnare posizioni proprio in vista dell’arrivo dei miliardi di dollari di aiuti militari americani, quindi Patriot, munizioni di artiglieria e sistemi anti-droni. Per questo, si sottolinea, nel breve termine i russi potrebbero strappare altro territorio a est nell’area di Avdiivka, e puntare alla conquista di Chasiv Yar, situata più a nord.

“Fra gli ucraini sta crescendo il panico al fronte”, specialmente su quello del Donbass, ha detto provocatoriamente il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: “Occorre mantenere la pressione sul nemico”. In questo quadro Mosca, rivela ancora Politico citando gli 007 Usa, sta dislocando nuovamente sul campo di battaglia migliaia di militari mercenari inquadrati nel Gruppo Wagner di Yevgeny Prigozhin: “Un gruppo legato alla Guardia nazionale è già in Ucraina e sta subendo perdite. Altri due operano al comando dell’intelligence militare, mentre un quarto gruppo si sta riorganizzando in Africa”.

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