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Cronache

Parenti vittime del ponte Morandi, pagina non è ancora chiusa

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Una giornata “dalle sensazioni contrastanti”, perche’ “osservare un ponte che torna su vuol dire anche ricordare quello crollato”. Due immagini forti, che testimoniano come “l’angoscia sia ancora viva” tra i parenti delle vittime del ponte Morandi. Genitori, zii, figli e nipoti: 43 famiglie che non riescono a scrollarsi di dosso la tragedia del crollo neppure oggi che il nuovo Ponte di Genova e’ stato completato, i suoi 1.067 metri che diventano il simbolo di un Paese che vuole rinascere. Ma non dimenticare. “Ha ragione il premier Conte, oggi non e’ una festa ma un momento in cui ripartire con la vita”, afferma Egle Possetti, presidente del comitato ‘Vittime del Morandi’. Il disastro di Genova ha cancellato la sua famiglia: con la sorella Claudia, 48 anni appena, sono morti i due nipoti, Camilla e Manuele Bellasio di 12 e 16 anni, e il cognato Andrea Vittone, 49 anni. Con la sorella formava una coppia affiatata, che aveva trovato l’amore da poco: si erano sposati venti giorni prima del crollo. La coppia era da poco tornata dal viaggio di nozze negli Stati Uniti, dove era stata con i due ragazzi. Approfittando degli ultimi giorni di vacanza aveva deciso di trascorrere sulla Riviera ligure di Levante un giorno al mare, uno solo, ma il crollo del ponte se li e’ portati via. Egle non era a Genova questa mattina, quando le sirene del cantiere hanno accolto con un fischio il varo dell’ultima campata d’acciaio del viadotto, la diciannovesima, perche’ impegnata al lavoro. “Se quest’opera ci aiutera’ a ritrovare la consapevolezza che le infrastrutture vanno controllate in un certo modo, allora sara’ un giorno utile, da segnare sul calendario come un momento positivo”, osserva, rivolgendo “un plauso” a “tutti gli operai e alle maestranze” che hanno lavorato senza sosta in questi giorni. “Hanno fatto un lavoro eccellente – dice – in condizioni davvero difficili”. Di festa, pero’, non vuol sentir parlare. “Preferisco si parli di normalita’ – dice Egle Possetti – come in questi giorni ha detto bene Renzo Piano”, l’archistar che ha progettato il nuovo ponte. Per lei quel viadotto che si sbriciola sotto la pioggia inghiottendo i suoi cari “non e’ ancora una pagina chiusa”. E non lo e’ neppure per le famiglie delle altre vittime, il 14 agosto di due anni fa scolpito nella mente, e nei cuore, come il peggiore degli incubi. “Abbiamo bisogno di altro tempo – conclude Egle – E, soprattutto, abbiamo bisogno di giustizia…”.

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In 41 intossicati in piscina per una perdita di cloro: 11 in ospedale, 5 sono bambini

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Sono 41 tra adulti e bambini, 11 delle quali sono state portate in ospedale, le persone coinvolte dalla “fuoriuscita di miscela di cloro” in una piscina di via Procaccini a Milano. Il 118 rende noto che le persone coinvolte e valutate sul posto dal personale di Areu sono 41 (di cui 28 bambini e 13 adulti) mentre sono 11 quelle portate in ospedale (5 bambini e 6 adulti) tutti con sintomi respiratori (tosse e irritazione delle vie aeree) e tutti in codice verde tranne due adulti in codice giallo. Il 118 è intervenuto con un mezzo per le maxi emergenze e sette ambulanze. Sono intervenuti anche ì vigili del fuoco e la Protezione civile.

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Corruzione, il sindaco Marco Bucci: non so nulla, andiamo avanti

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“Ovviamente siamo garantisti, quindi sino a quando le cose non si sapranno, non ci esprimiamo. Io non so assolutamente nulla di quello che è successo. Ho letto solo le notizie e non ho ancora capito. Quello che so è che abbiamo fatto il lavoro come deve essere fatto. Penso che è stato dimostrato da tante cose. Continuiamo andare avanti. C’è una città da portare avanti con un piano strategico ben preciso e 7 miliardi da investire. Su questo si va avanti a velocità forse ancora maggiore”. Così il sindaco di Genova Marco Bucci sulla inchiesta per Corruzione che ha portato agli arresti domiciliari per il presidente ligure Giovanni Toti.

“Il messaggio è che bisogna fare le cose, farle ancora meglio e ovviamente stare attenti che non ci sia nessun tipo di inquinamento – ha aggiunto Bucci -. Dico solo che noi faremo tutto possibile perché non si blocchino le istituzioni, anzi deve essere un messaggio per andare avanti”.

“Poi io sono garantista, ovviamente e quindi voglio aspettare tutti i gradi di giudizio. E comunque, in ogni caso, piena fiducia nella magistratura – ha aggiunto il sindaco -. Io commento quello che è la mia parte, cioè quella della città e quello che le nostre amministrazioni devono fare per la città, che continuerà non solo alla stessa velocità di prima, con la stessa tenacia di prima e la stessa forza di prima, ma forse ancora di più, proprio per dimostrare che le cose si devono fare bene. Dal punto di vista umano non può far altro che dispiacermi, però magari poi non c’è nulla, quindi è inutile fare questi commenti adesso perché hanno poco senso. Quello che ha senso adesso è dire che bisogna portare avanti le cose e farle nel modo migliore possibile”.

“Vi ricordate quanto avevo detto dopo il crollo del Morandi? Quel giorno ho detto che la città non è in ginocchio. Anche adesso nessuno di noi è in ginocchio, Anzi, siamo in piedi e con ancora maggiore energia, perché vogliamo dimostrare che le cose si fanno bene”.

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Corruzione, arrestato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti

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Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è agli arresti domiciliari nell’ambito di una inchiesta della Dda genovese e della guardia di finanza. L’accusa è di corruzione.

Al Presidente della Regione Liguria si contesta di avere accettato da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro a fronte di più impegni : quelli di “trovare una soluzione” per la trasformazione della spiaggia di Punta Dell’Olmo da “libera” a “privata”;agevolare l’iter di una pratica edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell’Olmo di interesse di Aldo Spinelli e Roberto Spinelli e pendente presso gli uffici regionali; velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova S.r.l. (controllata al 55% dalla Spinelli.) pendente innanzi al Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, approvata il 2.12.2021; assegnare a Spinelli gli spazi portuali ex Carbonile ITAR e Carbonile Levante (assegnazione avvenuta rispettivamente in data 7.6.22 e in data 19.12.22); assegnare a Spinelli un’area demaniale in uso al concessionario Società Autostrade (ASPI), 3 ; agevolare l’imprenditore nella pratica del “tombamento” di Calata Concenter (approvata dal Comitato di Gestione in data 29.7.2022).

Ai domiciliari anche il terminalista genovese Aldo Spinelli. In carcere invece l’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, oggi amministratore delegato di Iren. Secondo l’inchiesta che ha portato ai domiciliari il presidente della Regione Liguria, coordinata dai pm Federico Manotti e Luca Monteverde, l’imprenditore avrebbe dato soldi a Toti per ottenere in cambio favori come la concessione a Spinelli per le aree del terminal Rinfuse.

 

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