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Cronache

Zanardi, una vita sempre al limite: ora è in fin di vita dopo uno schianto con la sua handbike

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E’ accaduto all’altezza di una curva, lungo la statale 146 che da Pienza porta a San Quirico d’Orcia (Siena) l’incidente che ha coinvolto questo pomeriggio, intorno alle 16:45, Alex Zanardi, 53 anni. Da quanto appreso l’handbike del pilota stava procedendo in discesa quando si e’ scontrata con un camion che procedeva in direzione opposta. Da chiarire se sia stato Zanardi a sbandare. Il pilota era insieme a un’altra decina di partecipanti della staffetta di atleti paralimpici Obiettivo Tricolore: si erano staccati di circa un km dal gruppo piu’ numeroso. Da Pienza dovevano raggiungere San Quirico.

Una vita sempre al limite, comunque al massimo. Alex Zanardi ha guardata in faccia la morte 19 anni fa, su un circuito tedesco, ma non si e’ lasciato spaventare: ed anzi, dopo esserle sfuggito, e’ ripartito con ancora piu’ entusiasmo e voglia di vivere, di non lasciarsi abbattere, di andare veloce Doti che negli anni successivi lo hanno aiutato prima a tornare in pista, poi a scoprire la passione per il paraciclismo, fino a vincere quattro ori olimpici tra Londra 2012 e Rio 2016, oltre a otto mondiali su strada. E ancora i libri autobiografici e divulgativi, le conduzioni televisive in Rai. Particolarmente apprezzata quella del programma ‘Sfide’. Bolognese, 53 anni, Zanardi e’ nato con la passione per la velocita’ e le corse in auto.

Nemmeno la morte della sorella maggiore in un incidente stradale, nel 1979, lo aveva fatto desistere. Il 15 settembre 2001, sulla pista del Lausitzring, l’incidente che avrebbe distrutto chiunque con meno vitalita’ della sua. Durante una gara della Formula Cart la sua Honda-Reynard, intraversatasi all’uscita dalla corsia dei box, viene centrata dalla vettura del canadese Alex Tagliani. L’urto e’ violentissimo e Alex riporta l’amputazione traumatica di entrambe le gambe.

Rischia di morire dissanguato, ma non perde mai conoscenza. In qualche modo riescono a portarlo vivo in ospedale, a Berlino. Seguiranno mesi di sofferenza scandita dalle operazioni, il lento recupero, il riscatto, il ritorno. A 14 anni il papa’ gli aveva regalato il primo kart. Cosi’ aveva cominciato Zanardi, per poi fare la trafila nelle formula minori ed approdare in Formula 1, nel 1991, con la Jordan.

Nel Circus sarebbe rimasto fino al 1994, guidando anche per la Lotus. I risultati pero’ non sono quelli attesi e, rimasto senza sedile, Zanardi si trasferisce negli Stati Uniti, dove si dedica alla Formula Cart. Tra il ’96 ed il ’98 le sue stagioni migliori, durante le quali lotta per il titolo. La F1 si ricorda di lui e nel 1999 Frank Williams lo vuole sulla sua macchina.

Ma non e’ un ritorno fortunato ed il pilota bolognese chiude la carriera con un bilancio di 44 gran premi, ma appena un punto raccolto. Decide di tornare alla Formula Cart, fino all’incidente in Germania. Il 2 giugno Zanardi aveva condotto, su Rai 1, in occasione della Festa della Repubblica, ‘Storie tricolori-Non mollare mai’. Un titolo perfetto per il suo passato, e allo stesso tempo profetico.

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Napoli: ‘meglio in carcere che a casa con mia moglie’ e si fa arrestare

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Preferisce il carcere agli arresti domiciliari con la moglie e si fa arrestare. È successo a Napoli, dove un 33enne del centro storico ha evaso i domiciliari presentandosi ai Carabinieri nella Caserma Pastrengo. Qui l’uomo ha chiesto di parlare con un maresciallo, spiegando che non voleva più scontare la pena in casa ma in carcere, lontano dalla moglie con la quale poco prima aveva litigato, decidendo così di uscire dall’abitazione. I Carabinieri lo hanno arrestato per evasione. Il 33enne ha così trascorso la notte in camera di sicurezza, in attesa di conoscere la decisione del giudice sul suo prossimo collocamento.

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Cronache

Arrestato usuraio, aveva presta 250mila euro e ne pretendeva 1,5 mln

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Dopo aver prestato 250mila euro a un imprenditore caduto in difficoltà economiche, ha preteso la restituzione di oltre 1,5 milioni di euro. E quando lo stesso imprenditore, non riuscendo a sostenere il piano di ammortamento, è diventato non regolare nei pagamenti, è scattata un’escalation di gravi minacce rivolte a lui e ai suoi familiari. Un uomo residente a Scafati (Salerno), pregiudicato, è stato arrestato dalla Polizia di Stato in quanto gravemente indiziato di tentata estorsione aggravata e usura aggravata.

La vicenda è stata ricostruita attraverso le indagini condotte dalla Squadra mobile di Salerno e dal Commissariato di Nocera Inferiore, con il coordinamento della Procura di Nocera Inferiore, scattate a seguito della denuncia presentata dalla vittima. L’uomo arrestato aveva concesso all’imprenditore prestiti a tassi usurari per un importo complessivo di 250mila euro, imponendo la restituzione del mutuo con rate mensili di 18mila euro per la durata di 7 anni, pretendendo quindi in corrispettivo una somma complessiva pari a 1.512.000 euro.

L’imprenditore, che si era già visto negare ogni richiesta di rimodulazione del debito da parte dal creditore, non riuscendo a sostenere il piano di ammortamento, di recente era diventato non regolare nei pagamenti e, a fronte di ciò, si era vista imposta la dazione di ulteriori somme a titolo di “penale”. All’aumento dell’insoluto, l’indagato ha quindi attuato un’escalation di gravi minacce rivolte alla vittima e ai suoi familiari, presentandosi più volte nella sede dell’attività commerciale e stazionando nei paraggi in attesa dell’imprenditore.

In occasione dell’ultimo incontro, in particolare, l’indagato ha minacciato la vittima e sua figlia, arrivando quasi ad aggredire fisicamente quest’ultima, pretendendo l’immediato pagamento delle somme imposte dietro la minaccia di gravi e violente ritorsioni, prospettando l’incendio dell’impresa, nonché imponendo la sottoscrizione di atti fittizi di trasferimento di proprietà. A seguito di perquisizione nell’abitazione dell’indagato è stato trovato denaro contante per complessivi 65mila euro e oggetti preziosi, nascosti nel doppio fondo di un mobile.

Le indagini hanno consentito di far emergere come l’imprenditore si fosse rivolto all’uomo arrestato per far fronte alle asfissianti pretese economiche di altro soggetto, il quale a sua volta gli aveva imposto tassi di interesse usurari. Questo ulteriore soggetto, già destinatario di un decreto di perquisizione e sequestro, e la moglie dell’arrestato, intervenuta a sua volta per sollecitare le riscossioni usurarie, sono indagati a piede libero.

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Uomo morto dopo caduta in strada ma carabinieri indagano

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Un uomo di origina africana tra i 35 e i 45 anni è morto la notte scorsa all’ospedale del Mare di Napoli. L’uomo, al momento non identificato, era arrivato verso le 18 di ieri in codice rosso per “trauma cranico isolato ed otorragia”. La vittima è deceduta per arresto cardiocircolatorio e da una prima ricostruzione i militari hanno accertato che il personale del 118 aveva soccorso l’uomo in piazza del mercato altezza Caritas. Le cause del decesso sembrano essere riconducibili a una caduta. Indagini in corso da parte dei carabinieri della stazione Napoli Borgo Loreto con la Procura di Napoli che ha disposto il sequestro della salma per il successivo esame autoptico.

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