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Wimbledon: Alcaraz in semifinale, sfiderà Medvedev

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Sarà tra Daniil Medvedev e Carlos Alcaraz la seconda semifinale del torneo di Wimbledon. Il russo ha recuperato uno svantaggio di 2 set ad 1, per vincere al quinto set (6-4, 1-6, 4-6, 7-6(4), 6-1) sulla rivelazione del torneo, lo statunitense Christopher Eubanks, n.43 del ranking, all’esordio sui prati di Church Road. Alla quinta partecipazione a Wimbledon, dove non era mai andato oltre i 16mi, il 27 anni di Mosca ha conquistato la sua sesta semifinale Slam.

Venerdì dall’altra parte della rete troverà il n.1 al mondo, vincente in tre set – 7-6(3), 6-4, 6-4 – su Holger Rune. Per entrambi sarà la prima semifinale a Wimbledon. Il campione 20enne di El Palmar Murcia, che allunga così a dieci le vittorie di fila sull’erba dopo aver ottenuto la vittoria al Queen’s). Bilancio in perfetta parità tra i due ma è a favore di Medvedev l’unico precedente sull’erba londinese (2021). Si è completato anche il quadro delle semifinali femminili. In poco meno di due ore, la tunisina Ons Jabeur vendica la sconfitta subita nella finale dello scorso anno, battendo in tre set Elena Rybakina: giovedì se la vedrà contro Aryna Sabalenka, che si è sbarazzata senza indugi di Madison Keys. Ha dovuto attendere 12 mesi, ma Jabeur è riuscita a prendersi l’attesa rivincita: contro la campionessa in carica, favorita n.3 del seeding, la 28 anni di Ksar El Hellar dopo aver perso il primo set si è aggiudicata il match per 6-7, 6-4, 6-1.

“Sono molto felice, anche perché ho saputo controllare le mie emozioni – le parole della tunisina -. Ho fatto di tutto, ho urlato, mi sono arrabbiata, poi mi sono calmata e concentrata. Spero di riuscirci anche nel prossimo incontro”. Che giocherà contro Aryna Sabalenka, n.2 al mondo e del seeding, avanti 3-1 nei precedenti. Alla quinta partecipazione ai Championships, la 25enne di Minsk si è imposta d’autorevolezza sulla statunitense Madison Keys (6-2, 6-4), guadagnando la seconda semifinale all’All England Club dopo quella del 2021, la terza di fila in un torneo Slam (impreziosita dal trionfo di Melbourne): impresa riuscita l’ultima volta a Serena Williams nel 2016.

Una costanza che si riflette anche nei match vinti da gennaio, già 40, abbastanza per ipotecare un posto nelle Finals di fine anno. E che l’interessata fa risalire proprio all’esclusione da Wimbledon dello scorso anno, quando l’organizzazione aveva vietato la partecipazione ai giocatori di Russia e Bielorussia. Diversamente dalla connazionale Viktoria Azarenka, fischiata nel match perso contro l’ucraina Elina Svitolina, Sabalenka non si è lamentata per il tifo sbilanciato a favore della rivale. “Me lo aspettavo ma comunque l’atmosfera sul Centrale è stata fantastica”, ha tagliato corto la bielorussa, che in caso di approdo in finale, diventerà la nuova n.1 al mondo, detronizzando Iga Swiatek. E la polacca, pur eliminata, è finita nel mirino dei media russi, che la accusano, secondo quanto si scrive a Kiev, di aver perso con Svitolina grazie ad “uno smaccato accordo a tavolino, una combine” fra la Polonia, il Regno Unito e l’Ucraina per “risollevare il morale degli ucraini vista l’inconcludente controffensiva al fronte”.

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Calcio a 5, Italservice denuncia: aggrediti nel post partita con Benevento con calci e pugni

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Aggrediti con calci e pugni da una ventina di persone (tesserati e non) i giocatori, lo staff e i dirigenti dell’Italservice Pesaro, dopo il pareggio per 4-4 maturato sul campo del Benevento, valevole per il campionato di serie A di Futsal. I biancorossi, fa sapere la società dal proprio sito, sarebbero stati vittima di un’aggressione violenta all’interno degli spogliatoi al termine della gara: i fatti si sono verificati immediatamente dopo il triplice fischio.

La squadra, rientrata negli spogliatoi per il consueto post-gara, riferisce il club, sarebbe stata raggiunta e aggredita da almeno una ventina di persone del posto, tra tesserati e non. Il primo a essere colpito risulterebbe il tecnico dei biancorossi, Paolo Del Grosso, seguito poi da tutto il gruppo squadra. Calci, pugni e insulti in un clima surreale, il tutto sotto gli occhi del commissario di campo, rimasto apparentemente impotente di fronte all’escalation di violenza.

La società ha subito allertato le forze dell’ordine e ha annunciato che presenterà denuncia formale contro ignoti, affinché siano individuati e perseguiti i responsabili di quella che viene definita “una violenza senza precedenti”. “Follia, vergogna – si legge nella nota del club – avremmo voluto parlare di sport, della partita, come sempre. Invece siamo costretti a raccontare l’inimmaginabile”.

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MotoGp: prima volta Marquez Jr a Jerez,Bagnaia sul podio

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Prima vittoria in MotoGP per Alex Marquez, che trionfa sulla Ducati del Team Gresini a Jerez e torna in testa al Mondiale. Ora lo spagnolo ha 1 punto di vantaggio su suo fratello Marc, scivolato nel corso del terzo giro e dodicesimo al traguardo con la sua Ducati ufficiale danneggiata. Sul podio anche Fabio Quartararo su Yamaha e Francesco Bagnaia che si ritrova così a -20 punti dal leader della classifica. Ai piedi del podio ha chiuso la Ktm Tech 3 di un convincente Maverick Vinales, seguito dalla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio. Domenica invece da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima ha commesso un errore in partenza, poi è riuscito a rimontare, ma ha chiuso la sua gara nella ghiaia al 17° giro.

Il team ha fatto sapere che la botta gli è costata un problema alla cervicale che mette a rischio la sua presenza nei test di lunedì. Al 6° e 7° posto hanno tagliato il traguardo le Ktm ufficiali di Binder e Acosta, mentre al 9° si è piazzata l’altra Tech 3 di Bastianini. In zona punti anche Marini con la Honda ufficiale (10°) e Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale (15° dopo un lungo al primo giro e una gara tutta nelle retrovie). Sul circuito di casa trionfa il Marquez che non t’aspetti: in assenza del fratello maggiore, ci pensa Alex a far gioire il pubblico spagnolo. Dopo cinque anni e mezzo in MotoGP e ben otto secondi posti tra Sprint e GP in questa stagione è stata finalmente la domenica di Alex. Davanti al proprio pubblico il catalano ha potuto festeggiare la prima vittoria nella classe regina al termine di una gara senza storia. Fatto passare qualche giro di studio, il pilota del Team Gresini sorpassa Bagnaia e si piazza in seconda posizione all’inseguimento di Quartararo partito in pole position. Il francese della Yamaha (che torna sul podio dopo due anni) si difende, ma deve arrendersi all’undicesimo giro, quando Marquez Jr piazza l’attacco alla prima staccata.

Il francese accusa il colpo e viene subito braccato anche da Bagnaia. Pecco non riesce a passare e intanto Alex prende il largo, toccando un vantaggio superiore ai due secondi. È il momento decisivo. Marquez vola verso la vittoria, mentre Quartararo si difende egregiamente. Ottimo quarto posto per Maverick Vinales, vicino al podio. “È stata una sensazione meravigliosa – commenta la sua prima vittoria Alex Marquez- Non mi potevo immaginare una prima vittoria a Jerez, in Spagna, davanti al nostro pubblico, è stato impressionante. Lo meritava anche il pubblico, le curve 9-10 sono un patrimonio dell’umanità. Meritavano di essere salutati. Sono super contento, penso che abbiamo fatto un capolavoro tutto il weekend, è impressionante. Da ieri a oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ci è mancato il passo per sabato, ma dalla Sprint a oggi siamo migliorati. Questa mattina la moto era migliore, ed era chiaro che potevamo lottare con la media dietro. Con Marc in pista non so se avremmo potuto vincere, ma almeno lottare sì”.

Tutto sommato soddisfatto anche Bagnaia: “Nei primi giri ero molto tranquillo, ho fatto la bagarre con Marc Marquez, dopo mi sono messo a spingere per andare a prendere Quartararo, ma una volta che gli sono arrivato sotto, non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo e da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state le Curve 11 e 12, che invece Alex riusciva a fare veramente forte. Non mi piacciono questo tipo di gare, perché forse per evitare errori non mi metto nelle condizioni di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problemi, dovremo analizzare e capire. In ogni caso – conclude il pilota italiano della Ducati ufficiale – ho visto che Marc non era più nelle posizioni di testa e quindi era una buona giornata per recuperare punti”.

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McTominay si gode la doppietta e il soprannome: “Mcfratm è il più bello”

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Scott McTominay si prende la scena e il cuore dei tifosi del Napoli. Dopo la doppietta decisiva contro il Torino, che ha regalato agli azzurri una vittoria per 2-0 al Maradona, il centrocampista scozzese si è raccontato ai microfoni di Dazn con entusiasmo e gratitudine.

“Mcfratm è il miglior soprannome”

«Mcfratm è il miglior soprannome che i tifosi potessero inventare» ha dichiarato McTominay, sorridendo. Il soprannome, che gioca con il termine napoletano “fratm” (fratello), ha colpito particolarmente il giocatore, ormai sempre più integrato nel tessuto emotivo della città.

Numeri da protagonista

Con la doppietta di ieri sera, McTominay ha raggiunto quota 11 gol in campionato, con ben 5 reti realizzate nelle ultime tre partite. Una striscia entusiasmante, impreziosita da due doppiette consecutive contro Empoli e Torino, che conferma il suo momento di forma straordinario.

“Calma e lavoro: questa la chiave”

Parlando delle ambizioni del Napoli, McTominay ha ricordato l’approccio mentale della squadra: «Ci dicevano sin dall’inizio di stare calmi, di lavorare partita per partita e vedere che cosa sarebbe successo. Non abbiamo pensato di emulare il Napoli campione di due anni fa, che era di altissimo livello, ma ci siamo concentrati sul nostro percorso, con umiltà e determinazione».

 

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