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Vox in piazza contro amnistia a catalanisti, in 100mila a Madrid

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Oltre 100mila persone hanno invaso Madrid per protestare contro il leader del Psoe Pedro Sanchez e la sua intenzione di concedere l’amnistia agli esponenti catalanisti pur di ottenere i loro voti necessari per tornare al governo. Una enorme massa di gente s’è raccolta nella centralissima Plaza Colon, rispondendo all’appello lanciato dalla Fondazione Denaes (Difes della Nazione spagnola) molto vicina al partito di estrema destra Vox. Tanti, tantissimi, con le loro bandiere spagnole, se si paragona questa iniziativa a quella convocata dal Pp, lo scorso 24 settembre, quando parteciparono in meno della metà, circa 40mila persone. La mobilitazione, il cui slogan era “contro l’amnistia e contro il golpe di Sánchez”, arriva all’indomani della riunione del Psoe in cui il premier incaricato, per la prima volta nella sua carriera politica, ha esplicitamente citato l’amnistia, dicendo che intende approvarla “per il bene della Spagna, a difesa della convivenza tra i cittadini”.

Sanchez, che in passato si era sempre detto contrario a una mossa di questo tipo, ha ammesso che “il politica il coraggio a volte si manifesta facendo di necessità virtù”. “Si tratta di una misura – ha concluso – necessaria perchè la Spagna possa avere un altro governo progressista e evitare che, invece, ci possa essere un esecutivo di estrema destra”. A questo punto il negoziato con i partiti indipendentisti catalani, Erc e Junt, entra nel vivo. Ad ogni modo l’eventuale accordo per essere attuato dovrà essere approvato dagli iscritti del Psoe. A partire da domani, sino a sabato mattina, i circa 172mila aderenti al Partito socialista operaio spagnolo potranno rispondere sì o no, su una piattaforma online, al seguente quesito: “Appoggi l’accordo per formare un governo cn Sumar e con le altre forze politiche?”. Una consultazione che, a giudicare dall’applauso convinto che ieri ha accolto le parole di Sanchez, tutti giudicano poco più che una formalità.

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Mitsotakis oggi in visita a Ankara per incontro con Erdogan

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Il premier greco Kyriakos Mitsotakis verrà ricevuto oggi a Ankara dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan: l’incontro inizierà intorno alle 16.00, ora locale; seguiranno le dichiarazioni congiunte alla stampa e una cena, dopo la quale Mitsotakis tornerà ad Atene, riporta Kathimerini. Si tratta della prima visita istituzionale di Mitsotakis ad Ankara – nel marzo 2022 aveva incontrato il presidente turco a Istanbul – e della prima visita negli ultimi cinque anni di un premier greco nella capitale turca. L’obiettivo della Grecia, riporta Kathimerini, è quello di “evitare attriti e di confermare la chimica personale raggiunta tra i due leader nell’ultimo anno”.

Le difficoltà nel mantenere un clima disteso sono riaffiorate recentemente sia dopo l’annuncio della creazione di un parco marino nell’Egeo da parte di Atene, sia con la decisione di Erdogan di riaprire a Istanbul l’ex chiesa bizantina di San Salvatore in Chora, convertita in moschea, nei giorni della pasqua ortodossa. Questa visita, che fa seguito a quella del presidente turco nella capitale greca lo scorso dicembre, dove i due leader hanno firmato una Dichiarazione di amicizia e buon vicinato, rientra in una fase di “risoluzione dei problemi”, ha dichiarato Erdogan a Kathimerini. “Spetta a noi calmare le relazioni tra i due Paesi (…) per garantire che la pace e la tranquillità regnino per sempre su entrambe le sponde dell’Egeo”, ha aggiunto il presidente turco, affermando di voler “elevare il livello delle relazioni bilaterali a un livello senza precedenti”. Parole di distensione ricalcate dal premier greco, che in un’intervista al quotidiano turco Milliyet, ha ribadito di voler “procedere su un percorso costruttivo” perché “non siamo nemici, siamo vicini”.

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Mosca: bilancio finale vittime Belgorod è di 15 morti

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E’ di 15 morti e 17 persone tratte in salvo il bilancio finale del crollo parziale di un condominio residenziale di 10 piani nella città russa sudoccidentale di Belgorod, colpita ieri da un attacco ucraino. Lo ha reso noto stamattina a operazioni di ricerca terminate il Ministero per le Emergenze russo, citato dall’agenzia di stampa Tass.

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Dramma ad Algeri, 5 bambini annegati in una gita scolastica

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Una gita scolastica in Algeria si è trasformata in dramma: cinque bambini sono morti annegati ad Algeri, mentre altri due sono ancora ricoverati in terapia intensiva. Lo riferisce un comunicato della protezione civile pubblicato nella tarda serata di ieri su Facebook. La stessa fonte ha indicato che le sue squadre sono intervenute intorno alle 19:30 ora locale (20:30 ora di Roma) per recuperare sei bambini sulla spiaggia del Parco Sablette, sulla baia di Algeri. La nota spiega che un bambino è stato recuperato morto sul posto, mentre altri sei sono stati trasferiti all’ospedale universitario Mustapha Pacha nel centro della città, dove quattro di loro sono morti dopo numerosi tentativi di rianimazione . Da parte sua, la radio ufficiale algerina ha riferito che i bambini provenivano dalla provincia di Médéa (100 chilometri a sud di Algeri). I Dati ufficiali della protezione civile algerina mostrano che l’anno scorso più di 200 persone sono annegate al mare, stagni e dighe.

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