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Vile aggressione camorristica al consigliere regionale Borrelli, massacrato di botte per le sue battaglie di legalità

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Una aggressione vigliacca e violenta. Una aggressione di una violenza inaudita. Portata termine in branco nei confronti di
Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale della Campania che da sempre battaglia quotidianamente su temi importanti della legalità a Napoli e non solo.


Questa volta Borrelli  è stato violentemente aggredito davanti al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli da uomini e donne. Borrelli era andato al nosocomio per mostrare le immagini di una struttura che all’esterno non è più in mano a camorristi e parcheggiatori abusivi ma libera e fruibile.

 

L’aggressione è avvenuta poco dopo le 12 mentre Borrelli, da sempre impegnato contro la lotta ai parcheggiatori abusivi, stava documentando come all’ingresso del nosocomio non ci fossero più i delinquenti che fino a qualche tempo fa minacciavano, ricattavano ed estorcevano denaro per la sosta  delle auto.

 

Improvvisamente, così come denunciato alla polizia e visibile su alcuni video pubblicati da Borrelli e dal suo staff, è stato raggiunto da un pugno sferrato da un uomo. Tramortito dal colpo, il consigliere è caduto ed è stato raggiunto da calci e schiaffi anche sferrati da due donne. La violenza è tanto più grave perché i colpi peggiori sono stati sferrati proprio mentre Borrelli era a terra tramortito dal colpo a tradimento di un energumeno violento e delinquente. Dal video si possono desumere anche le volgarità, gli insulti legati di certi rifiuti della società napoletana contro l’attività politica di Borrelli.

 

Le immagini riprese dal telefonino cellulare di una collaboratrice di Borrelli, riprendono la scena di violenza. Sono anche intervenute le guardie giurate del nosocomio e una di loro ha riportato una frattura al braccio. Borrelli è stato portato al Pronto soccorso dove è ricoverato in stato di choc, con ecchimosi in ogni parte del corpo, una frattura al setto nasale, tumefazioni, commozione e sospette fratture. Sono lesioni personali gravissime inferte ad un consigliere regionale che faceva attività politica. C’è un referto medico di 20 giorni di prognosi. Sulla base delle immagini della aggressione violentissima, la polizia in poche ore ha rintracciato e portato in questura alcuni dei soggetti partecipanti. Tre persone sono state fermate in relazione all’aggressione. I tre, entrambi residenti a Napoli, sono stati identificati dagli agenti dell’ Ufficio Prevenzione Generale e trasferiti in Questura. Borrelli era andato in quell’ospedale anche per esaltare l’attività della magistratura e delle forze di polizia che avevano liberato l’area da abusivi e camorristi. Molto gli attestati di solidarietà a Borrelli arrivati dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Dall’Ordine dei giornalisti. Da tutti i politici di ogni schieramento. Perché davanti a quelle immagini di violenza, l’unica risposta deve essere l’isolamento della parte marcia di Napoli.

Il consigliere regionale Francesco Borrelli, aggredito all’esterno dell’ospedale San Giovanni Bosco, ha riportato una frattura alle ossa nasali e un trauma cranico, con prognosi di 20 giorni. “Siamo stati vittime di un vero e proprio agguato. Mentre documentavamo la situazione attuale del San Giovanni Bosco, liberato dagli abusivi grazie alle nostre battaglie, siamo stati improvvisamente attaccati. Hanno scaraventato a terra Borrelli prendendolo a pugni e calci in faccia e allo stomaco. Come si puo’ notare anche dai video, uno degli aggressori ha afferrato la testa di Borrelli e cercato di spezzargli l’osso del collo per ammazzarlo, una scena agghiacciante. Una donna ha anche esplicitamente menzionato l’intenzione di ammazzarlo. Hanno poi colpito con violenza me ed un altro attivista presente. Solo l’intervento delle guardie giurate ha evitato il peggio. Uno di loro, riuscito a svignarsela, si e’ messo in auto per poi ritornare e aggredirmi mentre filmavo. Un’aggressione di una violenza inaudita, da veri vigliacchi quali sono. Ci hanno pure distrutto i cellulari”. Ha raccontato Gianpaolo Massaroli, vittima dell’agguato. “Voglio ringraziare il prefetto Valentini che mi ha subito contattato dopo l’accaduto – ha detto il consigliere Borrelli – Ma soprattutto voglio dire grazie alle guardie giurate intervenute per fermare gli aggressori. Senza il loro intervento non so se me la sarei cavata con “solo” una frattura delle ossa nasali e un trauma cranico. Mi dispiace tantissimo per due di loro che sono rimasti feriti per fermare quelle belve. Uno, purtroppo, ha riportato una micro frattura al mignolo: a lui tutta la mia vicinanza e la mia solidarieta’. E un grande grazie va anche a tutto il personale medico che ci ha soccorso in maniera impeccabile”.

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Muore poche ore dopo un intervento alla spalla, due indagati

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Un uomo di 53 anni, di Motta di Livenza (Treviso), apparentemente in perfette condizioni di salute, è stato trovato morto, nel letto della sua stanza, in ospedale a San Vito al Tagliamento (Pordenone), poche ore dopo un ordinario intervento chirurgico di ortopedia alla cuffia dei rotatori. Da quanto è stato accertato, tutti gli esami pre-operatori risultavano nella norma. Sulla vicenda, la Procura della Repubblica di Pordenone ha aperto un fascicolo d’inchiesta, indagando per omicidio colposo l’ortopedico e l’anestesista che hanno eseguito l’intervento. Si tratta di un atto dovuto, a tutela delle garanzie difensive. Mercoledì prossimo è stata fissata l’autopsia del medico legale incaricato, Antonello Cirnelli, per capire le cause della morte. All’esame potranno essere nominati anche i periti degli indagati.

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La Procura di Milano chiede di processare la ministra Santanchè per truffa

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La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè e per altre due persone, tra cui il compagno della ministra Dimitri Kunz, e per due società nel filone del caso Visibilia sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo covid.

La richiesta di processo segue la chiusura delle indagini su questa tranche del “pacchetto Visibilia” che era arrivata il 22 marzo. Così come l’avviso di conclusione indagini, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda, oltre alla senatrice di FdI e ministra del Turismo, il compagno Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, collaboratore esterno con funzioni di gestione del personale di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, oltre alle due stesse società. Secondo l’accusa, non solo in quel periodo, dal “31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022”, ad amministrare Visibilia Editore e Concessionaria, ossia a prendere le decisioni, erano Santanchè e Kunz, ma entrambi, assieme a Concordia, sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto “indebitamente”, per un totale di 13 dipendenti, la cassa integrazione in deroga “a sostegno delle imprese colpite dagli effetti” della pandemia Covid.

L’aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi della Procura guidata da Marcello Viola nelle indagini hanno raccolto a verbale le parole dei dipendenti, i quali avrebbero confermato che la ministra sapeva: sarebbe stata a conoscenza del fatto che i dipendenti stavano continuando a lavorare, mentre l’istituto pensionistico versava oltre 126mila euro, per un totale di oltre 20mila ore, “direttamente ai dipendenti o a conguaglio alla società”. In particolare, come si legge negli atti delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, oltre 36mila euro “a vantaggio della Visibilia Editore”, per sette dipendenti, e quasi 90mila euro a favore della Concessionaria su sei lavoratori.

A Santanchè, così come agli altri due, viene contestato di aver “dichiarato falsamente” che quei dipendenti fossero in cassa “a zero ore”, quando invece svolgevano le “proprie mansioni” in “smart working”, come Federica Bottiglione, l’ex manager che con la denuncia ha fatto scattare le indagini. Nel mirino dei pm pure le integrazioni che sarebbero state date per compensare le minori entrate della Cig rispetto a quelle dello stipendio: una “differenza”, scrivono i pm, che sarebbe stata corrisposta con “finti rimborsi per ‘note spese'”. L’unico a farsi interrogare dopo la chiusura indagini è stato Concordia. La senatrice di FdI è accusata anche di falso in bilancio, assieme ad altre 16 persone e tre società, nella seconda tranche del “pacchetto Visibilia”, anche questa già chiusa e per la quale nelle prossime settimane ci sarà la richiesta di processo.

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Ancora frane e pioggia, ma il maltempo ha le ore contate

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Ultime e ore di pioggia e maltempo sulla penisola, nel weekend torna la primavera con il sole e temperature primaverili. La pioggia ha, infatti, continuato imperversare nel Nord Italia, soprattutto sui settori alpini e sul Friuli Venezia Giulia. In Liguria la frana di un enorme masso – causata dalle forti precipitazioni di ieri – ha portato alla chiusura della strada statale 532 di Sestri Levante con notevoli disagi per lavoratori e studenti pendolari. In Lombardia, il Centro funzionale monitoraggio rischi, ha diramato un’allerta codice giallo per il rischio idrogeologico, a causa dei “rovesci sparsi e locali temporali dapprima a ridosso dei settori prealpini e successivamente anche su parte della pianura”. Situazione simile anche al Centro, con forti precipitazioni nella mattinata su Umbria, Toscana e Lazio.

Il pomeriggio, tuttavia, ha visto le precipitazioni spostarsi sulle regioni adriatiche – Marche, Abruzzo e Puglia – con anche occasionali grandinate che si sono alternate a sporadiche schiarite. Al Sud, invece, la pioggia ha colpito soprattutto la Campania, la Calabria Tirrenica e la Puglia. Sardegna e Sicilia, invece, hanno visto un tempo in gran parte soleggiato. Saranno proprio le isole, nel fine settimana, a beneficiare maggiormente del ritorno del bel tempo. Le temperature massime, infatti, toccheranno i 30 gradi in Sardegna e i 28 in Sicilia.

Sul resto della penisola – nonostante un notevole miglioramento delle condizioni metereologiche – le temperature faticheranno a salire sopra i 22-23 gradi. In particolare, nella giornata di sabato, il sole splenderà sia al Nord che al Sud. Al Centro, invece, il bel tempo sarà prevalente, ma con alcuni possibili rannuvolamenti sulle regioni adriatiche nel corso della mattinata. Nella giornata di domenica il clima si manterrà gradevolmente primaverile e soleggiato in tutta Italia. Le uniche zone interessate da possibili rannuvolamenti e occasionali precipitazioni saranno i settori alpini e la Toscana settentrionale. Tra mercoledì e martedì della prossima settimana torneranno, invece, le piogge al Centro-Nord e progressivamente nel meridione con un leggero calo termico. Solo in prossimità del weekend del 11-12 maggio si potrebbe vedere una stabilizzazione del meteo con un sensibile aumento delle temperature.

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