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Via libera alla missione Aspides nel mar Rosso: è difensiva

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Con una maggioranza larghissima il Parlamento ha autorizzato diverse missioni internazionali, tra cui quella europea Aspides. Il via libera all’operazione “scudo” a difesa delle navi commerciali dagli attacchi degli Houthi, è stato il frutto di un’intesa raggiunta all’ultimo momento tra il governo e le opposizioni su alcuni punti fermi condivisi. Hanno votato contro solo i parlamentari dell’alleanza Verdi e Sinistra, convinti che questa missione sia “ambigua e potenzialmente offensiva”, come ha detto al Senato, il capogruppo Avs Peppe De Cristofaro.

Sono state le parole del ministro degli Esteri, Antonio Tajani a rimuovere gli ultimi scogli sulla via dell’accordo bipartisan, mettendo nero su bianco alcuni passaggi chiarificatori, come richiesto dal Pd e dai Cinque Stelle. Nel suo intervento alla Camera, ha assicurato che l’operazione “sarà difensiva, mai offensiva”. Con la maggioranza che ha cancellato dal testo in votazione quell'”eminentemente” che aveva creato più di un imbarazzo. Quell’avverbio , ha chiarito, “compare solo in una scheda e deve essere interpretato come un rafforzativo”.

A sancire il clima di condivisione, sempre Tajani ha annunciato il parere favorevole del governo ai testi presentati dal Pd, M5s, Iv e Azione. Insomma, alla fine tutti contenti, malgrado la seduta a Montecitorio abbia vissuto qualche momento di tensione, in particolare tra il vicepremier e Lia Quartapelle. L’esponente del Pd ha criticato il titolare della Farnesina su due fronti: la prima accusa è stata quella di non aver coinvolto il Parlamento a sufficienza; la seconda, di aver agito in modo non adeguatamente rapido a fronte della minaccia dei ribelli yemeniti al traffico marittimo. Appunti a cui Tajani ha risposto con vigore: “Voglio rispedire al mittente l’accusa di non essere stato presente.

E’ l’11esima volta che vengo qui davanti a voi a parlare di questi temi”. Quindi, sui tempi di reazione, ha chiarito che i ritardi sono da attribuire ai dissensi interni dell’Unione europea, non certo al governo. “Siamo stati i primi a voler intervenire. Poi c’è stata una serie di riunioni a Bruxelles che non hanno portato all’approvazione finale. Insomma – ha tagliato corto – non dipende certamente da noi l’ordine del giorno dell’Europa”. Quanto alle regole di ingaggio, Tajani ha illustrato paletti chiari: “Aspides non potrà intraprendere azioni di tipo preventivo, mai offensive. L’azione difensiva non vuol dire semplice accompagnamento delle navi ma prevede anche la possibilità di reagire in modo militare, com’è accaduto con il drone contro la Caio Duilio”. Tajani quindi ha usato la formula di “autodifesa estesa”, cioè della possibilità di “neutralizzare attacchi”, ma solo con “risposte necessarie e proporzionate e sempre in mare e nello spazio aereo. Mai sulla terra ferma. Aspides – ha concluso – non è diretta contro nessuno, ma a difesa di un principio: la libertà e la sicurezza della navigazione. Solo facendo rispettare questo principio è possibile assicurare sicurezza e benessere alla regione”. Molto soddisfatto il Movimento Cinque Stelle che interpreta il testo su cui s’è votato una sua vittoria politica: “Dopo una lunga trattativa con il governo – ha sostenuto il senatore pentastellato Bruno Marton – siamo riusciti a spuntarla e a ottenere, messo nero su bianco, che la missione Aspides avesse una natura soltanto difensiva. Un passaggio che reputiamo indispensabile per scongiurare un’escalation militare in una parte del mondo già martoriata”.

Anche il Pd rivendica il proprio appoggio a una missione che cerca di garantire la sicurezza della navigazione, ma critica il governo per aver bocciato la sua risoluzione su Gaza: “Avevamo chiesto che nella missione Levante – ha sottolineato la capogruppo dem alla Camera, Chiara Braga – ci fosse il ripristino dei fondi per le Ong italiane che operano in Palestina e in Israele, così come i contributi all’Unrwa per consentire agli operatori di pace di aiutare concretamente la popolazione. Colpisce la reazione di chiusura del governo soprattutto alla luce delle parole del ministro Tajani che a proposito della situazione a Gaza aveva parlato di ‘catastrofe umanitaria’”.

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Economia

La DR Automobiles con i nuovi modelli al Dealer Day di Verona

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Sono arrivati i nuovi modelli DR Automobiles Groupe: sono nove le preview al Dealer Day di Verona

Nella tre giorni dedicata agli operatori del settore automotive, il gruppo molisano espone in anteprima alcune preserie dei quattro brand EVO, DR, Sportequipe e Tiger.

Evo 6

EVO
Oltre alla EVO 3, EVO 5 e EVO 7, già a listino, i visitatori del Dealer Day potranno ammirare da vicino la nuova EVO 6, che andrà ad arricchire la gamma EVO a partire dal secondo semestre del 2024.
Linee moderne, completamente rinnovate rispetto alla precedente EVO 6.
Soprattutto il frontale, con una grande calandra e i gruppi ottici superiori assottigliati, ne caratterizza il look.
Le maniglie integrate nelle portiere anteriori e posteriori contribuiscono a conferirle un design complessivamente molto pulito.
Nell’abitacolo, molto spazioso e confortevole, spicca la plancia con un dual screen: il touch infotainment centrale (10,1”) e l’ampio display del computer di bordo (10,25”).
La dotazione di serie è ricchissima. Un vero plus il grande tetto panoramico.

Lunga 4,6 mt. con un passo generoso di 2,7 mt., è spinta da un 1.5 turbo benzina (o Thermohybrid benzina/GPL) ad iniezione diretta da 177 CV abbinato ad un cambio DCT a 7 rapporti.
È dotata di numerosi sistemi di assistenza alla guida tra cui il sistema di sicurezza attiva per evitare collisioni frontali e laterali e quello di parcheggio automatico.

DR 3.0 Executive

DR
Tre anteprime assolute invece per il marchio DR.
A Verona fa la sua prima apparizione in pubblico la nuova DR 3.0 Executive, che andrà ad affiancare l’attuale versione di DR 3.0. Linee ed interni completamente rinnovati, molto più sportiveggianti ed accattivanti. Non cambia nulla invece dal punto di vista della motorizzazione, resta il 1.5 benzina aspirato da 116 cv, anche benzina/GPL.

Al debutto anche la DR 6.0 1.6 TGDI.
Stesso allestimento e ricca dotazione di serie dell’attuale DR 6.0 MT e CVT ma con un motore turbo benzina (o Thermohybird benzina/GPL) ad iniezione diretta in grado di sprigionare ben 185 cavalli rispetto ai 154 delle versioni 1.5 turbo attuali.

DR 6.0 Plug-in Hybrid

Ma soprattutto a Verona è stata svelata la DR 6.0 Hybrid Plug-in da 315 CV.
È spinta da un motore termico 1.5 turbo benzina da 108 Kw e due motori elettrici (uno da 55 Kw, l’altro da 70 Kw) che, alimentati da un pacco batterie con tecnologia ternaria agli ioni di litio da 19,3 kWh, hanno un’autonomia complessiva di 80km.
Ha tre sistemi di recupero energia in fase di decelerazione. Inoltre i due motori elettrici recuperano energia anche in fase d frenata, in base all’intensità della stessa. In entrambi i casi l’energia meccanica viene convertita in energia elettrica in grado di ricaricare il pacco batterie.
Ma le batterie si ricaricano anche quando l’auto è ferma o in fase di parcheggio, con il motore termico acceso e al minimo.
Il sistema Hybrid della DR 6.0 ha diverse modalità di funzionamento:
– con un solo motore elettrico a basse velocità e con il pacco batterie carico;
– con entrambi i motori elettrici a velocità intermedie, con il pacco batterie carico;
– extended range, con due motori elettrici in serie, di cui uno ricarica le batterie, a basse velocità e con un basso livello di carica del pacco batterie;
– in parallelo, con il motore termico e i due elettrici, in fase di accelerazione;
– con il solo motore termico quando è basso il livello di carica del pacco batterie e la velocità è sostenuta.
Sono diversi i sistemi di assistenza alla guida:
– adaptive cruise control,
– segnalazione angoli ciechi;
– allarme collisione posteriore;
– allarme collisione anteriore;
– frenata di emergenza;
– assistenza al mantenimento di corsia;
– assistenza al cambio di corsia;
– avviso cambio corsia;
– anabbaglianti/abbaglianti intelligenti;
– allarme apertura portiere in caso di ostacoli;
– assistente di viaggio con rilevamento traffico;

Sportequipe 6

Sportequipe
Nuove linee, molto più sportive, nuove motorizzazioni e nuovi allestimenti di serie per le nuove Sportequipe 6 e Sportequipe 7 in preview a Verona.
Preannunciano la vera e propria rivoluzione che si concretizzerà in casa Sportequipe tra la fine del 2024 e gli inizi del 2025.
Entrambe sono spinte da un 1.6 turbo benzina (anche in questo caso saranno disponibili le versioni Thermohybrid benzina/GPL) ad iniezione diretta da 185 CV abbinato ad un cambio DCT a 7 rapporti.
Design innovativo e futuristico per la Sportequipe 6 (4,5 mt. di lunghezza, passo di 2,7 mt.), grazie ad un frontale che prevede i DRL molto assottigliati e ad altezza cofano, il resto dei gruppi ottici più in basso ad incastonare l’imponente griglia. Sulle fiancate le maniglie delle portiere sono a scomparsa.
Presenta tante novità anche dal punto di vista degli allestimenti interni con alcune peculiarità, come il paddle del cambio al volante, il generoso schermo touch al centro della plancia, i piccoli monitor sulle portiere anteriori con informazioni sulla temperatura e il livello di particolato all’interno dell’abitacolo, la ricarica wirless dello smartphone refrigerata.

Sportequipe 7

Un po’ più “classica”, seppur completamente rinnovata, sia nelle linee che nell’allestimento, la Sportequipe 7. Un 5+2 posti di 4,7 mt, molto confortevole con interni particolarmente eleganti e curati. Spicca il tetto panoramico ultrawide da 62”. Una consolle centrale sospesa integra leva del cambio e comandi touch del climatizzatore.
Numerosi sistemi di assistenza alla guida: adaptive cruise control, allarme collisione anteriore, posteriore e laterale; frenata di emergenza, assistenza al mantenimento di corsia, assistenza al cambio di corsia, avviso cambio corsia, anabbaglianti/abbaglianti intelligenti, assistente di viaggio con rilevamento traffico.
McPershon anteriori, multilink posteriori e cerchi in lega da 20” per entrambi i modelli.

Tiger 5

Tiger
Prima uscita in assoluto per il nuovo brand del gruppo, Tiger.
Dopo l’annuncio di qualche settimana fa circa l’acquisizione avvenuta nel 2022 dello storico marchio inglese, in anteprima a Verona tre dei sei modelli previsti in gamma.
La Tiger Five è un suv di 4,5 mt. spinto da un 1.5 turbo benzina da 177 CV abbinato ad un cambio DCT a 7 rapporti. Si può scegliere tra tre modalità di guida: Standard – Eco – Sportivo.
Design molto sportivo ed accattivante, con un frontale importante, dove spiccano i gruppi ottici con DRL e fari separati oltre ad una grande calandra. Cerchi in lega da 20”. Gli interi sono molto curati ed in linea con il design esterno. Sulla plancia spicca un unico display da 20,5” che include sia il quadro strumenti (10,25”) che l’infotainment (10,25”).

Tiger 6

La Tiger Six è un suv di 4,6 mt. spinto da un 1.5 turbo benzina da 174 cv con cambio DCT a 7 rapporti, che anche in questo caso permette di scegliere tra tre diverse modalità di guida: Eco – Comfort – Sport. Nel design della Tiger Six spicca il frontale anche se in generale le linee sono un po’ più arrotondate e morbide rispetto alla Tiger Five. Sulla plancia anche in questo caso domina il grande dual screen da 24,6” complessivi, tra quadro strumenti ed infotainment.

Tiger 7

La Tiger Seven è invece un monovolume 7 posti da 4,8 mt. dall’insolito design sportivo. Anche in questo caso il motore è 1.5 turbo ad iniezione diretta da 177 CV con cambio DCT a 7 rapporti.
L’ampio tetto panoramico è un vero plus che consente a tutti gli occupanti di questo vero e proprio salotto viaggiante di avere un’ampia visuale e di godere della luce esterna.
Sospensioni anteriori indipendenti McPherson e posteriori indipendenti multilink per tutti e tre i modelli.

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Cronache

‘Ndrangheta, maxi operazione a Cosenza con 137 indagati

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Maxi operazione interforze contro la ‘ndrangheta a Cosenza ed in altri centri del territorio nazionale: i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, la Polizia di Stato, attraverso il personale delle Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro, della SISCO di Catanzaro e dello SCO, i Finanzieri del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Cosenza, con il GICO del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro e lo SCICO di Roma, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 137 indagati, ed in via di evoluzione , sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti, a vario titolo ipotizzati, nei loro confronti, tra cui, rispettivamente, associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dalle modalità e finalità mafiose, nonché in ordine ad altri numerosi delitti, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose.

Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari. I dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa

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OpenAI svela nuovo modello di IA, fa da assistente vocale

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OpenAI lancia GPT-4o, un nuovo modello di Intelligenza artificiale generativa accessibile a tutti gratuitamente, che sarà implementato sui prodotti dell’azienda nelle prossime settimane. Lo ha reso noto la società nell’evento ‘Spring update’ a San Francisco. Il software avrà capacità più avanzate nella produzione e comprensione di testo, immagini e anche voce, diventando così un assistente vocale.

“Siamo molto, molto entusiasti di portare GPT-4o a tutti i nostri utenti gratis”, ha affermato Mira Murati, Chief Technology Officer della società, che ha comunque sottolineato come “gli utenti paganti continueranno a beneficiare di potenzialità cinque volte più elevate”.

GPT-4o migliora dunque le capacità del modello precedente GPT-4 aggiungendo la voce. I ricercatori di OpenAI hanno mostrato le nuove funzionalità: in una dimostrazione è stato in grado di leggere una favola della buonanotte con voci, emozioni e toni diversi. In una seconda dimostrazione, l’assistente vocale ChatGpt ha utilizzato le sue capacità visive per risolvere un’equazione matematica scritta su un foglio di carta. Oltre al lancio di GPT-4o, OpenAI nel corso dell’evento ha rilasciato anche la versione desktop di ChatGpt e una interfaccia utente aggiornata. “Sappiamo che questi modelli sono sempre più complessi, ma vogliamo che l’esperienza di interazione diventi effettivamente più naturale in modo che l’utente si concentri solo sulla collaborazione”, ha detto Murati.

OpenAI, che ha rivoluzionato nel novembre del 2022 il settore della tecnologia con ChatGpt lanciando il guanto di sfida ai big, è ora sotto pressione per espandere la base di utenti. Poco dopo il lancio, il chatbot è stato definita l’applicazione più veloce a raggiungere 100 milioni di utenti attivi mensili. Tuttavia, secondo la società di analisi Sameweb, il traffico mondiale è stato sulle montagne russe nell’ultimo anno e solo ora sta tornando al picco di maggio 2023. L’annuncio del nuovo modello di Intelligenza artificiale arriva alla vigilia della conferenza sviluppatori di Google in cui sono attesi nuovi dettagli sull’IA della società.

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