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Verstappen 2/o nella Sprint, in Qatar è ancora campione

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Sul regno di Max Verstappen III il sole non tramonta, nemmeno nella notte qatariota. L’olandese volante, seduto nella sua fedele Red Bull, ha dovuto attendere il 13/o giro della gara sprint – vinta dal talentuoso pilota McLaren Oscar Piastri – per avere la certezza matematica di restare campione mondiale, per il terzo anno consecutivo. Aveva bisogno di tre punti, gli ha tolto il pensiero di inseguirli il compagno di team Sergio Perez, finito nella ghiaia in un’ammucchiata con la Haas di Nico Huelkenberg e l’Alpine di Esteban Ocon. Campione fino in fondo, ‘Mad-Max’ però non si è accontentato, ha lottato per salire sul podio, fino ad accomodarsi sul secondo gradino, ma solo per mancanza di chilometri. Altrimenti è probabile che l’insaziabile Max sarebbe andato a caccia della vittoria. Terza un’altra McLaren, quella guidata da Lando Norris.

A 26 anni Verstappen succede a se stesso con sei gare di anticipo, come era riuscito solo a Schumacher nel 2002. Velocissimo sempre, padrone di una Red Bull tanto docile con lui quanto si è spesso rivelata scorbutica con Perez, ha occupato la testa del mondiale in tutti i GP del 2023: non succedeva dal 2015, quando dominavano Lewis Hamilton e la Mercedes. Un suo record tra i tanti? Ad inizio settembre ha dominato il GP d’Italia, decimo consecutivo, superando Sebastian Vettel che nel 2013 si era fermato a nove. “E’ una sensazione fantastica. Abbiamo disputato una stagione incredibile. Sono fiero di far parte di questo team – le prime parole di Max III – Oggi è stato divertente, anche con tante safety car. Essere tre volte campione del mondo è semplicemente incredibile. Piastri? Ha fatto una grande gara. Pensavo di andare a prenderlo, ma non ci sono riuscito. Altri titoli? Ora mi godo il momento. Ovviamente spero di poter mantenere questo slancio per un po’”.

E’ stato davvero un sabato da incorniciare quello dell’australiano Piastri che, a 22 anni, ha vinto la sua prima gara in Formula 1, seppure sulla distanza breve. “Sono molto felice ma è stata una corsa stressante – ha commentato -. Abbiamo fatto un ottimo lavoro”. Diciannove giri sofferti, intervallati da ben tre safety car. E vissuti nell’anonimato dalle Ferrari, sesta e settima al traguardo con Carlos Sainz e Charles Leclerc. Il monegasco è stato poi penalizzato di 5″ per quattro violazioni del track limit, precipitando al 13mo posto. Un brutto segnale in vista di domani e soprattutto in chiave classifica costruttori, con la Mercedes che si è avvantaggiata sul team di Maranello.

Più in generale, sullo scivoloso asfalto di Losail, è stata una mini-gara difficile per tutti quei piloti che, come i due ferraristi, avevano scelto di partire con le gomme soft. Non è un caso che i primi tre avessero montato pneumatici con mescola media. Nello stop and go obbligato dalle uscite di pista prima di Lawson (AlphaTauri), poi di Sargeant (Williams) ed infine di Perez e compagni, le gomme morbide hanno perso efficacia rapidamente. Ne ha fatto le spese, ad esempio, George Russell, che ha assaporato il primo posto, salvo essere passato da Piastri all’11/a tornata, riuscendo però a chiudere quarto precedendo Hamilton.

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Rafa Benitez: Napoli può vincere lo scudetto, Inter a rischio

Rafa Benitez analizza la corsa scudetto in un’intervista al Corriere della Sera: Napoli favorito, Inter tra campionato e Champions, il peso di Lautaro e Lukaku.

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Una lunga carriera tra successi in Europa, esperienze sulle panchine di Inter e Napoli, e un occhio sempre attento al grande calcio internazionale. Rafa Benitez, intervistato dal Corriere della Sera, analizza con precisione la corsa scudetto italiana, sorprendentemente riaperta nelle ultime settimane.

Napoli favorito per lo scudetto? Per Benitez sì

«Dieci giorni fa avrei detto Inter senza alcun dubbio», ammette Benitez. «Anzi, pensavo addirittura al triplete. Ma il calcio è affascinante proprio per la sua imprevedibilità». Guardando al calendario e agli impegni europei della squadra di Inzaghi, l’ex tecnico ritiene che il Napoli abbia ora «qualche possibilità in più».

Benitez non nasconde il suo affetto per Napoli, dove ha allenato due anni: «Lì ho vinto due titoli e credo di aver dato il via a un cambiamento culturale. Volevo internazionalizzare il Napoli e in qualche modo ci siamo riusciti».

L’Inter tra campionato e sogno Champions

Benitez vede l’Inter di Inzaghi ancora fortissima, ma sottolinea: «Giocare la Champions ti sottrae inevitabilmente energie mentali. La gara col Barcellona sarà decisiva. In campionato conteranno i nervi saldi più della rosa lunga».

E sulla propria breve esperienza nerazzurra dice: «In sei mesi ho vinto due trofei. Avevo la consapevolezza che serviva un ricambio generazionale. Non sempre le idee coincidono, ma resto convinto delle mie scelte».

Inzaghi e Conte, due filosofie diverse

Ragionando sui tecnici protagonisti della corsa scudetto, Benitez distingue bene i caratteri: «Inzaghi è misurato, solido, trasmette calma. Conte invece si alimenta della tensione, trae energia dal suo temperamento battagliero. Entrambi vincenti, ma con approcci opposti».

Lautaro e Lukaku gli uomini decisivi

Se deve scegliere un uomo chiave per la volata finale, Rafa non ha dubbi: «Lautaro per l’Inter, Lukaku per il Napoli. Due attaccanti determinanti. Senza dimenticare due cervelli in mezzo al campo come Lobotka e Calhanoglu».

L’amore per la panchina

Infine, quando gli chiedono se sente la mancanza della panchina, Benitez sorride: «Sono un uomo di calcio, mi aggiorno continuamente, amo il mio lavoro. Faccia lei».

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Calcio: Coppa del Re, follia Rudiger, rischia pesante squalifica

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Il Clasico valido per la finale di Coppa del Re è stato vinto dal Barcellona ai tempi supplementari al termine di una partita ricca di episodi e colpi di scena. Nel finale, però, il Real Madrid oltre alla partita ha perso anche la testa protestando in modo troppo veemente nei confronti dell’arbitro.

Alla fine i giocatori espulsi nella squadra di Carlo Ancelotti sono così stati addirittura tre, ma a rischiare moltissimo è soprattutto uno di loro: Antonio. Nel finale dei tempi supplementari, col Barcellona avanti per 3-2 grazie al goal realizzato da Koundé, il Real Madrid ha protestato in modo veemente contro l’arbitro: alla fine il direttore di gara ha estratto ben tre cartellini rossi per proteste nei confronti di Lucas Vasquez, Jude Bellingham e Antonio Rudiger.

A rischiare più di tutti però sarebbe l’ex difensore, tra le altre, di Roma e Chelsea. Rudiger ha perso letteralmente la testa dopo un fischio dell’arbitro in favore del Barcellona ed ha lanciato un oggetto, sembra la borsa del ghiaccio, in direzione del direttore di gara che ha estratto il cartellino rosso mentre i compagni cercavano di trattenere Rudiger per evitare il peggio. Ora il difensore dei blancos rischia una pesante squalifica.

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De Laurentiis accelera: nuova cittadella sportiva del Napoli a Qualiano entro il 2026

Il Napoli si prepara a costruire il suo nuovo centro sportivo a Qualiano. De Laurentiis vuole iniziare i lavori entro settembre 2025 e inaugurare i primi campi nel 2026, anno del Centenario del club.

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Un incontro tra gli emissari di Aurelio De Laurentiis e il gruppo Coppola ha scongiurato l’ipotesi di uno sfratto immediato per il Napoli dal centro tecnico di Castel Volturno. Sebbene il contratto scada il 31 dicembre, nessuno intende obbligare il club a lasciare la struttura senza aver trovato una nuova sede definitiva.

Qualiano in pole per il nuovo centro sportivo

Tra le diciotto soluzioni valutate, l’area di Qualiano è ormai la prescelta: un terreno vastissimo, privo di vincoli urbanistici e già destinato a usi sportivi. Qui il Napoli vuole costruire la nuova cittadella sportiva, grazie a un accordo vicino alla firma con i proprietari locali.

L’obiettivo: inaugurazione nel Centenario del club

De Laurentiis ha promesso: «Entro il 1° settembre inizierò i lavori». L’obiettivo è chiaro: completare la prima parte del centro – tre campi da gioco, la foresteria, gli spogliatoi e la palestra – entro il 2026, per festeggiare il Centenario della fondazione del Napoli.

Le alternative scartate: Monterusciello, Napoli Est, Marianella

Negli ultimi mesi De Laurentiis ha personalmente ispezionato diverse aree, da Monterusciello a Napoli Est, passando per Marianella. Tuttavia, nessuna ha soddisfatto le esigenze del club, che ora punta tutto su Qualiano.

Una cittadella sportiva all’avanguardia

Il progetto prevede 25 ettari di terreno, 10 campi da gioco, palestre, piscine, centro benessere e una mini arena da 900 posti per le squadre giovanili e femminili. L’investimento stimato supera i 45 milioni di euro. Il nuovo centro sarà moderno, ecosostenibile e strategico per il futuro del club.

 

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