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Cinema

Venezia 80: Rai Cinema, 25 i titoli coprodotti presentati al Lido

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Con l’annuncio del programma delle Giornate degli Autori si completa il quadro dei film, docufilm e cortometraggi – in tutto venticinque – coprodotti a vario titolo da Rai Cinema e distribuiti da “01 Distribution”, che saranno presentati alla 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. A iniziare dal film di apertura della 80. Mostra, in concorso, nella sezione ufficiale, “Comandante” con la regia di Edoardo De Angelis. Nel cast: Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Silvia D’Amico.

Sempre in concorso, “Finalmente l’alba” film di Saverio Costanzo con Lily James, Rebecca Antonaci, Joe Keery, Rachel Sennott, Alba Rohrwacher e Willem Dafoe, nelle sale a partire da giovedì 14 dicembre; “Lubo” film di Giorgio Diritti con Franz Rogowski, Christophe Sermet, Valentina Bellè, Noémi Besedes, Cecilia Steiner, Joel Basman, Philippe Graber, Massimiliano Caprara in uscita giovedì 9 novembre; “Io Capitano”, regia di Matteo Garrone con Seydou Sarr, Moustapha Fall, in sala dal prossimo 7 settembre; “Ferrari” di Michael Mann con Adam Driver, Penélope Cruz, Shailene Woodley, Patrick Dempsey e Jack O’Connell, Sarah Gadon, Gabriel Leone.

Per “Fuori Concorso – Selezione ufficiale”, Rai Cinema è al Lido con ”The Palace” di Roman Polanski con Oliver Masucci, Fanny Ardant, John Cleese, Bronwyn James, Joaquim De Almeida, Luca Barbareschi, Milan Peschel, Fortunato Cerlino e Mickey Rourke, nelle sale da giovedì 28 settembre; “The Penitent – A rational man”, film di Luca Barbareschi con Luca Barbareschi, Catherine Mc Cormack, Adam James e con Adrian Lester; “L’ordine del tempo” regia di Liliana Cavani, con Alessandro Gassmann, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Ksenia Rappoport, Richard Sammel, Valentina Cervi, Fabrizio Rongione, Francesca Inaudi, Angeliqa Devi, Mariana Tamayo, Alida Baldari Calabria e con la partecipazione di Angela Molina, in uscita da giovedì 31 agosto; “Amor” film documentario di Virginia Eleuteri Serpieri con Odetta Tunyla, Laura Riccioli, Chiara Nasty Govorusic, Eleonora Kadira Govorusic, Pasa Govorusic; “Welcome to Paradise”, cortometraggio di Leonardo Di Costanzo con Marta Cammi, Sofiane Bahari, Giorgia Respelli, Luca Massari, Matteo Lorenzo, Vincenzo Michelini, Giovanni Rossi.

Tre i titoli di Rai Cinema in Concorso nella sezione” Orizzonti”: “Una sterminata domenica” di Alain Parroni con Enrico Bassetti, Zackari Delmas, Federica Valentini, Lars Rudolph, al cinema da giovedì 7 settembre; “El Paraiso” di Enrico Maria Artale con: Edoardo Pesce, Margarita Rosa De Francisco Baquero, Maria Del Rosario, Barreto Escobar e Gabriel Montesi; “Sem Coracao” di Nara Normande & Tião con Maya de Vicq, Eduarda Samara, Maeve Jinkings, Erom Cordeiro, Ian Boechat, Kaique Brito, Alaylson Emanuel, Lucas Da Silva, Elany Santos in uscita in sala il prossimo autunno. Per “Orizzonti Extra”, in Concorso, “Felicità” film con la regia di Micaela Ramazzotti con Max Tortora, Anna Galiena, Matteo Olivetti, Micaela Ramazzotti e con la partecipazione di Sergio Rubini: sarà in sala da giovedì 21 settembre.

Nella sezione “Orizzonti Cortometraggi – Concorso” Rai Cinema è presente con “Dive”, cortometraggio di Aldo Iuliano con Veronika Lukianenko, Danyil Kamensky che sarà disponibile prossimamente sulla piattaforma online di Rai Cinema Channel. Per la sezione “ Evento Speciale”, verrà presentato “ A voce nuda”, cortometraggio di Mattia Lobosco con Ginevra Francesconi, Luigi Fedele, Andrea Delogu, Julia Magrone e Mattia Belardi , in arte “Mr Rain”, anche questo disponibile prossimamente sulla piattaforma online di Rai Cinema Channel. Per “Biennale College Cinema” sarà al Lido la cooproduzione “L’anno dell’uovo”, film di Claudio Casale; per “Venice Immersive” “Tales of the March” un cortometraggio VR (Virtual Reality) di Stefano Casertano con Jens Weber, Dana Marbach, André Mann, disponibile prossimamente sulla App Rai Cinema Channel VR. “Gli oceani sono i veri continenti” di Tommaso Santambrogio, sarà il film di apertura delle “Giornate degli Autori”. Nel cast: Alexander Diego, Edith Ybarra Clara, Frank Ernesto Lam, Alain Alain Alfonso González, Milagros Llanes Martínez, Lola Amores, Jhon Steven Baldriche, Osvaldo Doimeadiós, Joel Casanova. In uscita nelle sale, giovedì 31 agosto.

– Nella sezione “Notti Veneziane” tre le co-produzioni di Rai Cinema: “Con la grazia di Dio” un film con la regia di Alessandro Roia; con Tommaso Ragno, Maya Sansa, Sergio Romano, Ahmed Hafiene, Roberta Mattei, Aldo Ottobrino; “Anna”, film di Marco Amenta con Rose Aste, Daniele Monachella, Marco Zucca; e “Across”, docufilm di Irene Dorigotti con Marco Rezoagli, Irene Dorigotti, Grazia Merlo e la voce narrante di Fabio Bussotti. Evento speciale alla 80. Mostra del Cinema di Venezia sarà “L’avamposto” di Edoardo Morabito con Christopher Clark. Per “La settimana della critica” Short Italian Cinema – Concorso verrà presentato “Pinoquo”, un cortometraggio di Federico Demattè con Cora Marcaccio, Michele Baldi, Tommaso Angioletti, Nicola Tommaso Madron, Manuel Venticinque, Morgan Gariboldi, disponibile prossimamente sulla piattaforma online Rai Cinema Channel. Infine, cortometraggio di chiusura della “Settimana della Critica” sarà “Tilipirche” di Francesco Piras, con Giuseppe Ungari e Antonio Chessa, a breve disponibile sulla piattaforma online Rai Cinema Channel.

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Cinema

Cristina Comencini: il cinema delle donne è una nuova ricchezza. Io dalla parte delle donne sempre

Cristina Comencini racconta al Corriere della Sera il successo de “Il treno dei bambini”, la sua visione sul cinema delle donne, la politica e il suo nuovo amore.

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Cristina Comencini (le foto sono di Imagoeconomica), con il suo ultimo film “Il treno dei bambini” tratto dal romanzo di Viola Ardone e disponibile su Netflix, ha raggiunto quasi trenta milioni di visualizzazioni. «Mi sembra incredibile», racconta, «ma credo che il tema profondo del dopoguerra, del trauma che la guerra lascia sui sentimenti, abbia colpito il pubblico di tutto il mondo».

Il cinema tra piattaforme e sale

«Portare la gente in sala è bellissimo, ma difficile. Le piattaforme e il cinema possono coesistere. L’importante è, come diceva mio padre Luigi Comencini, mantenere sempre la massima verità e bellezza in quello che si crea», afferma Cristina, riflettendo sulla trasformazione del mondo cinematografico.

Il successo e la nuova generazione di registe

Comencini riconosce l’importanza del successo ma non lo vive come un punto di arrivo: «È un mestiere da montagne russe». È felice dell’affermazione di tante donne nel cinema italiano, come Paola Cortellesi, sottolineando: «Il cinema si è finalmente aperto alle storie delle donne, arricchendosi di nuove prospettive».

Il rapporto con la famiglia e il film di Francesca Comencini

Cristina racconta il forte legame con le sorelle e commenta il film di Francesca Comencini su loro padre Luigi: «Una scelta giusta. Ognuno vive un padre a modo suo». Nessuna gelosia, ma un affetto profondo che ha sempre unito la famiglia.

CRISTINA COMENCINI REGISTA

Politica, femminismo e il ruolo di Giorgia Meloni

Comencini ribadisce la sua radice di sinistra e il suo impegno per il femminismo: «Il sostegno reciproco tra donne non deve mai venir meno». Sul premier Giorgia Meloni, pur nella distanza politica, riconosce: «Per la sua parte politica sta facendo bene».

I cambiamenti nell’estetica e il coraggio delle attrici

Parlando di Giovanna Mezzogiorno, Cristina denuncia il problema della discriminazione estetica nel cinema: «Finalmente si inizia a dare meno peso all’apparenza e più al talento».

La maternità precoce e l’amore ritrovato

Diventata madre a 18 anni, Cristina confida di non aver rimpianti: «Mi ha dato la ricchezza di tutto ciò che ho scritto». Oggi vive una nuova fase felice della sua vita con il documentarista francese François Caillat, tra Roma e Parigi.

Il futuro: un nuovo romanzo in arrivo

Cristina annuncia anche il suo prossimo romanzo, “L’epoca felice”, che uscirà a ottobre per Feltrinelli: «Parlerà dell’adolescenza e della capacità della vita di sorprenderci anche quando meno ce lo aspettiamo».

 

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Cinema

Morto a 65 anni l’attore americano Val Kilmer

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È morto all’età di 65 anni l’attore americano Val Kilmer. Lo rende noto la famiglia, citata dal New York Times. Il decesso è avvenuto a Los Angeles a causa delle complicazioni di una polmonite, ha spiegato la figlia Mercedes Kilmer. All’attore era stato diagnosticato un cancro alla gola nel 2014, da cui era riuscito a guarire. Tra le sue tante interpretazioni si ricordano in particolare quella Jim Morrison in ‘The Doors’ del 1991 di Oliver Stone, quella di Iceman in ‘Top Gun’ del 1986 di Tony Scott e quella di Bruce Wayne in ‘Batman forever’ del 1995 di Joel Schumacher.

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Cinema

Giovanni Bagnasco e “il mostro”: “Ho imparato a non essere vittima. La felicità è una responsabilità”

Nella serie L’arte della gioia è Ippolito, il “mostro” che conquista il cuore dello spettatore. Nella vita, Giovanni Bagnasco è un ragazzo di 25 anni con il volto segnato dalla sindrome di Treacher Collins e un’anima limpida che illumina ogni sua parola. In un’intervista al Corriere della Sera racconta la sua storia fatta di sfide, consapevolezza e rinascita.

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«Potrei scrivere un libro sugli sguardi. Da piccolo anche il non detto faceva male», racconta Giovanni Bagnasco. Il suo volto racconta una storia rara, segnata dalla sindrome di Treacher Collins, una malattia congenita che colpisce ossa e cartilagini del volto. Eppure, Giovanni ha imparato presto a distinguere tra due tipi di persone: «i cuori buoni e i cuori ciechi».

Cresciuto nella quiete di Chianciano Terme, tra campagna e spazi aperti, ha coltivato sogni artistici tra un lavoro da casellante e un corso di lingua dei segni mai concluso a causa del Covid. Fino all’improvviso incontro con il mondo del cinema, che lo ha accolto attraverso due provini superati: uno per Finalmente l’alba, l’altro con Valeria Golino per il ruolo di Ippolito.

“Il mostro” che racconta la forza interiore

«Il personaggio non è stupido, è solo stato isolato», gli dice Golino. E lui in quel ruolo riversa tutto: «la parte docile e quella vulcanica». Nessuna scuola di recitazione, ma la forza di una vita vissuta senza filtri. «Sul set, mentre giravo le scene più violente, pensavo ai momenti difficili vissuti», confessa.

E quando si parla d’aspetto, Giovanni è disarmante: «La parola ‘mostro’ non mi ferisce più, è solo una componente della mia vita». Da piccolo piangeva, si chiedeva “perché a me?”, ma oggi si è dato una risposta che lo guida: «Dovevo nascere così e basta. Fare la vittima non ti renderà felice».

L’amore, la musica, il futuro

Oggi è un attore emergente, ma anche un ragazzo che ha vissuto l’amore, che ha scritto testi rap, che ha lottato contro il dolore. «Ho ricevuto tanto e ho dato tanto», racconta. Sui social ci sta poco: solo per progetti artistici o per sostenere la onlus del suo chirurgo, la Smile House. «Da ragazzino, i social mi facevano male. Era una vita parallela».

La sua forza più grande è quella di saper vedere oltre: «Sembrerei più brutto se stessi sempre a disperarmi. Siamo tutti belli, se troviamo la nostra bellezza interiore».

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