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Esteri

Usa, miliardario Durst colpevole omicidio 20 anni fa

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Robert Durst, l’eccentrica “pecora nera” di una dinastia immobiliare di New York che per meta’ della vita era riuscito a schivare la giustizia ma nel 2015 era stato arrestato dopo aver involontariamente confessato di “averli ammazzati tutti” in un documentario su Hbo, e’ stato riconosciuto colpevole dell’omicidio di un’amica oltre venti anni fa a Los Angeles. Il verdetto della giuria, dopo sette ore in camera di consiglio, e’ stato l’ultimo capitolo di una saga pluridecennale cominciata nel 1982 con la sparizione della prima moglie Kathie, e conclusasi oggi con quel “colpevole” per l’assassinio nel 2000 di Susan Berman, l’amica e figlia di un boss di mafia a Las Vegas che, dopo averlo aiutato a coprire le tracce della scomparsa della consorte, aveva minacciato di andare alla polizia a spiattellare tutto. Susan era stata trovata morta in casa, uccisa con un colpo di pistola alla testa. Durst, che ha 78 anni e non e’ apparso in aula perche’ in isolamento da covid, e’ stato riconosciuto colpevole di omicidio di primo grado (equivalente all’omicidio premeditato in Italia). Stara’ ora al giudice il 18 ottobre decidere se condannarlo al carcere a vita senza sconti di pena come previsto per chi ha ucciso un testimone. Messo ai margini dalla famiglia (il fratello Douglas ha deposto al processo contro di lui), Durst era stato arrestato a New Orleans sei anni fa, poche ore prima dell’andata in onda di “The Jinx” di Andrew Jarecki in cui, sovrappensiero e pensando di non essere registrato, aveva mormorato: “Che diavolo ho fatto? Li ho uccisi tutti, naturalmente”. La polizia gli aveva messo le manette dopo che gia’ piu’ volte nel corso degli anni l’erede della dinastia immobiliare che a New York ha costruito, tra gli altri, il grattacielo di Bank of America e la Freedom Tower a Ground Zero si era reso uccel di bosco. Nel 2000, mentre le autorita’ avevano cominciato a seguire nuove piste sulla scomparsa della moglie, Durst era fuggito in Texas nascondendosi in una casa di Galverston travestito da donna sordomuta. L’anno dopo, con un mandato di arresto sulle spalle per la morte dell’anziano vicino Morris Black (per sua stessa ammissione, fatto a pezzi con una sega e un coltello da cucina) si era di nuovo dato alla macchia ed stato arrestato in Pennsylvania, dopo una caccia all’uomo in vari stati, per aver rubato un sandwich da un supermercato pur avendo nell’auto decine di migliaia di dollari in contanti e due armi da fuoco. Quella volta al processo Durst l’aveva fatta franca riuscendo a convincere la giuria che Black era stato ucciso da un colpo di pistola partito per sbaglio durante una rissa. Lui poi lo aveva smembrato “finche’ non aveva nuotato nel sangue”.

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Trump: la Crimea resterà alla Russia, Zelensky lo sa

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Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lo fa con dichiarazioni destinate a far discutere. In un’intervista rilasciata a Time, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “la Crimea resterà con la Russia”, aggiungendo che anche il presidente ucraino Zelensky ne sarebbe consapevole.

“La Crimea è andata ai russi, fu colpa di Obama”

«La Crimea è stata consegnata alla Russia da Barack Hussein Obama, non da me», ha ribadito Trump, sottolineando come la penisola fosse “con i russi” ben prima del suo arrivo alla Casa Bianca. «Lì ci sono sempre stati i russi, ci sono stati i loro sottomarini per molti anni, la popolazione parla in gran parte russo», ha aggiunto. Secondo l’ex presidente, se lui fosse stato alla guida del Paese, “la Crimea non sarebbe mai stata presa”.

“Questa guerra non doveva accadere”

Trump ha definito il conflitto in Ucraina “la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”, lanciando un messaggio implicito al presidente Joe Biden e alla gestione democratica della politica estera. A suo avviso, con lui alla presidenza, la situazione in Ucraina si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso, senza l’invasione da parte delle truppe russe.

Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale già molto teso, mentre si continua a discutere del futuro della Crimea e dei territori occupati.

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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