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Ambiente

Ue apre al nucleare fonte green. Lega, referendum

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 L’Ue apre alla possibilita’ di includere l’energia nucleare e il gas naturale come fonti green, con l’obiettivo di accelerare il percorso verso un’Europa a emissioni zero. La Commissione ha elaborato una bozza di piano in questo senso che, se ricevera’ l’appoggio della maggioranza degli Stati membri, entrera’ in vigore dal 2023. Una decisione che incontra subito il plauso del leader della Lega Matteo Salvini, gia’ pronto a chiedere un nuovo referendum sul nucleare. “Sembra che finalmente anche la commissione si prepari a riconoscere gas e nucleare come energie green. L’Italia non puo’ stare ferma”, dice Salvini, che cavalca da settimane il tema dell’emergenza energetica. “La Lega e’ pronta anche a raccogliere le firme per un referendum che porti il nostro Paese in un futuro energetico indipendente, sicuro e pulito”, dice. A preoccupare in questo momento e’ soprattutto il caro-bollette, dopo l’ennesima stangata sul fronte delle tariffe di luce e gas, la politica e’ in pressing sul governo perche’ trovi una soluzione al problema. Salvini, dopo la telefonata di giovedi’ al premier Mario Draghi, sollecita “un tavolo nazionale sul caro-bollette, tema diventato insieme al Covid la vera urgenza dei prossimi mesi. Famiglie e attivita’ produttive non aspettano”, insite il leader della Lega. Un tavolo sul quale il ministero dello Sviluppo e’ pronto a portare “le riflessioni gia’ avviate per individuare le soluzioni per i settori industriali piu’ impattati”, assicura il ministro leghista Giancarlo Giorgetti, che dopo aver gia’ assicurato che le misure del governo (l’ultima gli 3,8 miliardi in legge di bilancio) verranno ulteriormente rafforzate, indica la necessita’ di “scelte urgenti per famiglie e imprese che implicano una riflessione piu’ generale sulla sovranita’ energetica del nostro Paese”. La proposta del tavolo e’ accolta con favore da Forza Italia, che si prepara a presentare al governo un pacchetto di proposte, annuncia la vicepresidente del gruppo al Senato Licia Ronzulli, per risolvere in maniera strutturale il problema, da una maggior produzione nazionale di gas alla ricerca sul nucleare di ultima generazione. Altre proposte arrivano dal M5s, dall’ipotesi di rendere strutturale l’utilizzo dell’extragettito delle aste CO2, fino all’idea che chi ha ottenuto enormi profitti dai rincari contribuisca nel contrasto all’emergenza energetica. Intanto per le imprese, che da giorni chiedono interventi immediati per mitigare gli effetti dei costi alle stelle del gas, qualcosa e’ stato fatto: nel decreto Milleproroghe e’ previsto che le imprese energivore italiane potranno godere di prezzi dell’energia allineati a quelli dei loro competitor europei fino a tutto il 2026; inoltre e’ stato firmato nei giorni scorsi dal ministro Cingolani il decreto gasivori, con cui sono attese nei primi mesi dell’anno riduzioni degli oneri di sistema. A far ben sperare ci sono anche i ribassi del prezzo del gas naturale, che sui mercati europei e’ tornato sui livelli di fine ottobre. Mentre per il petrolio si guarda alla riunione di giovedi’ dell’Opec+, che nelle attese degli analisti potrebbe decidere un nuovo aumento della produzione di 400mila barili al giorno. La preoccupazione pero’ resta alta, e non solo tra imprese e famiglie. “La stangata annunciata per le bollette sara’ il colpo definitivo per il settore dello spettacolo” e tantissimi teatri e cinema saranno costretti a chiudere per sempre, avverte il direttore del Lirico di Milano, Matteo Forte. Si teme anche per i consumi, con il combinato bollette-inflazione che rischia di tradursi quest’anno in un calo complessivo della spesa di circa 100 miliardi. Piccola consolazione per i consumatori: il nuovo anno non portera’ aumenti dei pedaggi sul 98% della rete autostradale nazionale.

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Procida, la Corricella sulla copertina di Lonely Planet

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Una bellissima foto della Marina Corricella, il suggestivo e policromo borgo dei pescatori dell’isola di Procida, è sulla copertina della guida Lonely Planet nella edizione dedicata al Sud Italia appena pubblicata. L’immagine dall’alto dell’anfiteatro di case dipinte di mille colori che si affaccia sul Tirreno è stata scelta dai curatori della guida tustistica più famosa del mondo per rappresentare esaustivamente “Il sud essenziale e sbiancato dal sole dell’Italia è il paese nella sua forma più antica, piena di sentimento e sensuale. Quaggiù le rovine sono più antiche, i pranzi più lunghi, i paesaggi più selvaggi e intensi”. La copertina di Lonely Planet arriva pochi giorni dopo l’annuncio che, sempre la Corricella, è stata scelta dalla Accademia Europea del Cinema presieduta da Juliette Binoche, tra gli otto nuovi “Tesori della cultura cinematografica europea”, luoghi simbolici per il cinema del nostro continente e da preservare per le generazioni a venire.

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Avvistata in Italia una nuova specie di uccelli

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Piccoli migratori con piumaggio fra il marrone e il grigio, finora mai visti in Italia, sono stati avvistati per la prima volta in Campania. Si allunga così l’elenco delle specie di uccelli presenti nel nostro Paese- Il risultato. annunciato in occasione della Giornata della Terra, è pubblicato sulla rivista Dutch Birding da Marco del Bene, Alessia Addeo e Rosario Balestrieri ,della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. La specie avvistata per la prima volta in Italia si chiama Monachella dal cappuccio (Oenanthe monacha) ed è stata vista durante rilievi ambientali nei pressi di Bacoli (Napoli), il 24 maggio 2023. Per Balestrieri è la “prima testimonianza del passaggio della specie nel Mediterraneo Centrale”. Finora, infatti, la Monachella dal cappuccio era nota in Egitto, Israele, Penisola Arabica e Pakistan.

“L’esemplare osservato a Bacoli – dicono i ricercatori – si trovava su un muro di contenimento degli argini di un canale, vicino al mare. Presentava un piumaggio marrone camoscio/grigio chiaro, con coda marrone, sottocoda camoscio e timoniere scure”. La scoperta, osservano ancora i ricercatori, sottolinea l’importanza di monitorare costantemente la biodiversità e proteggere gli ambienti che l’accolgono, ma anche l’importanza di documentare quel che si vede e di confrontarsi fra specialisti del settore”. Del Bene rileva che si conferma “l’importanza dei monitoraggi ai fini della conservazione e gestione delle specie” e per Addeo questa scoperta permette di “ampliare sempre di più le reti di conoscenze che ci permettono di comprendere al meglio le rotte migratorie”.

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Rifiuti, planet contro plastic: obiettivo è il – 60% entro il 2040

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Ridurre il 60% delle plastiche sul pianeta entro il 2040, sensibilizzando i cittadini del mondo sui danni arrecati dalla plastica alla salute umana, animale e alla biodiversità; eliminare la plastica monouso entro il 2030, investire in tecnologie e materiali innovativi per costruire un mondo senza plastica: questi gli obiettivi della 54esima Giornata mondiale della terra sul tema Planet Vs Plastics. “Una Giornata e insieme una richiesta pressante per agire subito a salvaguardia della salute di ogni essere vivente sul pianeta non solo per limitare il più possibile l’uso della plastica, ma anche per chiedere iniziative e politiche di sensibilizzazione. Prendere consapevolezza è il primo passo”, spiega il direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher International Andrea Segrè, fondatore della campagna Spreco Zero.

I dati dell’indagine Waste Watcher, realizzata su monitoraggio Ipsos ed elaborazione dell’Università di Bologna-Distal, segnalano che in Italia oltre otto cittadini su 10, l’85%, sono disposti a ridurre l’acquisto di prodotti con packaging plastico, malgrado il consumatore italiano riconosca al packaging un’importante funzione per la conservazione del cibo e quindi per la prevenzione e riduzione degli sprechi. E quasi un terzo dei consumatori italiani è disposto a rinunciare all’acquisto di un prodotto di cui ha bisogno, qualora fosse contenuto in un packaging non riciclabile. Sempre secondo Waste Watcher, quasi il 75% dei consumatori nella scelta di un prodotto considera la tipologia dell’imballaggio e l’impatto che quest’ultimo ha sull’ambiente grazie alla sua potenziale riciclabilità. “Un piccolo passo avanti nella sensibilità diffusa sul tema delle plastiche, anche se molto resta da fare”, per Segrè.

Planet Vs Plastics ci ricorda che non c’è un’altra Terra: dalla prima edizione della Giornata Mondiale, il 22 aprile 1970, nostro pianeta non ha certo migliorato il suo stato di salute. Fra meno di 30 anni, ai ritmi attuali, negli oceani ci sarà il quadruplo della plastica e uno degli hotspot globali per le microplastiche è il Mediterraneo. Nelle sue acque si trova la più alta concentrazione di microplastiche mai misurata nelle profondità di un ambiente marino, ben 1,9 milioni di frammenti per metro quadrato, secondo l’ultimo rapporto Wwf. Ogni anno il Mediterraneo ingurgita 229.000 tonnellate di rifiuti di plastica, come se ogni giorno 500 container scaricassero in acqua il proprio contenuto.

Di queste, ben il 15% arriva dall’Italia. Se i mari del pianeta sono invasi dalle plastiche, non sta meglio la Superficie Agricola Utilizzata (SAU), quella su cui si producono gli alimenti: la perdita di terreni coltivati determina un deterioramento degli ecosistemi, che porta a dissesti ambientali e sociali. Waste Watcher International ha calcolato quanti terreni coltivabili stanno producendo rifiuti alimentari domestici: in Italia lo spreco medio pro capite pari a 566.3 g secondo le rilevazioni del “Caso Italia” Waste Watcher (febbraio 2024), vanifica e ‘brucia’ il raccolto di una Superficie Agricola Utilizzata (SAU) pari a 1,643 milioni di ettari e quindi quasi come l’estensione agricola di Belgio + Slovenia (1,833 milioni di ettari).

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