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Esteri

Ucraina: Russia e Iran negano utilizzo droni iraniani

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La Russia e l’Iran hanno negato alle Nazioni Unite che i droni iraniani fossero stati utilizzati nella guerra in Ucraina, definendo le accuse infondate. Al termine di una sessione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza, i rappresentanti di Russia e Iran hanno chiesto la parola per rilasciare dichiarazioni alla stampa. Il vice ambasciatore russo all’Onu, Dmitry Polyanskiy, ha affermato che i Paesi occidentali “non hanno presentato alcuna prova” di tale uso dei droni iraniani, aggiungendo che i droni che sono stati utilizzati in Ucraina “sono fabbricati in Russia e hanno persino hanno etichette russe”.

“Non vi e’ stato alcun trasferimento di armi in violazione della risoluzione 2231 (sul programma nucleare iraniano, che include limitazioni alle esportazioni di armi), ne’ l’Iran ha fornito droni alla Russia da utilizzare nel conflitto in Ucraina”, ha affermato il diplomatico. La Russia “sa cosa sta facendo e sa come farlo”, ha continuato sottolineando di “non sottovalutare le capacita’ tecnologiche dell’industria russa dei droni”. Polyanskiy ha anche affermato che il segretario generale ha oltrepassato i suoi doveri – non ha specificato a che ora o in quale situazione – rispetto alla risoluzione 2231 dell’ONU, e ha affermato che il suo ruolo dovrebbe limitarsi a “organizzare riunioni o preparare rapporti”, ma invece, ha preferito “schierarsi con i paesi occidentali”. Ha poi detto che se continua su questa strada, “dovremo rivalutare la nostra collaborazione con lui, e dubito che sia nell’interesse di nessuno. Non vogliamo farlo, ma non avremo scelta”. L’ambasciatore iraniano, Amir Saeid Iravani, ha preso poi la parola, sottolineando la neutralita’ del suo Paese nel conflitto ucraino e dicendo di essere interessato alla sua risoluzione pacifica. “Nessuna delle nostre esportazioni include droni in nessun paese”, ha detto, definendo tali affermazioni “accuse infondate”.

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Economia

Corte russa sequestra 463 milioni beni a Unicredit Russia

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Una Corte di San Pietroburgo ha posto sotto sequestro conti e proprietà di Unicredit in Russia per un valore di quasi 463 milioni di euro. La decisione è stata presa su istanza della Ruskhimalyans, un’impresa per la produzione di gas liquido partecipata di Gazprom, nell’ambito di un contenzioso. Lo riferiscono le agenzie russe. La misura riguarda Unicredit Russia e Unicredit Ag, la banca tedesca del gruppo che controlla la filiale russa.

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Esteri

Seattle, uccide figlio di 9 mesi mentre dorme e incolpa i demoni

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Dion Lamont Montgomery, un uomo di 35 anni di Seattle, è stato arrestato e accusato di omicidio di primo grado per aver sparato al figlio di 9 mesi mentre stava dormendo. L’uomo e’ rinchiuso nel carcere di King County con una cauzione di 5 milioni di dollari. Montgomery ha detto che aveva assunto una droga che può causare allucinazioni, deliri ed estrema agitazione, e ha incolpato i demoni di quanto successo. Come riportano i media Usa, la polizia è stata chiamata per una sparatoria intorno alle 18.30 di mercoledi’ in un’abitazione del quartiere Magnolia, e una volta sul posto una donna ha detto loro che suo figlio era stato colpito. Il bambino è stato dichiarato morto sul posto, e dai documenti del tribunale emerge che dopo la sparatoria Montgomery ha sparato a due persone e poi e’ scappato, ma nessuno è rimasto ferito. L’uomo ha detto agli inquirenti di aver fatto uso di fenciclidina, una sostanza allucinogena di sintesi a base di piperidina, mentre la madre del bimbo (arrestata e poi rilasciata), ha dichiarato che si trovava in bagno quando ha sentito gli spari.

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Esteri

Ucraina: immagini satellite confermano, distrutti 3 caccia russi

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Nuove immagini satellitari che mostrano le conseguenze di un attacco ucraino alla base aerea di Belbek, nella Crimea occupata, hanno confermato la distruzione di tre caccia russi, oltre ai danni subiti da un quarto velivolo da combattimento: le immagini, riporta Ukrinform, sono state pubblicate su X dal giornalista investigativo del New York Times, Christiaan Triebert. “Nelle immagini di Maxar, due MiG-31 e un Su-27 sono stati completamente distrutti e un MiG -29 è stato danneggiato nella base aerea di Belbek dell’Aeronautica russa nella Crimea occupata – ha scritto Triebert -. Anche un deposito di carburante vicino alla pista principale della base aerea è stato distrutto e i detriti hanno continuato a bruciare” dopo l’attacco avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì.

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