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Cronache

Trans uccisa a coltellate, fermato cliente abituale

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 Sono state le immagini delle telecamere posizionate in strada ad incastrare l’uomo di 42 anni, italiano e dipendente di un istituto di credito di Milano, fermato questa notte con l’accusa di avere ucciso con 80 pugnalate Emaniuel Alves Rabacchi, la trans di 48 anni trovata morta in casa sua in via Plana, vicino a piazza Firenze, a Milano. L’uomo e’ anche accusato di strage per aver lasciato aperto il gas della cucina della vittima nel tentativo di provocare un’esplosione e di cancellare le sue tracce. Proprio sentendo l’odore del gas i vicini hanno dato l’allarme e questo ha permesso di scoprire il cadavere della transessuale massacrata con numerose coltellate in tutto il corpo. Il quarantaduenne era un cliente abitale della vittima da anni, come hanno confermato messaggi in chat di whatsApp e le amiche della transessuale che lo hanno riconosciuto nelle immagini video. La sera dell’omicidio le telecamere collocate in via Plana lo hanno ripreso tutte e due le volte in cui si e’ recato a casa di Emaniuel Alves, forse proprio la seconda volta e’ avvenuto l’omicidio secondo gli inquirenti, con la successiva apertura del gas. A casa del fermato, nel corso di una perquisizione, e’ stato trovato il coltello dell’omicidio oltre a un paio di scarpe con quelle che sembrano tracce ematiche che verranno analizzate. Non e’ ancora chiaro quale sia esattamente il movente di un delitto cosi’ efferato ma un’ ipotesi potrebbe essere quella di un debito pregresso del fermato nei confronti della vittima. “Un debito che si aggirerebbe attorno ai 500 euro. Siamo ancora in fase di approfondimento per capire di che natura e’ questo debito – ha chiarito il Procuratore aggiunto, Laura Pedio -. Lui consumava droga con lei, forse aveva anche dei rapporti, ma non sappiamo a cosa fosse legato il debito, immaginiamo prestazioni o droga”. A casa della vittima e’ stata trovata della cocaina. Il quarantaduenne fermato, che aveva solo un vecchio precedente per guida in stato di ebrezza, e’ stato interrogato davanti al Pm ma si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere. L’uomo fermato e’ stato identificato anche grazie alle immagini della targa dell’auto, che e’ risultata intestata ad una donna, una sua collega con cui ha una relazione stabile.

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Cronache

Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Cronache

Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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