Collegati con noi

Cronache

Toti dagli arresti domiciliari: rivendico l’interesse pubblico in ogni scelta

Pubblicato

del

Che non arrivassero dimissioni, in costanza di arresti domiciliari, era scontato e scontato è che Giovanni Toti non abbia alcuna voglia di farlo prima di essersi misurato con la sua maggioranza. Ma il governatore della Liguria, ai domiciliari dal 7 maggio per corruzione e voto di scambio, ha deciso di provare a disinnescare la prima mina che gli si è parata davanti in quella che per adesso è una navigazione a vista. E cioè la mozione di sfiducia che verrà discussa martedì in Consiglio regionale, mozione depositata dalle opposizioni (Azione esclusa) qualche giorno fa, visto che le reiterate richieste di dimissioni non sono state soddisfatte. La mossa di Toti è stato scrivere una lunga lettera al Consiglio regionale.

Lettera che è stata consegnata all’assessore alla protezione civile, e fedelissimo del governatore, Giacomo Giampedrone con l’incarico di affidarla al capogruppo della Lista Toti in consiglio regionale Alessandro Bozzano. Sarà lui a leggerla all’assemblea legislativa della Liguria. Nella missiva Toti ha rivendicato “l’interesse pubblico in ogni nostra scelta” e la certezza “che la maggior parte dei liguri comprendano e apprezzino il cammino fatto e i risultati raggiunti dal nostro governo”.

Oltre ad affidare il rassicurante messaggio che la Liguria “deve andare avanti” soprattutto con le grandi opere e con gli impegni presi fino al momento dello stop imposto dalle indagini, si dice che nella lettera ci sia anche un messaggio chiaro alla maggioranza che verrà meglio esplicitato quando e se il giudice accetterà l’istanza di revoca dai domiciliari (istanza non ancora depositata dall’avv. Stefano Savi che resta “in attesa che il quadro istruttorio si definisca” ovvero che vengano sentiti tutti i testimoni). Il presidente Toti, ha detto Giampedrone, “passa le sue giornate a studiare e a scrivere.

Legge tutto, custodisce in una cartellina trasparente gli articoli che possono essere utili per la sua difesa”. Giampedrone ha parlato per oltre quattro ore con Toti. “E’ molto sereno e motivato, ha studiato a lungo le carte e vorrebbe riprendere al più presto il suo lavoro al sevizio dei liguri. Al momento infatti non ha intenzione di dimettersi e attende di tornare nel suo ruolo per fare tutti i confronti con la maggioranza e lì decidere il cammino da continuare insieme oppure fare altri tipi di valutazioni, che comunque spettano direttamente a lui”.

La casa dove Toti è ai domiciliari è lontana oltre 100 km dal cuore di Genova dove martedì si riunisce l’assemblea legislativa per discutere la mozione di sfiducia depositata da Pd, M5s, Lista Sansa e Linea Condivisa, decisa “per restituire dignità alle istituzioni, per evitare una situazione di stallo della Regione e garantire un governo regionale che operi nella piena legittimazione democratica e politica”. In tutto 12 voti, 13 se si considera il consigliere di Azione che non era stato informato della mozione e che quindi non compare tra i firmatari. La maggioranza conta sui 18 voti di Lista Toti, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e un paio di voti dal gruppo misto.

“Spero che la mozione di sfiducia contro il presidente Toti non venga approvata, sicuramente i numeri in aula dicono esattamente il contrario”, ha detto il governatore ad interim Alessandro Piana. A scanso, ovviamente, di eventuali cecchini.

Advertisement

Cronache

Maltempo sul centronord, allerta gialla in 15 Regioni

Pubblicato

del

Ancora maltempo sull’Italia: la perturbazione che ha già raggiunto le regioni settentrionali nella giornata di lunedì determinerà nelle prossime ore ancora piogge e temporali, soprattutto sulle regioni del centro nord e sulla Campania. Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una allerta meteo che prevede dalla mattina di martedì il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse su Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Campania. Fenomeni che localmente saranno accompagnati da fulmini, grandinate e forti raffiche di vento. Alla luce dei fenomeni già in atto o previsti, il dipartimento ha valutato una allerta arancione su parte della Lombardia e un’allerta gialla in 15 regioni: Lazio, Umbria, Molise, Abruzzo, Veneto, Friuli Venezia Giulia e su settori di Sicilia, Liguria, Campania, Marche, Emilia-Romagna, Toscana, Calabria, Piemonte e Lombardia.

Continua a leggere

Cronache

De Magistris: «Manfredi sta con i negazionisti del genocidio. Io sto con la Taverna Santa Chiara e il popolo palestinese»

Pubblicato

del

Annunciato per il 21 giugno il flash mob “Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio” sul lungomare di Napoli. Venerdì 9 maggio la conferenza stampa al caffè Arabo di piazza Bellini

È uno sfogo durissimo quello che Luigi de Magistris affida ai social per commentare la presa di posizione della giunta comunale di Napoli sul caso Taverna Santa Chiara e sulla vicenda israelo-palestinese. L’ex sindaco di Napoli non usa mezzi termini: «È vergognoso che Manfredi con la sua giunta si schieri con i negazionisti del genocidio. Io sto con la Taverna a Santa Chiara, con l’umanità, per la pace e contro il genocidio dello Stato d’Israele nei confronti della Palestina».

Il sostegno alla ristoratrice Nives Monda

De Magistris, che oggi ha fatto visita alla titolare della Taverna Santa Chiara, Nives Monda (nella foto con de Magistris), coinvolta nei giorni scorsi in una polemica internazionale per aver allontanato due turisti israeliani dal proprio ristorante, ribadisce la sua posizione: «Io mi schiero come sempre dalla parte della giustizia, della Palestina e degli oppressi». Un appoggio diretto e simbolico, accompagnato dalla partecipazione a un’iniziativa pubblica.

Il flash mob per Gaza: “Tutti giù per terra”

L’ex sindaco ha infatti annunciato un flash mob dal titolo “Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio” che si terrà il prossimo 21 giugno sul lungomare di Napoli. L’iniziativa è organizzata dall’associazione LIFE FOR GAZA, con il supporto del comitato dei garanti a cui aderisce lo stesso De Magistris.

Tutti i dettagli della mobilitazione verranno resi noti in una conferenza stampa prevista per venerdì 9 maggio alle ore 11 al Caffè Arabo di piazza Bellini. Tra gli invitati, anche Nives Monda, ormai diventata simbolo del fronte pro-palestinese a Napoli.

Continua a leggere

Cronache

Inchiesta Doppia Curva, altri 7 arresti: ombre su Inter, Milan e il ruolo di Zanetti. Rapporti tra curva e dirigenza sotto i riflettori

L’inchiesta Doppia Curva porta a nuovi arresti tra gli ultrà di Inter e Milan. Emergono rapporti tra Bellocco, Beretta, Scarfone e il vicepresidente Zanetti.

Pubblicato

del

La nuova tranche dell’inchiesta Doppia Curva ha portato oggi all’arresto di sette persone legate alle tifoserie organizzate di Inter e Milan, rivelando una rete di intrecci tra criminalità organizzata, imprenditoria e ambienti dirigenziali calcistici.

Il ruolo di Antonio Bellocco e la rete di contatti

Nel provvedimento cautelare si legge dell’esistenza di un rapporto diretto tra Antonio Bellocco, figura di spicco della curva Nord e affiliato alla ’ndrangheta, e la società Inter. Bellocco, ucciso nel settembre scorso da Andrea Beretta, ex capo ultrà interista oggi collaboratore di giustizia, avrebbe avuto “concrete entrature” nella multinazionale QFort, attiva nella produzione di infissi e dichiarata estranea all’inchiesta.

Il legame passava attraverso Davide Scarfone, oggi in carcere, amministratore unico della QFort Como srl e rappresentante di altre due società del gruppo. Scarfone era vicino sia a Bellocco che a figure centrali della curva Sud del Milan, come Luca Lucci e Marianna Tedesco, già coinvolti nel maxi blitz del settembre 2023.

L’evento QFort e la presenza di Zanetti

Secondo le intercettazioni, Bellocco si era attivato per ottenere la partecipazione del vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti a un evento organizzato da QFort l’11 novembre 2023, rilevante per gli affari di Scarfone. Il 17 novembre Zanetti partecipò effettivamente all’iniziativa, su quella che viene descritta dal gip come “espressa volontà di Bellocco”, per rafforzare il prestigio di Scarfone.

Durante l’evento, Zanetti avrebbe elogiato pubblicamente l’imprenditore, che a sua volta si sarebbe vantato del riconoscimento ricevuto. Beretta, interrogato, ha ammesso di aver contattato Zanetti direttamente: “C’era proprio un rapporto di amicizia con Javier”.

Minacce e usura: gli affari sporchi del clan

Scarfone, sempre secondo l’ordinanza, avrebbe anche minacciato un imprenditore comasco, costretto a subire tassi usurari fino al 400% per prestiti ricevuti dal clan Bellocco. Un quadro che, per la magistratura, dimostra la pervasività dei legami tra criminalità e mondo ultras, con gravi implicazioni per le società calcistiche coinvolte.

La sanzione della Figc a Zanetti

La Figc ha recentemente multato Javier Zanetti per 14.500 euro, dopo aver analizzato gli atti dell’inchiesta. Una sanzione che certifica l’interesse della giustizia sportiva per i rapporti intercorsi tra la dirigenza nerazzurra e ambienti ultrà poi finiti in carcere.

inchiesta Doppia Curva, arresti curva Inter Milan, Antonio Bellocco, Davide Scarfone, Javier Zanetti, Andrea Beretta, QFort, ultrà Inter Milan, rapporti Inter ultrà, Figc multa Zanetti

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto