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Cronache

Tentata estorsione nel Napoletano: arrestati Bruno Fontanella e Francesco Sorrentino

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Sant’Antonio Abate e Scafati sono state teatro di un tentativo di estorsione da parte del boss ex pentito Gioacchino Fontanella, che ha cercato di imporre il racket nella zona. Sono finiti in carcere Bruno Fontanella, 26 anni, figlio del boss, e Francesco Sorrentino, un 50enne incensurato. I carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata e della stazione di Sant’Antonio Abate hanno eseguito il fermo, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, per tentata estorsione aggravata dal metodo e dalla finalità mafiosa.

Il provvedimento segue una denuncia sporta da un imprenditore del settore dei trasporti con sede a Scafati. Questa è la seconda denuncia in poche settimane contro il gruppo legato all’ex killer di camorra, Gioacchino Fontanella, che, dopo aver collaborato con la giustizia e scontato diverse condanne all’ergastolo, è tornato libero e avrebbe cercato di rimettere in piedi il clan Fontanella. Il clan era già stato duramente colpito con l’arresto del cugino capoclan Catello Fontanella, recentemente condannato in primo grado a dieci anni di reclusione.

“Ci servono 250mila euro, siamo già passati da Agostino Rispoli”, è stata la richiesta estorsiva del boss Gioacchino Fontanella, rivolta a un imprenditore del settore trasporti per intimidirlo. La vittima, intimorita, ha subito denunciato il fatto ai carabinieri. Le forze dell’ordine avevano già avviato indagini su un altro caso di estorsione ai danni del consigliere comunale e suocero della sindaca di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale. Le due denunce in pochi giorni hanno contribuito a smantellare la nuova costola del clan Fontanella.

La sindaca abatese, Ilaria Abagnale, ha elogiato il coraggio degli imprenditori che hanno denunciato le estorsioni e ha invitato a un’azione collettiva contro la camorra. “Il nostro è un territorio ricco di potenzialità e opportunità, un territorio che siamo riusciti a far crescere, anche denunciando chi ne ostacolasse lo sviluppo. Oggi, però, una sola voce non basta, occorre coraggio collettivo”, ha dichiarato. Ha inoltre sottolineato l’importanza della denuncia come strumento di protezione e lotta contro le oppressioni criminali.

Grazie ai filmati di videosorveglianza, gli investigatori hanno rapidamente identificato i quattro uomini coinvolti nella prima richiesta estorsiva. Insieme a Fontanella e suo figlio, erano presenti Nicola Mendola, una guardia giurata di 52 anni già in carcere per un altro episodio di estorsione, e Francesco Sorrentino, che proviene da una famiglia rispettabile di Sant’Antonio Abate. Le intercettazioni hanno rivelato che i familiari di Sorrentino si sono discostati dal suo comportamento, rimasti sconvolti dalle sue azioni.

Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nel Napoletano. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità locale è fondamentale per sradicare le attività estorsive e garantire un futuro libero da oppressioni e prevaricazioni. La denuncia resta l’arma più potente contro la camorra, e il coraggio degli imprenditori e delle autorità locali dimostra che un’azione collettiva può fare la differenza.

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Cronache

Napoli omaggia Papa Francesco: murale, statua e una piazza a suo nome

Napoli rende omaggio a Papa Francesco con un murale a Largo Maradona, una statua dello scultore Domenico Sepe e la proposta di intitolare uno slargo a Capodimonte. Un legame profondo tra il Papa argentino e la città partenopea.

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Da Sud a Sud. Napoli si mobilita per onorare la memoria di Papa Francesco, il “Papa del Sud del mondo”, con una serie di iniziative che uniscono istituzioni, artisti e cittadini in un abbraccio simbolico alla figura del pontefice argentino. Una celebrazione che sottolinea il legame speciale tra la città partenopea e il Papa venuto dalla fine del mondo.

Il murale a Largo Maradona: Francesco e Maradona uniti in un abbraccio

Nel cuore dei Quartieri Spagnoli, a Largo Maradona, sta per nascere un murale che ritrae Papa Francesco e Diego Armando Maradona abbracciati, ispirato a una celebre fotografia. L’iniziativa è promossa da La Bodega de Dios, associazione che cura il sito simbolo del culto popolare dedicato al Pibe de Oro.
A realizzare l’opera sarà lo street artist argentino Juan Pablo Gimenez, già autore di numerosi ritratti di Diego. «Sarà un omaggio al Papa argentino nella città di Maradona – racconta Gimenez –. Conto di completarlo entro due settimane». Un segno tangibile dell’unione tra il sacro e il profano, tra la fede e la passione popolare che animano Napoli.

Una statua in bronzo per raccontare la speranza

Anche l’arte scultorea si mobilita. L’artista Domenico Sepe sta lavorando a una statua a grandezza naturale dedicata a Papa Francesco. «Sarà un’opera in bronzo che racconterà il tema della speranza – spiega Sepe –. Mi piacerebbe che fosse ospitata nel Duomo di Napoli o in un’altra chiesa cittadina». La scultura, nata da un’idea personale dell’artista, sarà completata subito dopo l’estate e rappresenterà un ulteriore ponte tra Napoli e il suo Papa.

In consiglio comunale la proposta di intitolare uno slargo

Anche il Consiglio comunale di Napoli si muove per rendere omaggio a Bergoglio. È pronta infatti una proposta per intitolare a Papa Francesco lo slargo davanti alla Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte, nota anche come la “piccola San Pietro” per la sua somiglianza con la basilica vaticana.
Il documento, firmato dal consigliere Gennaro Demetrio Paipais del gruppo “Manfredi sindaco”, impegna il sindaco e la giunta ad avviare subito l’iter per la deroga alla norma che richiederebbe dieci anni dalla scomparsa per un’intitolazione. «Il rapporto tra Papa Francesco e Napoli è stato profondo e ricco di significati», si legge nella proposta, che potrebbe essere votata già nelle prossime ore con il consenso unanime dell’assemblea.

Un legame profondo tra Napoli e Papa Francesco

Le due visite pastorali di Francesco a Napoli hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, soprattutto tra i più fragili. Ora, in una città dove il sacro e il popolare si intrecciano senza confini, l’omaggio al Papa argentino assume un significato ancora più intenso, rendendo visibile la gratitudine di Napoli a chi ha incarnato la speranza dei popoli del Sud.

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Funerali di Papa Francesco: online le foto ufficiali della Polizia di Stato scattate da Massimo Sestini a bordo di un elicottero

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Sono disponibili da oggi, sul sito ufficiale poliziadistato.it, le straordinarie fotografie realizzate in occasione delle esequie di Papa Francesco. Gli scatti portano la firma di Massimo Sestini, fotoreporter di fama internazionale, incaricato dalla Polizia di Stato di documentare uno degli eventi più solenni e seguiti al mondo.

Le immagini sono state realizzate a bordo di un elicottero del 1º Reparto Volo della Polizia di Stato, impegnato nei servizi di sicurezza durante la cerimonia. Da una prospettiva aerea unica, Sestini ha catturato il raccoglimento e l’imponenza di Piazza San Pietro gremita di fedeli e delegazioni internazionali, offrendo uno sguardo emozionante e potente sull’ultimo saluto al Pontefice.

(Funerali di Papa Francesco, tutte le foto contenute in questo articolo sono di MassimoSestini per la PoliziadiStato)

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Cadono da tetto del casolare: 14enne muore, gravissimo 13enne

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Due ragazzini sono caduti dal tetto di un casolare abbandonato, facendo un volo di circa 20 metri a Mazara del Vallo (Trapani). È successo nel lungomare San Vito, nei pressi del Mahara Hotel. Uno dei due di 14 anni è deceduto sul colpo, mentre l’altro di 13 anni è stato trasportato in ospedale in gravissime condizioni.

I ragazzini sarebbero entrati in un ex stabilimento vinicolo, nel pomeriggio, nonostante vi fossero cartelli di divieto e una recinzione. Sul posto sono andati i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia di Stato, la polizia municipale e anche il sindaco di Mazara Salvatore Quinci.

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