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Tenta di entrare nella sede Sky di Milano, le guardie lo bloccano e muore: c’è una inchiesta aperta

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Era passata mezzanotte quando le guardie giurate che sorvegliano la sede di Sky a Rogoredo, periferia Sud di Milano, si sono accorte di un uomo che cercava di entrare. Urlava cose difficili da comprendere ed era alterato. I soccorritori del 118, chiamati quando ha avuto un malore, pensavano di intervenire per una intossicazione etilica, cioè per un ubriaco caduto a terra, ma davanti si sono invece trovati un giovane già in arresto cardiaco.

Le telecamere hanno ripreso tutto quanto è successo. L’uomo – un trentaquattrenne palermitano che abitava in provincia di Varese con precedenti per reati contro la persona, come maltrattamenti in famiglia e stalking – si è avvicinato alla sede del gruppo televisivo, ma le guardie lo hanno allontanato. Si è avvicinato più volte, ha continuata a girare nella zona, anche pericolosamente in mezzo alla strada ed è andato avanti ad urlare si è tolto la maglietta e ha anche cercato di scavalcare la recinzione.

I due vigilantes, che hanno nel frattempo chiamato le forze dell’ordine, sono usciti e lo hanno bloccato a terra, prono. Uno si è messo sopra, cercando di tenerlo fermo con un ginocchio e lui ha avuto il malore. Quando le guardie si sono accorte di cosa era successo, hanno chiamato i soccorsi e intanto hanno cercato di rianimarlo utilizzando anche il defibrillatore. L’ambulanza lo ha portato all’ospedale San Raffaele dove i medici hanno però potuto solo constatarne il decesso.

La indagini, coordinate dal pm Alessandro Gobbis, sono affidate alla squadra mobile, guidata da Marco Calì, ha subito acquisito le immagini delle telecamere che hanno ripreso l’intera scena. Il pm ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e iscritto le due guardie. Un atto dovuto in vista dei prossimi accertamenti, a partire dall’autopsia. Sarà l’autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni, a stabilire esattamente cosa sia successo e perché il trentaquattrenne sia deceduto e si aspetta il risultato degli esami tossicologici per capire quale era il suo tasso alcolico e se aveva assunto altre sostanze.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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