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Tensione in Medio Oriente: Hamas pubblica video di tre ostaggi, famiglie sotto pressione

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La situazione in Medio Oriente si fa sempre più tesa, con Hamas che pubblica video di tre ostaggi israeliani, accrescendo la rabbia delle famiglie contro il primo ministro Benyamin Netanyahu. Nel frattempo, la stampa riporta anche notizie di arresti in Cisgiordania e di un missile Houthi abbattuto dagli Stati Uniti.

Secondo quanto riportato da Al Jazeera, le forze israeliane avrebbero preso d’assalto il campus dell’Università nazionale An-Najah a Nablus, Cisgiordania, arrestando almeno 25 studenti che stavano organizzando un sit-in di protesta. Il rettore dell’ateneo ha dichiarato che tutte le comunicazioni sono state interrotte, e gli studenti sono stati avvisati dalle forze israeliane di “arrendersi subito”.

 

 

La pubblicazione di video di ostaggi da parte di Hamas aggiunge ulteriore tensione alla situazione. Noa Argamani, Yossi Sharabi e Itay Svirsky sono stati identificati come le vittime del rapimento avvenuto 100 giorni fa. I video mostrano i tre ostaggi che parlano in ebraico, chiedendo alle autorità israeliane di agire per il loro rilascio. Tuttavia, l’origine e la tempistica esatta dei video sono ancora incerte.

Le famiglie degli ostaggi si sono riunite in una manifestazione di protesta a Tel Aviv, chiedendo con forza azioni concrete per liberare gli oltre 130 prigionieri detenuti a Gaza. La frustrazione si è estesa non solo alle famiglie ma anche al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che secondo fonti di Axios avrebbe “perso la pazienza” con Netanyahu. Si sostiene che il premier israeliano stia trascinando la questione per motivi politici e personali, con il rilascio degli ostaggi che sembra non essere la sua priorità.

In risposta alle accuse, l’ufficio di Netanyahu ha assicurato che il premier sta lavorando intensamente per garantire il rilascio rapido degli ostaggi. Tuttavia, l’opposizione, rappresentata dal leader centrista Yair Lapid, ha criticato aspramente Netanyahu, invitando a concentrarsi sul recupero degli ostaggi senza indugi. La situazione rimane delicata, e la comunità internazionale segue con preoccupazione gli sviluppi in una regione già segnata da conflitti e tensioni.

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Zelensky a Roma per i funerali di Papa Francesco, forse incontra Trump

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Roma per partecipare ai funerali di Papa Francesco. Lo ha confermato il suo portavoce, Sergei Nykyforov, spiegando che anche la First Lady Olena Zelenska prenderà parte alla cerimonia funebre.

Incertezza fino all’ultimo sulla presenza

Fino a poche ore prima dell’annuncio, Zelensky aveva espresso dubbi sulla possibilità di raggiungere la capitale italiana, affermando di non essere certo di “avere il tempo” per partecipare all’evento e per rivedere il presidente americano Donald Trump, anch’egli atteso ai funerali. Alla fine, il presidente ucraino ha scelto di essere presente per rendere omaggio a Papa Francesco.

Un momento solenne di rilievo internazionale

La partecipazione di Zelensky e della First Lady alla cerimonia sottolinea l’importanza del momento, che vede la presenza di numerosi capi di Stato e di governo provenienti da tutto il mondo.

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Sondaggio Nyt, tasso di approvazione per Trump crolla al 42%

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Il consenso di Donald Trump crolla al 42%, secondo un sondaggio New York Times-Siena college condotto tra il 21 e il 24 aprile su 913 elettori registrati: il 42% approva il suo operato, mentre il 54% lo disapprova (il 5% non sa o non risponde). E solo il 36% pensa che gli Usa siano nella giusta direzione, il 53% crede il contrario (l’11% non sa o non risponde). Quanto al suo secondo mandato, il 66% del campione lo definisce caotico, il 59% preoccupante e solo il 42% eccitante.

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Trump, Mosca e Kiev si incontrino per concludere accordo

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“Appena atterrato a Roma. Una buona giornata di colloqui e incontri con Russia e Ucraina. Sono molto vicini a un accordo e le due parti dovrebbero ora incontrarsi, ad altissimo livello, per ‘concluderlo’. La maggior parte dei punti principali è stata concordata. Fermate lo spargimento di sangue, ora. Saremo ovunque sia necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata!”: lo scrive Donald Trump su Truth dopo essere arrivato a Roma per i funerali del Papa.

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