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Cronache

Sul caso Giambruno doppia segnalazione all’Ordine

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Le frasi sessiste dei fuorionda di Diario del giorno trasmessi da Striscia la notizia costano ad Andrea Giambruno, ex compagno della premier Giorgia Meloni, due segnalazioni all’Ordine dei giornalisti: una del Consiglio della Lombardia al proprio Consiglio di disciplina territoriale, l’altra da parte della Commissione pari opportunità (Cpo) della Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi) che ha inviato un esposto al presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Riccardo Sorrentino.

Tutta la procedura è ora in capo al Consiglio di disciplina, composto da nove giornalisti fra professionisti e pubblicisti, cui tocca decidere un’eventuale sanzione, dall’avvertimento fino alla radiazione, in maniera del tutto autonoma. Da quanto si è appreso le pratiche, relative all’ipotesi di violazione delle norme deontologiche da parte di Giambruno, giornalista pubblicista dal 2014, come nella norma seguono un ordine cronologico e si ritiene partiranno in tempi relativamente brevi.

Tra l’altro Andrea Giambruno è già stato oggetto di una segnalazione, relativa sempre a Diario del giorno, per una dichiarazione che ha suscitato forti polemiche: “Se vai a ballare hai tutto il diritto di ubriacarti, non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo, ma – disse – se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi”.

Nel mirino della Cpo gli “atteggiamenti scurrili e molesti verso le colleghe”. “Si tratta – afferma l’organismo – di atteggiamenti inammissibili, ancor più sui luoghi di lavoro e da contrastare con ogni mezzo. La Cpo Fnsi è impegnata da anni su questo fronte: come molti media hanno riportato in questi giorni, Cpo Fnsi aveva realizzato già nel 2019 un sondaggio sulle molestie sui luoghi di lavoro dai risultanti pesanti e inequivocabili (85%)”. Su Giambruno, che si è autosospeso per una settimana, in accordo con la direzione di testata, pende poi la decisione di Mediaset sul suo futuro.

L’azienda sta procedendo in modo accurato con gli accertamenti sulla vicenda per valutare eventuali profili di responsabilità. Sotto la lente in particolare, le possibili violazioni del Codice etico. Nel frattempo Manuela Boselli ha preso il suo posto nell’edizione di lunedì di Diario del giorno. Boselli aveva già sostituito Giambruno nella puntata di giovedì 19 ottobre – dopo i primi passaggi trasmessi dal tg satirico la sera precedente – mentre venerdì 20 alla conduzione c’era Luigi Galluzzo. Per questa settimana è possibile che diversi volti ruotino alla conduzione del programma.

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Pizzaiolo ucciso: teste, mi ha puntato pistola in faccia

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E’ stata incentrata sulla lite per futili motivi sfociata in sparatoria, l’udienza di oggi del processo in corso a Napoli sull’omicidio di Francesco Pio Maimone, il giovanissimo aspirante pizzaiolo ucciso nelle prime ore del 20 marzo 2023 sul lungomare del capoluogo partenopeo da un proiettile vagante. In particolare, sono stato ascoltati quattro ragazzi del gruppo con cui colui che viene indicato dalla Procura come l’assassino, Francesco Pio Valda, bisticciò quella notte.

Confermata da uno dei testimoni la genesi della lite: un drink, versato sulle costosissime scarpe di Valda e poi anche un pestone. Un altro teste ha anche confermato che Valda era armato in quanto lo ha visto puntargli una pistola contro quando erano a una distanza di appena 7-8 metri.

Tutti e quattro i ragazzi si sono mostrati non poco reticenti rispondendo alle domande che gli venivano poste e il pubblico ministero è stato costretto più volte a sollevare delle contestazioni. “Al momento dell’esplosione dei colpi non ho capito più nulla perché mi sono spaventato”, ha detto il giovane testimone, “mi ricordo che la pistola era piccola e nera… mentre io lo prendevo a parolacce per quello che stava facendo, lui mi ha puntato la pistola in faccia da circa 7-8 metri, poi è scappato dicendo a qualcuno di prendere l’auto”.

Con il consenso degli avvocati del collegio difensivo e del pm è stato acquisito infine dai giudici della Corte d’Assise il verbale di uno dei testimoni ascoltati nelle scorse udienze il quale ha affermato, tra l’altro, di avere appreso dalla viva voce dell’imputato, incontrato quella notte quando è ritornato nel suo quartiere, a Barra, che aveva sparato: “l’abbiamo incontrato… mi ha detto di avere sparato con un revolver 38 special prima due colpi in aria, perché gli gridavano che la pistola era a salve e lui per dimostrare che invece era vera ha sparato nel vetro di una 500X parcheggiata”.

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Cronache

Trovato morto in casa a Castellammare, indagini ancora in corso

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Sono in corso indagini sulla morte di un 37enne di origine ucraina che viveva in una delle minuscole e fatiscenti abitazioni del centro storico di Castellammare di Stabia. Gli agenti del commissariato locale sono stati chiamati poco dopo le 5 di stamane nella casetta abitata da Dmitro Chubii, l’extracomunitario trovato senza vita.

A quanto sembra l’uomo avrebbe partecipato a una serata tra connazionali durante la quale sarebbero stati consumati alcolici. La prima ipotesi è stata quella di omicidio, ma i contorni della vicenda sono diventati confusi a mano a mano che si procedeva con gli interrogatori, dal momento che i partecipanti alla serata hanno sostenuto di non ricordare nulla. Non si esclude nemmeno l’ipotesi della morte accidentale. Il 37enne sarebbe tornato a casa ferito e poi sarebbe deceduto in mattinata. La salma è stata trasferita all’obitorio del cimitero di Castellammare di Stabia, in attesa dell’autopsia, mentre proseguono le indagini della Polizia di Stato .

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Smartwatch contro stalking e abusi, sperimentato a Napoli arriva anche a Roma

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Un orologio di ultima generazione contro stalker e violenze di genere. Uno smartwatch che sarà collegato direttamente alla centrale operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Roma e indossato dalla vittima che con un semplice gesto, ma è sufficiente un urto improvviso, farà scattare l’intervento dei militari dell’Arma. Una iniziativa, al momento sperimentale con alcune decine di orologi distribuiti a donne che hanno denunciato comportamenti persecutorio o violenti, che rientra in un protocollo siglato tra la Procura della Capitale e il Comando Provinciale. Un nuovo strumento per far fronte ad una emergenza che anche nella Capitale sta raggiungendo numeri drammatici con quasi 4000 episodi previsti nel 2024, con una media giornaliera che supera i dieci casi.

Il funzionamento, così come spiegato dal procuratore capo Francesco Lo Voi e dal generale Marco Pecci, è semplice: l’attivazione del segnale di auto può essere effettuata aprendo una applicazione o anche con il tasto laterale presente sull’orologio. Scatta, invece, automaticamente se l’orologio viene colpito o strappato dal polso. A quel punto la centrale operativa allerta la pattuglia più vicina dopo avere individuato la vittima con il Gps. L’orologio, inoltre, è dotato anche di un microfono che ‘registra’ ciò che accade. Secondo i dati diffusi dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, a capo del pool antiviolenze, nel 2023 i procedimenti penali da codice rosso sono stati 3737, oltre 10 al giorno.

“Le proiezioni – ha aggiunto Cascini .- dicono che c’è una crescita e che, dal 2024, saranno 4000 l’anno. Noi abbiamo formulato in 884 casi la richiesta di misura cautelare. In ben 332 casi si è trattato di carcere e per altri 57 di arresti domiciliari”. Per il capo dei pm della Capitale, Lo Voi, “con questo strumento – che è già stato sperimentato a Napoli, Milano e Torino – lo Stato mette nelle condizioni la vittima di violenza di genere di potersi difendere e comunicare immediatamente con gli inquirenti: culturalmente sposta sulla vittima il potere di iniziativa. Lo scopo è fornire tutte le soluzioni possibili per contrastare e prevenire questo drammatico fenomeno”. Per il procuratore “l’orologio ha un enorme potenziale – aggiunge Lo Voi -. Con il geolocalizzatore la pattuglia più vicina raggiungerà la vittima che sarà, a sua volta, avvisata tramite una vibrazione che i militari sono stati attivati”.

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