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Stretta Figc su conti club, si rischia blocco di mercato

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“Un percorso virtuoso volto al contenimento dei costi”. Sono le parole usate dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, per commentare l’approvazione all’unanimità del nuovo sistema delle licenze nazionali 2024/2025. Due le novità sostanziali: anticipato di quasi un mese il termine per l’iscrizione ai campionati (è fissato al 4 giugno 2024, mentre solo per le società finaliste dei play off di Serie B e di Serie C il termine è fissato all’11 giugno) e il blocco del mercato per chi non rispetta l’indice di liquidità e per chi aderisce agli strumenti del codice della crisi di impresa.

Nel primo caso, si potra’ acquistare giocatori solo dopo una vendita equivalente in termini economici; nel secondo (l’esempio di specie e’ la ristrutturazione del debito della Reggina), il blocco sara’ totale in entrata . “Cominciamo ad andare nell’ottica di un’attività legata al rispetto tra valore della produzione e costo del lavoro”, ha commentato Gravina che, come il resto del mondo del calcio, è in attesa della sentenza della Corte di giustizia UE sulla Superlega.

“Chi aderisce è fuori dal mondo federale”, ha ricordato e intanto si concentra sul percorso di riforme che il mondo del pallone deve intraprendere. Per questo oggi ha comunicato tutte le date per una serie di incontri tra le componenti che si terranno ogni giovedì dai primi di gennaio a metà febbraio. “Sarà un confronto serrato”, ha spiegato, ribadendo comunque come l’assemblea straordinaria per la modifica dello statuto convocata per il prossimo 11 marzo, con l’obiettivo di eliminare il cosiddetto diritto d’intesa, resti una necessità e rappresenti “uno stimolo per le componenti”.

“Serve un cambiamento radicale – ha aggiunto – e l’abolizione del diritto di intesa è uno di quei messaggi che vogliamo mandare”. I prossimi giorni saranno poi anche quelli chiave per capire le sorti del Decreto Crescita. E se Gravina ha confermato la sua contrarietà alla norma, dall’altra parte ha riconosciuto come “un’abolizione assoluta oggi creerebbe effetti contrari rispetto ai vantaggi e i benefici della sua abrogazione”.

Per questo “con assocalciatori e leghe professionistiche vogliamo trovare una mediazione”, ha sottolineato ancora il presidente federale che nella giornata di lunedì ha incontrato il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, proprio su questo tema. “Mi ha parlato di un’eliminazione della norma in modo graduale. Si sta lavorando su questo e aspettiamo indicazioni da parte sua e le proposte all’interno del consiglio dei ministri”, le parole di Gravina. E il mondo del calcio aspetta.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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