“Vogliono vietarti anche le vacanze?” “Sai come fare ad avere più soldi nel portafoglio?” “Ti bevi una birra e arriva un afghano che ti accoltella. Nel 2014 queste cose non accadevano”. Cominciano così i video di Ulrich Siegmund, classe 1990, politico in Turingia di Afd e tra i più seguiti su Tiktok, la terza piattaforma più utilizzata dai ragazzi tra i 12 e i 19 anni in Germania. Siegmund non è il solo: tutto il partito è riuscito a farsi strada a colpi di post. Persino i puffi vengono messi in campo: il loro blu si intona al colore del partito e quindi sono tantissimi i meme che li vedono loro malgrado sostenitori dell’ultradestra tedesca. Negli ultimi mesi Alternativa ha sbancato su Tiktok: primi per contatti, 145mila. I conservatori arrivano alla metà. Proprio in questi giorni, però, anche la Linke sta utilizzando con incredibile profitto questo mezzo e sono oltre 17 milioni i like che incassa, nonostante un numero di post che è meno della metà di quello di Afd. E i consensi del partito, parallelamente, lievitano.
Nella classifica dei like, terzi sono i socialdemocratici con 8,5 milioni, seguono i Verdi con poco più di 5 milioni e i conservatori con meno di 2 milioni e mezzo. Afd è un partito giovane e mentre gli altri hanno dovuto adattarsi a questo nuovo linguaggio, quello di Alice Weidel ci è praticamente nato. Sono in molti a sostenere che sui social le alternative radicali impazzano ed è proprio qui che Afd pianta i suoi semi con tutti i principali temi, dall’immigrazione alla politica economica, discussi in modo binario. È tutto un ‘o di qua o di là’, ‘con noi o con loro’. Del resto, Tiktok, secondo gli esperti, piace proprio perché ‘politico’: ciascuno può focalizzare l’attenzione su un problema e proporre soluzioni in pochi minuti.
Una tecnica ben sfruttata da Afd. E secondo alcuni osservatori della materia, i deputati dell’ultradestra scrivono i loro interventi, pensando già a come debbano essere tagliati per TikTok. Il fenomeno è sotto osservazione da tempo, ed è venuto fuori l’investimento realizzato con migliaia di account fake di Alternative Fur Deutschland, che veicolano comunque i suoi contenuti. Il primo canale tedesco l’ha definito “un esercito”. Anche la Linke miete successi sulla piattaforma. Heidi Reichinnek, giovane parlamentare, ha mezzo milione di follower: la si vede nei suoi accalorati interventi al Bundestag, ma racconta anche la sua vita in Parlamento, il suo lavoro e i provvedimenti in discussione. A volte consiglia libri o video. Guarda in camera e parla. La cosa sembra funzionare: un partito poco “cool” e considerato spacciato fino a qualche mese fa, anche per la fuoriuscita di Sahra Wagenknecht, sembra risalire la china, premiata nei sondaggi. (