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Spinazzola, il riscatto di un campione: “Ora voglio portare l’Italia al Mondiale”

Leonardo Spinazzola ritrova la Nazionale dopo due anni: “Ho lavorato su me stesso, non sono più lo stesso giocatore ma sono più maturo. Basta fallimenti, l’Italia deve andare al Mondiale”.

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Un urlo di gioia rimasto strozzato in gola, come il gol mancato contro l’Estonia. Ma Leonardo Spinazzola non si è fermato a quell’occasione sfumata: poco dopo ha servito un assist perfetto, simbolo del suo nuovo modo di stare in campo — meno istintivo, più intelligente, più consapevole.
Oggi il terzino del Napoli è tornato a essere il volto sorridente e tenace di un’Italia che vuole rialzarsi e tornare dove merita: ai Mondiali 2026.

«Dopo l’infortunio è stata dura — ha raccontato a Radio Rai —. Restavo ancorato al passato, a ciò che ero prima. Ho lavorato tanto anche dal punto di vista mentale, con professionisti che mi hanno aiutato a ritrovarmi. Oggi sono un calciatore diverso, più maturo».

Dall’azzurro della Nazionale a quello del Napoli

Per Spinazzola, il ritorno in Nazionale è anche il coronamento di una nuova avventura a Napoli. Arrivato da scommessa, si è guadagnato la fiducia di Antonio Conte, diventando titolare e protagonista in una squadra rinata.
«Gli devo tanto — ha detto —. Era dai tempi di Gasperini che non lavoravo così duramente sul piano fisico. Ma con il lavoro arrivano sempre i risultati».

L’esperienza a Napoli lo ha trasformato in un leader silenzioso, capace di unire i giovani e dare equilibrio. È stato uomo chiave nello spogliatoio e sul campo, simbolo di una rinascita che parte dalla fatica quotidiana.

“In Nazionale un clima straordinario: basta fallimenti”

Nella sua mezz’ora contro l’Estonia, Spinazzola ha mostrato tutto ciò che può dare: intelligenza tattica, qualità tecnica e personalità. Il suo assist per Pio Esposito, napoletano come lui, è stato il sigillo di una serata speciale.
«Ho ritrovato un gruppo giovane e forte, con ragazzi che giocano le finali di Champions ed Europa League — ha spiegato —. Questa è la strada. Dobbiamo smettere di fallire: l’Italia deve andare al Mondiale».

La chiamata di Gattuso è arrivata senza troppi giri di parole. «È stata una telefonata brevissima: “Leo, abbiamo bisogno di te”. E io non ci ho pensato un secondo».

La forza del lavoro e la fame di futuro

Spinazzola oggi è un uomo e un atleta rigenerato. Dopo le sofferenze, le delusioni e le cadute, ha ritrovato la serenità e la convinzione.
«Non sono più esplosivo come prima — ha ammesso — ma ho migliorato tutto il resto: la testa, la visione, la gestione. Oggi sono più completo».

L’obiettivo è chiaro: guidare l’Italia verso i Mondiali del 2026, dopo troppe assenze che pesano sulla storia azzurra.
E come sempre, la ricetta resta la stessa, quella che Spinazzola conosce meglio di chiunque: lavorare, credere, meritare.

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Italia-Israele 3-0, azzurri ai playoff Mondiali tra tensioni e sollievo: doppietta di Retegui e super Donnarumma

L’Italia batte 3-0 Israele a Udine e conquista i playoff Mondiali. Retegui segna una doppietta, Donnarumma salva il risultato. Tensione fuori dallo stadio per gli scontri e fischi all’inno israeliano.

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L’Italia di Gennaro Gattuso batte Israele 3-0 a Udine e si assicura un posto ai playoff di marzo per i Mondiali, al termine di una serata segnata da tensioni dentro e fuori lo stadio.
All’esterno, la manifestazione contro la partecipazione di Israele si è conclusa con scontri e momenti di tensione, mentre sugli spalti i fischi all’inno israeliano hanno creato un clima surreale, solo in parte smorzato dal minuto di silenzio per i tre carabinieri morti nella tragedia di Castel d’Azzano.

Dentro il campo, però, gli azzurri hanno risposto con una prova di carattere: Retegui segna, Donnarumma para. La coppia portiere-centravanti ha messo la firma su una vittoria fondamentale, che garantisce la matematica certezza del secondo posto, con la Norvegia ormai irraggiungibile.

La partita: equilibrio, sofferenza e concretezza

Gattuso sceglie una difesa a tre e un centrocampo tecnico con Barella, Locatelli e Tonali. Davanti, Raspadori affianca Retegui, ma l’assenza di Kean pesa in termini fisici.
Israele gioca con coraggio, pressing alto e transizioni rapide: nel primo tempo crea più di un pericolo, ma trova sulla sua strada un Donnarumma insuperabile, decisivo su Solomon e Gloukh.

L’Italia cresce alla distanza e sblocca la partita al 45’: Retegui si procura e realizza un rigore con rabbia e precisione, riscattando l’errore di Tallinn.

Nella ripresa Gattuso cambia: dentro Pio Esposito, che dà più peso in attacco. Gli azzurri faticano a chiudere il match, ma al 29’ ancora Retegui inventa il gol del 2-0 con un destro a giro perfetto all’incrocio, dopo un recupero palla sulla sinistra.

Nel finale, il 3-0 arriva al 93’ con Mancini, bravo di testa su calcio d’angolo a siglare il gol che chiude la partita e fa tirare un sospiro di sollievo al ct.

Gattuso: “Ci metteremo l’elmetto per i playoff”

Gattuso si gode la vittoria ma invita alla prudenza:
Speriamo che Dio ce la mandi buona. Nei prossimi mesi dovremo lavorare tanto e non perdere giocatori. Mi è piaciuta la compattezza e la voglia di soffrire. Siamo in crescita, ma ai playoff servirà un’Italia con l’elmetto”.

Poi i complimenti ai singoli: “Retegui ha fatto due gol da attaccante vero, Donnarumma ha salvato il risultato. Locatelli è stato eccellente e Barella ha dato equilibrio. Sono orgoglioso di questo gruppo”.

Retegui e Donnarumma trascinano l’Italia

Siamo una squadra in crescita, questa vittoria è per i tifosi”, ha dichiarato Retegui, autore di una doppietta decisiva.
Andremo al Mondiale, ne sono certo”, ha aggiunto Donnarumma. “Abbiamo dimostrato di avere cuore, fame e una grande voglia di vincere”.

Israele: “Italia superiore, ma orgogliosi dei nostri”

A fine partita, il ct israeliano Ben Shimon ha riconosciuto la superiorità azzurra:
È stata una gara difficile, ma i miei ragazzi hanno dato tutto. L’Italia ha troppa qualità, complimenti a Gattuso. Abbiamo fatto progressi, continueremo a lavorare per qualificarci agli Europei”.

L’Italia, intanto, può respirare: il 3-0 di Udine vale un biglietto per il limbo dei playoff. Ma la strada verso il Mondiale è ancora lunga e, come ha detto Gattuso, “ci sarà da combattere su ogni centimetro”.

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Italia-Israele 3-0, Gattuso: “Siamo in crescita, ora i playoff. Speriamo che Dio ce la mandi buona”

Dopo il 3-0 su Israele, Gattuso applaude la sua Italia e guarda ai playoff Mondiali: “Squadra compatta, stiamo crescendo. Speriamo che Dio ce la mandi buona”. Retegui firma una doppietta, Donnarumma salva il risultato.

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Con il 3-0 rifilato a Israele, l’Italia di Gennaro Gattuso chiude la fase regolare delle qualificazioni ai Mondiali e conquista l’accesso ai playoff di marzo.
Speriamo che Dio ce la mandi buona – ha detto il ct al termine della partita –. Dobbiamo rimanere compatti e non perdere giocatori. A novembre faremo due partite serie per consolidare il gruppo”.

Gattuso ha espresso soddisfazione per la prova degli azzurri, ricordando la lezione della sconfitta di Debrecen: “L’altra volta ci avevano portato a spasso per il campo, ma stavolta siamo stati bravi a soffrire e a non prendere gol. Complimenti a Donnarumma, che ha fatto due parate decisive, e a Locatelli, autore di una grande partita”.

Retegui e Donnarumma trascinano gli azzurri

Il protagonista della serata è stato Mateo Retegui, autore di una doppietta. “Siamo in crescita, stiamo trovando una squadra forte – ha detto l’attaccante –. Questa vittoria è per tutti i tifosi. Ora dobbiamo riposare e migliorare ciò che non è andato”.

Sulla stessa linea Gianluigi Donnarumma, che guarda con fiducia all’obiettivo Mondiale: “Andremo al Mondiale. Stasera avete visto una grande Italia, con voglia di vincere e di non prendere gol. Gattuso ha portato concetti chiari, ma soprattutto tanta fame”.

“Serve l’elmetto per i playoff”

In conferenza stampa, Gattuso ha sottolineato la necessità di non abbassare la guardia:
Abbiamo fatto due settimane molto buone, ma c’è ancora tanto da lavorare. La mentalità è vincente e gli attaccanti si stanno sacrificando per la squadra. Adesso testa ai playoff: dobbiamo metterci l’elmetto e fare le cose come si deve”.

Il ct ha poi ringraziato la Federazione per la fiducia: “Mi hanno scelto tra tanti che avevano più meriti di me. Nelle prossime partite valuteremo nuovi giocatori, dobbiamo farci trovare pronti”.

Ben Shimon: “Italia troppo forte, ma orgoglioso dei miei ragazzi”

Anche il ct israeliano Alon Ben Shimon ha riconosciuto la superiorità azzurra:
È stata una partita difficile, l’Italia ha grande qualità. Sono però orgoglioso dei miei giocatori: hanno dato il 100%. Abbiamo fatto progressi rispetto alla gara con la Norvegia e, se continueremo così, potremo migliorare ancora”.

Poi un elogio per l’avversario: “Complimenti a Gattuso per come fa giocare la sua squadra. Il nostro obiettivo è qualificarci agli Europei e l’Italia ha mostrato un livello simile al nostro, anche se il risultato è stato pesante”.

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Napoli, tra entusiasmo e infortuni: Conte punta su Hojlund e McTominay per la doppia trasferta

Dopo la sosta, il Napoli di Conte riparte con entusiasmo e problemi d’infermeria. Hojlund e McTominay tornano carichi dalle nazionali, mentre restano da valutare Buongiorno, Lobotka, Rrahmani e Politano.

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Il Napoli di Antonio Conte riprende la marcia tra entusiasmo e preoccupazione. Da un lato le ottime prestazioni dei nazionali, dall’altro un’infermeria ancora affollata. Il tecnico azzurro prepara una settimana intensa che prevede la trasferta di Torino in campionato e quella di Eindhoven in Champions League, due sfide che potranno indirizzare la stagione.

Hojlund e McTominay tornano carichi dalle nazionali

La sosta ha restituito a Conte un Hojlund in grande forma, protagonista di una doppietta che ha confermato la sua crescita e la fiducia ritrovata con la maglia azzurra. Anche Scott McTominay, reduce dal gol con la Scozia dopo 50 giorni di digiuno, è pronto a riprendersi un ruolo centrale nel progetto del tecnico salentino. Entrambi saranno punti di riferimento per la trasferta contro il Torino, dove Conte vuole continuità di rendimento e concretezza offensiva.

De Bruyne deluso, ma fondamentale per Conte

Tra i ritorni dalle nazionali c’è anche Kevin De Bruyne, rientrato a Napoli con un po’ di delusione per lo 0-0 del Belgio contro la Macedonia. Il malumore del fantasista deriva anche dalla scelta tattica del ct Garcia, molto criticato in patria per averlo schierato quasi da terzino sinistro, lontano dal suo raggio d’azione naturale. Conte, invece, intende restituirgli centralità e libertà di movimento, sapendo quanto la sua qualità sia decisiva nella costruzione del gioco.

Infermeria piena ma segnali positivi

L’unico vero freno in casa Napoli resta l’infermeria: Buongiorno, Rrahmani, Lobotka e Politano restano in dubbio per la trasferta di Torino. Il centrale ex granata sembra il più vicino al rientro, mentre per gli altri titolari serviranno ancora giorni di lavoro differenziato.

Conte, tuttavia, resta fiducioso e si prepara a gestire le rotazioni in vista della sfida decisiva di Champions contro il PSV Eindhoven, dove il Napoli vuole consolidare la leadership nel girone e proseguire la corsa europea.

L’obiettivo è chiaro: difendere il primo posto in campionato e avanzare in Champions, affidandosi all’entusiasmo dei suoi uomini chiave e alla mentalità di un gruppo che Conte sta plasmando giorno dopo giorno.

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